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Windows 10, parte 01.

Windows 10: spiegazioni pratiche.

Prima parte.

Sono trascorsi ormai alcuni anni dall’uscita di Windows 10 e sempre più utenti stanno facendo il passaggio a questo nuovo sistema operativo.

La Microsoft ci ha abituati negli anni ad un rinnovo dei suoi prodotti con cadenza periodica, quindi, non ci dobbiamo meravigliare di questo comportamento.

In alcuni casi queste innovazioni si sono rivelate dei totali fallimenti dal punto di vista tecnologico e commercial, vedi Windows ME, Windows vista e Windows 8, tuttavia a partire da Windows Vista, abbiamo avuto due ottimi prodotti come Windows XP e Windows 7.

Anche quest’ultimo prodotto, Windows 10, anche se con incertezze iniziali che ci ha fatto dubitare, ci ha già fornito le premesse per essere un ottimo sistema operativo.

Ogni volta che Microsoft ci ha proposto il suo nuovo sistema operativo, quasi sempre si è trattato di modifiche sostanziali dal punto di vista della funzionalità del sistema, ma quasi sempre anche di modifiche della posizione e forma di menu e finestre. Tutto questo ogni volta ha generato negli utenti disabili visivi, vuoi per non aver sempre la possibilità di acquistare o aggiornare il nuovo screen-reader adatto, vuoi perché questi problemi di adattamento al layout sembrano insormontabili, un vero e proprio rigetto.

La maggior parte degli utenti, quindi, anche per una questione di abitudine e per la paura di perdere l’autonomia acquisita, tenta a non aggiornare al nuovo sistema operativo e cambia solo quando poi è costretta a farlo per forza, con tutto quello che ne consegue in termini di cambiamenti radicali di layout e di funzionalità nuove.

Quando si tenta a continuare ad usare il vecchio sistema operativo per la paura del nuovo, non solo si perde tempo ad imparare troppe cose tutte assieme, ma nel tempo, si perde anche l’opportunità di usare funzionalità che il vecchio sistema operativo non ha, o, anche se le possiede, funzionano molto peggio.

Se ci riflettiamo bene, poi alla fine si tratta solo di imparare il nuovo layout.

Fatta questa doverosa premessa, cominciamo ad analizzare questo nuovo sistema operativo che nel frattempo ha già 5 anni.

Inutile dire che avviare un computer con qualunque sistema operativo Windows è uguale e cominciamo a vedere le differenze rispetto a Windows 7.

Cominciamo dal Layout. Il nuovo layout proposto ha prodotto delle modifiche di un certo impatto, a partire dalle finestre che risultano diverse dal sistema precedente, andando alle modifiche apportate al pannello di controllo e verificando altre modifiche che comportano passaggi diversi per raggiungere le cartelle alle quali si era abituati ad accedere, facendo procedure diverse da quelle ormai collaudate.

L’apprendimento delle novità dipende soprattutto dall’esperienza personale, ma anche dall’attitudine ad accettare e affrontare i cambiamenti, che in questo campo, sono piuttosto frequenti.

Per chi usa una tecnologia assistiva, affrontare questi cambiamenti può risultare un po’ più difficile rispetto agli altri utenti, ma si riesce tranquillamente senza troppi sforzi. Inoltre, con le innovazioni e le semplificazioni apportate al sistema, considerando anche la presenza di un vero screen-reader già disponibile nel sistema operativo a partire fin dalla sua installazione, possiamo dire senza ombra di dubbio che dobbiamo avere solo la pazienza di imparare le differenze rispetto ad un sistema come Windows Seven, e che non sono poi nemmeno troppe.

Come già detto sopra, in alcuni casi il passaggio al nuovo avviene soltanto quando si è costretti, come è avvenuto per Windows XP e per Windows Seven che non sono più supportati dalla Microsoft. In previsione che anche per Windows 8.1 si verificherà lo stesso e si deve aggiornare per forza, è opportuno cominciare a pensare di aggiornare anche questo sistema operativo.

Windows 10, nonostante tutte le tormentate vicissitudini vissute con le fasi di nascita e di aggiornamento, eseguiti dalla Microsoft ogni sei mesi nei primi due anni, risulta attualmente completamente gestibile, sia con le ultime versioni di Jaws a partire dalla 18, ma ancora di più con le successive, sia con le ultime versioni di NVDA.

Windows 10, quindi, può essere utilizzato e senza troppi problemi. Innanzitutto è necessario sottolineare che Windows 10 non è ne Windows 8 e nemmeno Windows 7, anche se si avvicina molto a Windows 8, quindi chi ha già avuto un approccio con quest’ultimo sarà sicuramente più avvantaggiato. Però, le differenze sono talmente poche a livello di Layout che una volta capito le differenze, averne la piena padronanza non è difficile per nessuno ed è solo questione di metterci le mani.

Da qui in avanti faremo un percorso per verificare le differenze con Windows Seven e impareremo ad apprezzare sicuramente Windows 10 come nemmeno immaginate.

Cominciamo a dire che come i sistemi precedenti anche per Windows 10 esiste la versione a 32 bit e quella a 64 bit, tuttavia non ci sono moltissime particolari differenze rispetto all’interfaccia.

Il primo passo che si deve compiere consiste nell’installazione di uno screen reader e la conseguente modifica delle impostazioni per migliorare la gestione e l’utilizzo del sistema operativo con le tecnologie assistive.

In queste pagine si farà riferimento prevalentemente a Jaws, sviluppato dalla Freedom Scientific, http://www.freedomscientific.com/ e distribuito in Italia dalla Vision Dept di Milano, http://www.visiondept.it/.

Negli ultimi anni anche NVDA è cresciuto notevolmente ed oggi costituisce una valida alternativa a Jaws. Talvolta alcune finestre che con Jaws non risultano gestibili si possono gestire con NVDA.

Inoltre, Windows 10 ha introdotto uno strumento che ci può essere molto utile nella fase iniziale. Si tratta dell’assistente vocale, quello che fino a qualche anno fa era chiamato narrator. Questo strumento, con le ultime versioni del sistema operativo, può essere ritenuto un vero e proprio screen reader, al punto di avere addirittura gli stessi comandi degli altri due che siamo abituati ad usare da molti anni. A tale riguardo, vi rimando al corso che trovate assieme a questo scritto e che ho adattato dai riferimenti che la Microsoft ha pubblicato sul suo sito. In pratica ho solo reso più chiara la trattazione con l’aggiunta di chiarimenti pratici per poterne imparare l’utilizzo e soprattutto per poterlo impostare al meglio per le proprie esigenze.

Comunque, fin dal primo momento e fin da Windows 8.1, costituisce un valido supporto per installare Jaws o NVDA. Infatti, per poter installare lo screen-reader preferito, è possibile procedere nel seguente modo:

1. Copiare il file di installazione di Jaws su una penna USB ed inserirla nel computer.

2. Attivare l’assistente vocale con la combinazione di tasti Control più Windows più invio.

3. Premere il tasto Windows e nella casella di editazione che appare, scrivere questo pc, voce che corrisponde alle risorse del computer dei sistemi precedenti, e premere invio.

4. Con le frecce, cercare la penna USB nell’elenco delle periferiche e premere invio per entrarci.

5. Cercare il file di setup di Jaws precedentemente copiato e premere invio per attivare la procedura di installazione.

6. Con la combinazione Control più Windows più invio è possibile disattivare l’assistente vocale e procedere con le varie fasi di installazione che sono completamente vocalizzate.

Nota bene: l’assistente vocale si attiva con control più Windows più invio Solo dopo gli aggiornamenti. Se non funzionasse la combinazione suddetta, provare ad usare solo Windows più Invio.

La stessa procedura può essere utilizzata per installare NVDA, è sufficiente copiare il relativo file di installazione su una penna USB e seguire i passaggi sopra descritti.

Avviata l’installazione e seguita la procedura guidata del software di screen-reader scelta, alla fine si riavvia il computer e tutto risulta gestibile con lo screen-reader installato.

Nota bene: anche avendo lo screen-reader attivo e in qualsiasi altro caso servisse attivare e disattivare l’assistente vocale di Windows 10, usare la combinazione di tasti da qualsiasi posizione.

Nel prossimo articolo si inizierà a vedere più da vicino il nuovo sistema operativo, cercando di indicare tutto quello che serve impostare per renderlo più aderente ai nostri bisogni con l’utilizzo di uno screen-reader.

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