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Windows 10, parte 03.

Windows 10: spiegazioni pratiche.

Terza parte: Account Utente, Auto play e suoni.

Una volta eseguite le impostazioni relative al system tray e alla barra delle applicazioni, si può passare a modificare le impostazioni relative all’account Utente.

Per raggiungere queste impostazioni, da qualunque posizione del pannello di controllo, premere ripetutamente la lettera A, fino alla voce account utente. Per aprire la finestra dell’account utente, premere invio. Si apre la finestra che, premendo tab, ci si sposta su molti comandi che consentono di fare varie operazioni per l’account in uso e di creare altri utenti.

Attenzione: si fa presente che questa parte del pannello di controllo non serve utilizzarla spesso, anzi, quasi sempre la si utilizza solo quando si inizia ad utilizzare Windows 10 e, quasi sempre, solo per disabilitare il controllo account utente. Si disabilita questa funzionalità perché, per chi utilizza uno screen-reader, è una funzionalità che molto spesso crea solo problemi e, ogni volta che si eseguono delle operazioni di modifica o di configurazione, costringono l’utente a fornire sempre e in ogni caso la conferma delle operazioni.

Vediamo alcune delle operazioni che si possono fare in questa finestra.

Aggiunta o cambio password:

1. Per modificare la password o aggiungerne una, premere ripetutamente Tab fino alla voce gestisci un altro account e premere invio per entrare.

2. Siamo sull’elenco degli account configurati nel computer, ammesso che ce ne sono più di uno, altrimenti troviamo il nostro account. In ogni caso, anche se ci fossero più account, selezionare con le frecce verticali quello per il quale si intende effettuare delle modifiche e premere invio.

3. Si apre una finestra con alcuni comandi per effettuare modifiche per l’account scelto. Possiamo apportare modifiche a: Nome Account, Password e Tipo di Account. Ultimo comando, gestisci un altro account, nel caso si debba gestire le stesse cose per un altro account.

Nota bene: fare attenzione. Inutile dire che se non si hanno le cognizioni per modificare queste impostazioni del nostro computer, conviene non avventurarsi in operazioni che possono pregiudicare il corretto funzionamento del sistema operativo. Però, potrebbe essere necessario cambiare la password, quindi, di seguito è spiegato come fare.

4. Premendo ripetutamente il tasto tab, ci posizioniamo sul comando Modifica la password e premiamo invio. Si apre una finestra che mostra dei campi editazione e precisamente: un campo per inserire la password corrente e due campi per inserire la nuova password. La password nuova va inserita due volte per sicurezza. Inoltre, nel form troviamo un ulteriore campo per un promemoria ed i soliti pulsanti per confermare la modifica e per annullare, nel caso fossimo entrati solo per curiosare.

5. una volta inserite le password ed il promemoria nei campi appositi, per apportare la modifica, si raggiunge con il tasto tab il pulsante Modifica password e si preme invio.

Torniamo alla finestra delle impostazioni dell’account e si trovano altri comandi che sono: cambia nome account e modifica tipo account. Questi comandi sono molto intuitivi, quindi, è chiaro che la modifica del tipo di account consente di impostare un account come amministratore o come account standard, mentre la modifica del nome non credo vi debba spiegare anche questo.

In ogni caso, essendo delle cose che generalmente non si vanno mai a modificare, se ci mettete le mani, fate attenzione.

Modifica Controllo account utente.

Il comando per la modifica del controllo account utente, invece, consente di aprire una finestra con un link per la guida in linea, un campo con un comando Slide a scorrimento da 0 a 100 e i pulsanti per confermare ed annullare.

Se si volesse disattivare il controllo account utente, cosa fortemente consigliata, data l’invadenza di questa funzionalità del sistema operativo, soprattutto per i problemi che crea allo screen-reader, una volta aperta questa finestra, basta spostarsi con il tab sulla slide e, se non è già a zero, portare il valore a zero, premendo il tasto pagina giù.

Con il tasto Tab ci portiamo poi sul pulsante OK e confermiamo con invio. Ci viene data informazione che per applicare le modifiche si deve riavviare, quindi, fino a quando non si riavvia, avremo sempre il controllo account utente che interviene ogni volta che facciamo modifiche alle impostazioni. Se non vogliamo questo fastidio, chiudiamo tutte le finestre aperte con alt più F4 e riavviamo il computer.

Non è raro che si verifichi che con Jaws non si riesca ad intercettare il pulsante di conferma o addirittura che si blocchi il focus e non si riesca a confermare. In tal caso, abbiamo due alternative: premere la combinazione di tasti Alt più S e se proprio non si riesce a confermare, vi consiglio d attivare l’assistente vocale di Windows 10, premendo control più Windows più invio, e, premendo blocca maiuscole più frecce orizzontali, cercare il comando di conferma e premere invio. Se non si riesce nemmeno con l’assistente vocale questa operazione, fatevi aiutare da un vedente con il mouse.

Vi ricordo che se si volesse uscire in qualsiasi momento dal pannello di controllo e quindi da tutte le finestre di impostazioni, si può premere la combinazione Alt più F4 ripetutamente fino ad arrivare al desktop.

Un’altra voce presente nel pannello di controllo e di cui ci occuperemo subito, per evitare problemi di utilizzo pratico delle periferiche Lettore cd/dvd e USB, riguarda le impostazioni della visualizzazione dei contenuti di tali periferiche. Comunemente si chiama Auto-play la funzione che ci mostra una finestra con la quale possiamo decidere cosa fare quando inseriamo un disco nel lettore o quando inseriamo una periferica USB in una presa del computer.

Questa funzione si chiama auto-play. Con Windows 10 tale finestra stranamente è gestita male da Jaws. Per ovviare a questa anomalia che io imputo più allo screen-reader che al sistema, dobbiamo impostare l’operazione predefinita per ogni periferica che colleghiamo al computer.

Per raggiungere queste impostazioni, dalla pagina iniziale del pannello di controllo premere ripetutamente la lettera A, fino a trovare Auto Play.

Premendo invio si apre la finestra con le relative impostazioni. L’impostazione predefinita è quella per cui il sistema chiede quale operazione eseguire ogni volta che si collega un supporto USB o si inserisce un disco nel lettore. Tramite delle caselle combinate è possibile scegliere quale operazione eseguire in base al tipo di file contenuto nel supporto rimovibile.

Per muoversi tra i vari campi si usa il tasto Tab, mentre per selezionare le voci nelle caselle combinate si usano le frecce verticali. Una volta fatte tutte le scelte del caso si può confermare attivando il pulsante salva. Per chiudere la finestra premere la solita combinazione Alt più F4.

Nota bene: si consiglia di attivare per ogni tipo di contenuto di ogni periferica una operazione predefinita più conveniente per noi, in modo che quando si inserisce un disco nel lettore o si inserisce una periferica USB nel computer, il sistema operativo esegue l’operazione che abbiamo scelto. In questo modo, si evita di farsi leggere la notifica e non poter interloquire con la finestra dell’auto-play. Per esempio, far avviare la riproduzione se si inserisce un cd o un dvd con contenuto multimediale, tipo film o file MP3. Aprire la periferica in esplora risorse se si tratta di contenuti tipo file e cartelle o misti con file multimediali.

Nel mio computer ho impostato come mi serve per tutti i contenuti. Ecco le indicazioni come segue, fermo restante che ognuno sceglie come meglio crede.
Specificare quale azione deve essere eseguita quando viene inserito ciascun tipo di supporto o dispositivo.

Utilizza AutoPlay per tutti i supporti e tutti i dispositivi. Attivato.

Unità rimovibili
Per le Unità rimovibile, Scegliere un’impostazione predefinita.

Selezionare l’operazione da eseguire con ogni tipo di supporto:

immagini. Apri cartella per visualizzare i file. (Esplora file).

Video. Riproduci file video. (VideoLAN VLC media player).

Musica. Apri cartella per visualizzare i file. (Esplora file).

Contenuto Misto. Apri cartella per visualizzare i file. (Esplora file).

Scheda di memoria. Apri cartella per visualizzare i file. (Esplora file).

DVD. Filmato DVD. Riproduci DVD video. (VideoLAN VLC media player).

Filmato DVD Avanzato. Riproduci DVD video. (VideoLAN VLC media player).

DVD vuoto. Nessuna operazione.

DVD-Audio. Apri cartella per visualizzare i file. (Esplora file).

Blu-ray Disc.

Filmato Blu-ray Disc. Riproduci DVD video. (VideoLAN VLC media player).

Blu-ray Disc vuoto. Nessuna operazione.

CD audio. Apri cartella per visualizzare i file. (Esplora file).

CD audio avanzato. Apri cartella per visualizzare i file. (Esplora file).

CD vuoto. Nessuna operazione.

CD video. Riproduci Video CD. (VideoLAN VLC media player).

Super Video CD. Riproduci SVCD video. (VideoLAN VLC media player).

Software e giochi. Apri cartella per visualizzare i file. (Esplora file).

ONEPLUS A5000. Apri dispositivo per visualizzare i file. (Esplora file).

Ripristina valori predefiniti
Salva Annulla

Come avete potuto constatare, in fondo alla lista troviamo anche i comandi a pulsante per ripristinare ai valori predefiniti, per salvare le modifiche e per annullare, nel caso fossimo approdati qui per curiosità e senza avere nessuna intenzione di modificare.

Personalizzazione dell’audio.

Molti disabili della vista sono abituati a farsi aiutare dai suoni per avere delle segnalazioni che ci aiutano a discriminare quello che sta avvenendo, facendoci aiutare a capire quando un programma sta elaborando dei dati e la sintesi non ci dice nulla, piuttosto quando si sta caricando un software ed impiega del tempo per caricarsi completamente e dare la parola allo screen-reader che ci legge lo schermo.

La gestione di tutto l’audio, compresi tali suoni, come per tutte le altre versioni di Windows, la troviamo in Audio, quindi, aperto il pannello di controllo, premiamo la lettera A, ripetutamente fino a trovare Audio e premiamo invio.

Si apre una multischeda di impostazioni. Premiamo shift più tab e siamo su Riproduzione scheda. Con freccia destra, ci spostiamo su audio Scheda.
Nota bene, quello che Jaws chiama Scheda, non è altri che la stessa cosa di quando recitava Tab. Infatti, ad esempio, qui avrebbe letto riproduzione tab, Audio Tab, eccetera. Come vi rendete conto da soli, è più appropriato che la sintesi dica scheda, visto che di scheda di impostazioni si tratta e non di tabelle.

Con il tasto tab, scorriamo tutti i campi della scheda che è uguale a tutte le altre versioni di Windows, quindi, abbiamo le combinazioni di suoni, la lista di tutte le funzionalità cui poter abbinare o cambiare i suoni, eccetera. La prima cosa da fare, bisogna attivare la casella di controllo riproduci suoni di Windows, in modo che ci assicuriamo che funzionino i suoni.

Con tab, ci spostiamo sul campo dove c’è la casella di controllo attiva suoni di Windows non attivata e l’attiviamo con la barra spazio.

Con shift più tab, ci spostiamo sulla lista di tutte le funzionalità per le quali possiamo attivare un suono se non previsto, selezioniamo la funzionalità che ci interessa monitorare, con tab ci spostiamo sugli altri campi e verifichiamo se è predisposto già un suono.

Quando ci spostiamo sui campi successivi, andiamo a leggere e troviamo il nome del suono previsto, oppure, la dicitura nessun suono. Se troviamo nessun suono e abbiamo bisogno di aggiungerlo, premendo tab e shift più tab, ci possiamo spostare sui vari campi per andare sul pulsante sfoglia per cercare un suono nei media di Windows, ed ascoltare il suono scelto, dopo averlo scelto. Quando abbiamo scelto un suono e non ci piace, possiamo cambiare quello scelto con un altro, sempre usando il pulsante sfoglia.

Una volta scelto il suono per quella funzionalità, con shift più tab, ci spostiamo di nuovo sulla lista delle funzionalità e ripetiamo la procedura dopo aver scelto un’altra funzionalità.

Insomma, Muovendoci con tab e con shift più tab, ed agendo con invio e con gli altri comandi di movimento per le scelte, possiamo stabilire per tutte le funzionalità che ci interessano, i suoni che più ci piacciono per poterle monitorare durante il funzionamento del computer, quando la sintesi non ci fornisce informazioni.

Terminata la scelta dei suoni, con tab ci spostiamo sul pulsante Applica e premiamo invio per confermare le modifiche eseguite. Premiamo ancora tab, ci spostiamo sul pulsante OK e premiamo invio per chiudere questa sezione del pannello di controllo.

Vi ricordo che se si volesse uscire in qualsiasi momento dal pannello di controllo e quindi da tutte le finestre di impostazioni, si può premere la combinazione Alt più F4 ripetutamente fino ad arrivare al desktop.

In ogni caso e soprattutto all’inizio che si utilizza Windows 10, prestare sempre molta attenzione a quello che viene letto dalla sintesi ed ascoltare fino in fondo i messaggi, prima di spostarsi con i comandi di movimento.

Vi rimando alla prossima parte per continuare questo discorso che, come state vedendo, ci chiarisce sempre di più cosa modificare per usare al meglio Windows 10.

Nunziante Esposito
nunziante.esposito@uici.it

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Windows 10, parte 02.

Windows 10: spiegazioni pratiche.

Seconda parte: Menu di avvio, barra delle applicazioni e system tray.

Una volta installato lo screen reader preferito ma anche se avessimo deciso di usare il solo assistente vocale di Windows 10 come ho deciso di fare io con il mio computer portatile, è possibile entrare nel vivo di questo sistema operativo.

La prima cosa strana che si nota sono le poche icone presenti nel desktop. A meno che non siano state inserite da chi ha eseguito la prima installazione, nel momento in cui è stato creato il primo account, si trova soltanto l’icona del cestino e dei programmi già installati, ovviamente, solo per quelli che prevedono l’icona sul desktop, altrimenti il desktop è quasi vuoto.

Per la totale gestione del computer, come d’altronde è sempre avvenuto per Windows, troviamo il menu avvio che è alquanto diverso per forma e filosofia di utilizzo da tutti i menu di avvio precedenti, ma è sempre possibile gestire tutto ed inserire anche le icone sul desktop come sempre.

‘Esistono tuttavia software free di terze parti per predisporre il menu di avvio con la modalità classica, simile a Windows XP o a Windows Seven. Questa possibilità è però fortemente sconsigliata per diversi motivi, tra cui il fatto che con questo adattamento non è detto che tutti i comandi siano disponibili. Inoltre è sempre meglio imparare ad utilizzare tutti i nuovi comandi che con i menu classici non troveremmo al loro posto, soprattutto quando cerchiamo spiegazioni su Internet o nell’aiuto in linea che si apre con F1.

Chi ha usato Windows 8 e Windows 7, evitando di usare i menu classici con software di terze parti, è sicuramente facilitato, perché Windows 10 riprende alcune caratteristiche di questi sistemi precedenti che hanno portato la grafica piano piano da Windows XP a Windows 10. Chi viene invece direttamente da Windows XP, troverà sicuramente delle differenze sostanziali. Invito a non aver timore di perdere la propria autonomia faticosamente acquisita nel tempo, perché si tratta solo di comprendere la filosofia di utilizzo con le differenze apportate.

Tanto per fare chiarezza fin dal principio e non incutere solo paura in chi ha meno esperienza e meno dimestichezza nell’affrontare le cose nuove, siamo solo al cospetto di un sistema operativo molto efficiente e molto veloce. Anche se è un tantino diverso dai precedenti, è possibile usarlo come gli altri senza eccessivi sforzi. Basta avere un po’ di pazienza e non rifiutarsi di usarlo solo perché è nuovo.

In molti casi subentra poi la paura di incappare in problemi che ci mettono fuori gioco, ma si tratta senza dubbio di un sistema operativo che, per le operazioni più comuni che si svolgono quotidianamente, non presenta grossi problemi. In particolare l’utilizzo dei software per la video scrittura, per la navigazione internet, per la posta elettronica, per la gestione file e cartelle, con qualche piccola modifica è sostanzialmente uguale ai sistemi operativi precedenti.

Nel menu di avvio si trovano delle differenze sostanziali rispetto a quello di Windows 7, ma non è difficile capirne il funzionamento.

Quando si preme il tasto Windows si apre il menù di avvio e ci si trova in un campo di editazione che generalmente viene riconosciuto come casella di ricerca dal lettore di schermo. Tramite questo campo di ricerca è possibile compiere una grande quantità di operazioni. Si può impartire un comando rapido, avviare un programma installato, cercare un file presente nel computer e perfino cercare informazioni in internet. Se si prova a digitare il nome del browser per la navigazione sul web, Internet Explorer, ci si rende conto che dopo aver digitato qualche lettera del nome, si completa automaticamente il comando Internet Explorer e, premendo invio, si avvia il browser per la navigazione. Vi consiglio di fare delle prove giusto per prendere confidenza con questa nuova ed utilissima opportunità funzionale e semplificativa per molte cose.
Infatti, digitando nomi come Word, Skype, Blocco Note, eccetera, possiamo avviare direttamente le applicazioni che usiamo abitualmente. Il vantaggio di digitare qualche lettera iniziale e trovarsi subito il nome dell’applicazione che ci serve e che avviamo con invio, è una semplificazione che apprezzerete subito, ma alla quale non rinuncerete più nel tempo.

Se dopo aver premuto il tasto Windows, quando siamo nella casella editazione di cui sopra, premiamo le frecce verticali, possiamo scorrere gli elementi del menu avvio. Subito dopo la casella di ricerca troviamo prima alcuni collegamenti per avviare le applicazioni che sono state usate per ultime e poi l’elenco completo delle cartelle e dei comandi diretti contenuti al suo interno.

Le cartelle risultano compresse, cioè chiuse, e al loro interno ci sono tutti i comandi dei programmi installati cui si riferiscono. Tra queste cartelle ci sono anche alcune riferite ad applicazioni di sistema, anche se tra i programmi di sistema ce ne sono alcuni che, al momento, non risultano completamente accessibili.

Queste cartelle del menu avvio, presentano una struttura diversa dal solito. Mentre prima erano ad albero e per aprirle si usava la freccia destra e per chiuderle si usava la freccia sinistra, al momento, essendo compresse, le si aprono con la pressione di invio. Una volta aperte, la cartella diventa espansa, quindi, con freccia giù, scorriamo i comandi dell’applicazione che attiviamo con invio.

Per spostarci all’interno del menu avvio utilizzando le lettere iniziali dei nomi delle cartelle, si fa in questo modo:

1. Si apre il menu avvio con il tasto Windows.

2. si preme una sola volta freccia giù per uscire dal campo editazione ricerca.

3. si preme la lettera iniziale del gruppo di cartelle e comandi che iniziano con quella lettera e che si intende raggiungere.

4. Con le frecce verticali ci si sposta su quella di nostro interesse e si preme invio per espanderla per utilizzare i comandi al suo interno.

5. Premendo invio su uno dei comandi si chiude il menu avvio e si avvia l’applicazione sulla quale abbiamo premuto invio.

Se ci riflettete, fate le stesse cose di prima, ma in modo leggermente diverso. Infatti, vi sarete subito resi conto che le differenze sono minime, e possiamo fare ugualmente tutto quello che facevamo prima.

Le icone di sistema, mediante le quali è possibile accedere ai file dell’utente o alle risorse del computer, anche se mancano dal desktop come impostazione predefinita, perché, possiamo anche farne a meno usando il campo editazione per la ricerca e digitando Questo PC, piuttosto che Pannello di controllo, piuttosto che documenti, eccetera, possono essere attivate ed averle sulla scrivania come erano nei sistemi operativi precedenti. Per attivare la visualizzazione di queste icone, fare la procedura che segue:

Premessa: per selezionare e deselezionare una icona dal desktop, così come per fare la stessa operazione su un file o una cartella, non funziona più Control più Barra Spazio, ma bisogna usare Alt più Control più Barra Spazio.

1. Portiamoci al desktop con la combinazione di tasti Windows più M, oppure Windows più D.

2. Siamo su una delle icone presenti e può essere selezionata o non selezionata. Se è selezionata, premere Alt più Control più Barra Spazio per deselezionarla.

3. Premiamo il tasto Applicazioni, con freccia su, portiamoci su personalizza e premiamo invio.

4. Si apre il pannello di controllo e siamo su un campo editazione. Premiamo tab e siamo su una casella ad elenco.

5. In questa casella con le frecce scegliamo temi e premiamo barra spazio per confermare la scelta.

6. Con il tasto tab, premuto ripetutamente, raggiungiamo Impostazioni Correlate. Impostazioni delle Icone del Desktop, link, e premiamo invio.

7. Si apre una finestra di opzioni e siamo su un campo dove sono presenti dei pulsanti che si attivano e disattivano con la barra spazio e che hanno i nomi delle icone di sistema, quali, Computer, File dell’Utente, Rete, Cestino e Pannello di Controllo. Questi pulsanti Jaws li chiama Pulsanti a tre stati, anche se poi hanno la possibilità di essere attivati o disattivati. Non mi chiedete il perché, visto che sono delle stranezze dovute secondo me solo alla traduzione.

8. Ci spostiamo su questi pulsanti con le frecce ed usiamo la barra spazio per attivare o disattivare. Attiveremo quelle che non sono attivate, anche se, per chi non usa la Rete, questo pulsante lo può lasciare anche disattivato.

9. Attivati i pulsanti che ci interessano, con tab ci spostiamo sul pulsante applica e premiamo invio.

10. Ancora tab fino al pulsante OK e premiamo invio per chiudere questa finestra. Siamo di nuovo nel pannello di controllo, quindi, premiamo alt più F4 e chiudiamo anche quello.

Verificando sul desktop, troveremo le seguenti icone:

– Utente, che avrà il nome che gli è stato dato. Per esempio, l’icona del mio utente ah come etichetta Nunziante.

– Questo PC. Questa è la stessa icona che in Windows XP era Risorse del Computer e in Windows Seven era Computer. A questa icona gli potete dare il nome che volete, ammesso che vi disturbi poi il suo nome originale che gli ha dato Windows 10. Anche qui, essendo solo una questione di abitudine, vi consiglio di lasciare il nome originale, per non trovarvi in difficoltà quando usate un computer sul quale non è stato modificato il nome di questa icona.

– Pannello di Controllo. Ci servirà in seguito per modificare le impostazioni più adatte per il nostro screen-reader e per le nostre preferenze.

– Cestino. Era già presente ed è l’unica ad essere presente per impostazione predefinita.

– Rete. Serve ad aprire la finestra per accedere alla rete, ammesso che ne abbiamo una con gli eventuali dispositivi in essa collegati.

Difficile? Ma no, come avete visto, non si tratta di operazioni difficili e bisogna soltanto, con un po’ di pazienza, prendere confidenza con il nuovo sistema operativo.

Per quanto riguarda l’accesso al system Tray, è sempre possibile per chi usa Jaws ed NVDA, premere la combinazione di tasti Insert più F11. Per chi usa NVDA e tale combinazione non funzionasse, esiste un componente aggiuntivo da installare che ripristina questa combinazione di tasti. Per chi non sa come fare questa installazione, basta chiedere a qualcuno più bravo che sa usare NVDA e si risolve in cinque minuti.

Al system tray ci si può arrivare anche dal desktop premendo ripetutamente il tasto tab fino al pulsante che la sintesi vocale legge come Virgolette acute Notifiche, mostra icone nascoste, Pulsante. Partendo da questo pulsante, premendo freccia destra possiamo scorrere tutte le icone del system tray e le possiamo attivare premendo invio.

Questa modalità attualmente è l’unica per raggiungere il system tray per l’assistente vocale di Windows 10. Ovviamente, se con Jaws e con NVDA si preme a partire dal desktop shift più tab, arriviamo subito al pulsante.

Dal pannello di controllo che vedremo di seguito, si può decidere quali icone far visualizzare dal sistema nel system tray, decidendo se visualizzarle solo quando devono fornire i messaggi di avviso, avere le icone sempre presenti o nascondere tutto, messaggi compresi. Come predefinite sono visualizzate l’icona dell’orologio, l’icona della rete internet, l’icona del volume e l’icona della batteria se presente. A queste icone visualizzate del sistema, si possono far visualizzare poi le icone di alcuni programmi installati, come, ad esempio, quella di Jaws o NVDA, quella dell’antivirus, se installato, o quelle degli altri programmi installati che ci interessano monitorare.

Portiamoci nel Pannello di controllo e cominciamo dal suo inizio. Prima di modificare le opzioni al suo interno, necessarie per un utilizzo più adatto allo screen-reader e più simile al pannello di controllo dei sistemi precedenti, modifichiamo il suo layout per poter usare il pannello di controllo allo stesso modo di quello di Windows Seven, anche se alcune funzionalità sono diverse e le vedremo in seguito.

Portiamoci sul desktop, con la lettera P, cerchiamo Pannello di controllo e premiamo invio.

Non appena abbiamo questa importante finestra aperta a schermo, ci troviamo su un campo editazione con il quale si può cercare le opzioni al suo interno. Con tab, ci portiamo sul campo successivo, troviamo Categoria, Pulsante e premiamo invio.

Con freccia giù, cerchiamo il pulsante icone piccole e premiamo invio.

Si aggiorna la finestra e ci ritroviamo in una finestra visualizzata ad icone piccole e sono visualizzati quasi tutti i comandi non raggruppati. Ci troviamo precisamente sull’icona Account Utente e cominciamo a trovare come porte di ingresso delle opzioni del pannello di controllo, non pulsanti o cartelle, ma dei link.

Nonostante questa differenza, Quando si trova un link, basta premere invio per entrare in un’altra finestra e così via a continuare per ogni finestra che si presenta ogni volta.

Da questo momento, ogni volta che si apre il pannello di controllo, sarà sempre visualizzato in questo modo, ad Icone Piccole.

Nota bene: fino a quando non avremo bisogno di cambiare visualizzazione, il layout sarà sempre quello scelto ad icone piccole. Se si ha bisogno di cambiare perché si leggono le informazioni di aiuto in linea che si aprono con F1, infatti tali indicazioni sono riferite al pannello di controllo predefinito, quello per categorie, quindi, è necessario modificare la visualizzazione del layout.

Per cambiare la visualizzazione, una volta aperto il pannello di controllo, basta premere shift più tab, siamo su Icone Piccole, pulsante, si preme invio e si cambia con le frecce su categorie, confermando con invio.

Dopo aver impostato il pannello di controllo per icone Piccole, cominciamo a vedere e modificare le opzioni da cambiare, per impostarle al meglio per un disabile visivo cieco assoluto ed utilizzatore di uno screen-reader. Ovviamente, cominceremo dalle icone del system tray per dare una continuità al discorso.

Per decidere quali icone visualizzare nel system tray seguire la seguente procedura:

1. dal desktop, selezionare l’icona pannello di controllo e premere invio. Se avessimo deciso di non avere l’icona presente sul desktop, per aprirlo, basta aprire il menù avvio con il tasto Windows, scrivere pannello di controllo e premere invio.

2. premere Tab ripetutamente fino alla voce barra delle applicazioni e esplorazione link. Se si preme la lettera B, si fa prima. Premere invio e si aprirà la gestione della barra delle applicazioni e del menu avvio. Qui si trova una interfaccia diversa rispetto ai sistemi precedenti.

3. premendo Tab, si trovano alcune impostazioni relative alla barra delle applicazioni. Non è necessario modificare queste impostazioni, ma se si vogliono vedere le modifiche che vengono apportate è sempre possibile fare delle prove, facendole una per volta e ricordando sempre quello che si modifica, al fine di ripristinare agevolmente le impostazioni precedenti.

Nota bene: ecco di seguito come sono state da me impostate queste opzioni, usando un computer Due in Uno, tablet Acer con tastiera con schermo da 10,1 pollici:

blocca barra delle applicazioni, attivato.
Nascondi la barra delle applicazioni in modalità desktop e tablet, entrambi disattivati.
Usa pulsanti piccoli, attivato.
Usa aereo … , disattivato.
Sostituisci il Prompt dei comandi, Disattivato.
Posizione barra applicazioni, in basso.
Combina i pulsanti della barra, mai.

Sul link personalizzazione delle barre delle applicazioni, premere invio se ci si vuole collegare al sito Microsoft e leggere la guida.

Sul link seleziona le icone da mostrare sulla barra delle applicazioni, premere invio per poter accedere alla finestra e poter scegliere, con l’attivazione dei pulsanti, quali far visualizzare nel system tray.

Quando si apre la pagina, siamo su Home, comando per tornare all’origine, quindi, ritornare alla pagina precedente.

Con tab ci spostiamo sui vari pulsanti da attivare o disattivare.

Il primo campo è un pulsante che, se attivato, imposta la visualizzazione delle icone per tutti i software installati e che si installeranno in seguito. Quindi, Con tab, ci spostiamo sul pulsante mostra sempre tutte le icone, disattivato. Se si attiva con barra spazio, saranno mostrate tutte le icone nel system tray e per noi termina qui il lavoro. Se non attiviamo questo pulsante, con tab ci spostiamo e con barra spazio attiviamo tutti i pulsanti di tutti i software per i quali vogliamo visualizzare l’icona nel system tray.

Terminato il giro su questa pagina, siamo di nuovo sul comando home, dove si preme invio Per tornare alla pagina iniziale. Premendo alt più F4 chiudiamo questa finestra e siamo sulla pagina principale del pannello di controllo da cui eravamo partiti.

Tuttavia le impostazioni di default per il system tray e per la barra delle applicazioni possono anche andare bene, quindi, soprattutto se si è al primo impatto con Windows 10, non è indispensabile addentrarsi subito in queste operazioni di configurazione. Inoltre, è opportuno e doveroso sottolineare che queste finestre di impostazioni presentano delle criticità se non si usa una versione di Jaws, o di NVDA, recente. Però, se ciò fosse, sappiate che con l’assistente vocale di Windows 10, viene letto tutto senza problemi, anche se si fa presente che è necessario imparare ad usare l’assistente vocale con il corso preparato ed annesso a questo manuale pratico di utilizzo di Windows 10.

In ogni caso e soprattutto all’inizio che si utilizza Windows 10, prestare sempre molta attenzione a quello che viene letto dalla sintesi ed ascoltare fino in fondo i messaggi, prima di spostarsi con i comandi di movimento.

Vi rimando alla prossima parte per continuare questo discorso che, come state vedendo, ci chiarisce sempre di più cosa modificare per usare al meglio Windows 10.

Nunziante Esposito
nunziante.esposito@uiciechi.it

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Windows 10, parte 01.

Windows 10: spiegazioni pratiche.

Prima parte.

Sono trascorsi ormai alcuni anni dall’uscita di Windows 10 e sempre più utenti stanno facendo il passaggio a questo nuovo sistema operativo.

La Microsoft ci ha abituati negli anni ad un rinnovo dei suoi prodotti con cadenza periodica, quindi, non ci dobbiamo meravigliare di questo comportamento.

In alcuni casi queste innovazioni si sono rivelate dei totali fallimenti dal punto di vista tecnologico e commercial, vedi Windows ME, Windows vista e Windows 8, tuttavia a partire da Windows Vista, abbiamo avuto due ottimi prodotti come Windows XP e Windows 7.

Anche quest’ultimo prodotto, Windows 10, anche se con incertezze iniziali che ci ha fatto dubitare, ci ha già fornito le premesse per essere un ottimo sistema operativo.

Ogni volta che Microsoft ci ha proposto il suo nuovo sistema operativo, quasi sempre si è trattato di modifiche sostanziali dal punto di vista della funzionalità del sistema, ma quasi sempre anche di modifiche della posizione e forma di menu e finestre. Tutto questo ogni volta ha generato negli utenti disabili visivi, vuoi per non aver sempre la possibilità di acquistare o aggiornare il nuovo screen-reader adatto, vuoi perché questi problemi di adattamento al layout sembrano insormontabili, un vero e proprio rigetto.

La maggior parte degli utenti, quindi, anche per una questione di abitudine e per la paura di perdere l’autonomia acquisita, tenta a non aggiornare al nuovo sistema operativo e cambia solo quando poi è costretta a farlo per forza, con tutto quello che ne consegue in termini di cambiamenti radicali di layout e di funzionalità nuove.

Quando si tenta a continuare ad usare il vecchio sistema operativo per la paura del nuovo, non solo si perde tempo ad imparare troppe cose tutte assieme, ma nel tempo, si perde anche l’opportunità di usare funzionalità che il vecchio sistema operativo non ha, o, anche se le possiede, funzionano molto peggio.

Se ci riflettiamo bene, poi alla fine si tratta solo di imparare il nuovo layout.

Fatta questa doverosa premessa, cominciamo ad analizzare questo nuovo sistema operativo che nel frattempo ha già 5 anni.

Inutile dire che avviare un computer con qualunque sistema operativo Windows è uguale e cominciamo a vedere le differenze rispetto a Windows 7.

Cominciamo dal Layout. Il nuovo layout proposto ha prodotto delle modifiche di un certo impatto, a partire dalle finestre che risultano diverse dal sistema precedente, andando alle modifiche apportate al pannello di controllo e verificando altre modifiche che comportano passaggi diversi per raggiungere le cartelle alle quali si era abituati ad accedere, facendo procedure diverse da quelle ormai collaudate.

L’apprendimento delle novità dipende soprattutto dall’esperienza personale, ma anche dall’attitudine ad accettare e affrontare i cambiamenti, che in questo campo, sono piuttosto frequenti.

Per chi usa una tecnologia assistiva, affrontare questi cambiamenti può risultare un po’ più difficile rispetto agli altri utenti, ma si riesce tranquillamente senza troppi sforzi. Inoltre, con le innovazioni e le semplificazioni apportate al sistema, considerando anche la presenza di un vero screen-reader già disponibile nel sistema operativo a partire fin dalla sua installazione, possiamo dire senza ombra di dubbio che dobbiamo avere solo la pazienza di imparare le differenze rispetto ad un sistema come Windows Seven, e che non sono poi nemmeno troppe.

Come già detto sopra, in alcuni casi il passaggio al nuovo avviene soltanto quando si è costretti, come è avvenuto per Windows XP e per Windows Seven che non sono più supportati dalla Microsoft. In previsione che anche per Windows 8.1 si verificherà lo stesso e si deve aggiornare per forza, è opportuno cominciare a pensare di aggiornare anche questo sistema operativo.

Windows 10, nonostante tutte le tormentate vicissitudini vissute con le fasi di nascita e di aggiornamento, eseguiti dalla Microsoft ogni sei mesi nei primi due anni, risulta attualmente completamente gestibile, sia con le ultime versioni di Jaws a partire dalla 18, ma ancora di più con le successive, sia con le ultime versioni di NVDA.

Windows 10, quindi, può essere utilizzato e senza troppi problemi. Innanzitutto è necessario sottolineare che Windows 10 non è ne Windows 8 e nemmeno Windows 7, anche se si avvicina molto a Windows 8, quindi chi ha già avuto un approccio con quest’ultimo sarà sicuramente più avvantaggiato. Però, le differenze sono talmente poche a livello di Layout che una volta capito le differenze, averne la piena padronanza non è difficile per nessuno ed è solo questione di metterci le mani.

Da qui in avanti faremo un percorso per verificare le differenze con Windows Seven e impareremo ad apprezzare sicuramente Windows 10 come nemmeno immaginate.

Cominciamo a dire che come i sistemi precedenti anche per Windows 10 esiste la versione a 32 bit e quella a 64 bit, tuttavia non ci sono moltissime particolari differenze rispetto all’interfaccia.

Il primo passo che si deve compiere consiste nell’installazione di uno screen reader e la conseguente modifica delle impostazioni per migliorare la gestione e l’utilizzo del sistema operativo con le tecnologie assistive.

In queste pagine si farà riferimento prevalentemente a Jaws, sviluppato dalla Freedom Scientific, http://www.freedomscientific.com/ e distribuito in Italia dalla Vision Dept di Milano, http://www.visiondept.it/.

Negli ultimi anni anche NVDA è cresciuto notevolmente ed oggi costituisce una valida alternativa a Jaws. Talvolta alcune finestre che con Jaws non risultano gestibili si possono gestire con NVDA.

Inoltre, Windows 10 ha introdotto uno strumento che ci può essere molto utile nella fase iniziale. Si tratta dell’assistente vocale, quello che fino a qualche anno fa era chiamato narrator. Questo strumento, con le ultime versioni del sistema operativo, può essere ritenuto un vero e proprio screen reader, al punto di avere addirittura gli stessi comandi degli altri due che siamo abituati ad usare da molti anni. A tale riguardo, vi rimando al corso che trovate assieme a questo scritto e che ho adattato dai riferimenti che la Microsoft ha pubblicato sul suo sito. In pratica ho solo reso più chiara la trattazione con l’aggiunta di chiarimenti pratici per poterne imparare l’utilizzo e soprattutto per poterlo impostare al meglio per le proprie esigenze.

Comunque, fin dal primo momento e fin da Windows 8.1, costituisce un valido supporto per installare Jaws o NVDA. Infatti, per poter installare lo screen-reader preferito, è possibile procedere nel seguente modo:

1. Copiare il file di installazione di Jaws su una penna USB ed inserirla nel computer.

2. Attivare l’assistente vocale con la combinazione di tasti Control più Windows più invio.

3. Premere il tasto Windows e nella casella di editazione che appare, scrivere questo pc, voce che corrisponde alle risorse del computer dei sistemi precedenti, e premere invio.

4. Con le frecce, cercare la penna USB nell’elenco delle periferiche e premere invio per entrarci.

5. Cercare il file di setup di Jaws precedentemente copiato e premere invio per attivare la procedura di installazione.

6. Con la combinazione Control più Windows più invio è possibile disattivare l’assistente vocale e procedere con le varie fasi di installazione che sono completamente vocalizzate.

Nota bene: l’assistente vocale si attiva con control più Windows più invio Solo dopo gli aggiornamenti. Se non funzionasse la combinazione suddetta, provare ad usare solo Windows più Invio.

La stessa procedura può essere utilizzata per installare NVDA, è sufficiente copiare il relativo file di installazione su una penna USB e seguire i passaggi sopra descritti.

Avviata l’installazione e seguita la procedura guidata del software di screen-reader scelta, alla fine si riavvia il computer e tutto risulta gestibile con lo screen-reader installato.

Nota bene: anche avendo lo screen-reader attivo e in qualsiasi altro caso servisse attivare e disattivare l’assistente vocale di Windows 10, usare la combinazione di tasti da qualsiasi posizione.

Nel prossimo articolo si inizierà a vedere più da vicino il nuovo sistema operativo, cercando di indicare tutto quello che serve impostare per renderlo più aderente ai nostri bisogni con l’utilizzo di uno screen-reader.

Nunziante Esposito
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