Categorie
win

Windows 10, Appendice C.

Windows 10: spiegazioni pratiche.

Appendice C: Varie su acquisto computer e una parte dei tasti caldi per i comandi di Windows 10 e di qualche applicazione.

Acquisto di un computer portatile.

Non è una cosa semplice da fare, nemmeno quando si hanno tutte le competenze del caso, perché siamo combattuti dal non spendere troppo e dalla pretesa di avere una buona macchina.

Però, tanto per ricordare un proverbio molto noto: non si può avere la botte piena e la moglie ubriaca!

Quando si fa un acquisto del genere, bisogna essere oculati e prendere una macchina adeguata al lavoro che deve fare, magari consigliandosi con qualche persona esperta o andando a leggere le prestazioni delle macchine vendute su internet. Anche Youtube aiuta a capire meglio quello che si acquista con tutti i podcast che ci sono, ma anche su questo social, bisogna stare attenti.

Giusto per darti anche il mio parere, meglio spendere qualche centinaio di euro in più e prendere una macchina più performante.

Comunque, per una macchina adeguata, soprattutto per noi che usiamo uno screen-reader che assorbe un po’ di risorse in più al normale, basta avere uno dei processori che seguono e che rendono il computer un po’ più prestante. Mi riferisco ai processori Intel con sigla I5, I7 e I9, tra l’altro di varie generazioni.

Ovviamente, anche il prezzo del computer cambia in base al tipo di processore e di generazione.

Comunque, prendere una macchina con un processore Intel I9 di ultima generazione, avremmo sicuramente un computer molto buono e di grosse prestazioni, ma spenderemmo anche molti soldi; mentre prendere un computer con un processore Intel I3 anche di ultima generazione, se la macchina non è equipaggiata con un disco solido e con molta memoria RAM, rischiamo di prendere una macchina di cui ci pentiremmo e che ci fa sicuramente tribolare non poco, soprattutto se si usano programmi che assorbono molte risorse come quelli che elaborano i file multimediali.

Questo, per dire che se si prende un Intel I5 o un Intel I 7, abbiamo sicuramente acquistato una macchina di medie prestazioni che, se adeguatamente attrezzata con disco solido e con sufficiente memoria RAM, avremo sicuramente da questa macchina buone soddisfazioni.

Al di la dei processori, ha molta incidenza sulle prestazioni della macchina sia la memoria RAM, sia il disco del sistema operativo, sia la scheda grafica e la memoria ad essa dedicata.

Ti puoi anche accontentare di quello che trovi in commercio, magari anche in offerta, ma se hai intenzione di comprare un computer di buone prestazioni, devi per lo meno scegliere un computer che ha un processore I5, con disco solido per lo meno da 500 giga, 8 giga di RAM vanno anche bene, ma sarebbe meglio se fossero 16.

Inoltre, a fare la differenza può essere anche la scheda grafica. Infatti, se la scheda grafica ha la memoria indipendente e dedicata solo alla gestione della grafica, il suo funzionamento è molto più performante, per cui aiuta il processore ad elaborare meglio la grafica e complessivamente riesce a far lavorare meglio la macchina.

Si deve anche fare attenzione a non comprare un computer di vecchia concezione, al quale hanno sostituito il disco SATA con un disco solido e lo hanno velocizzato un poco aggiungendoci anche 4 giga di RAM ai soliti 4 che questi computer hanno sempre avuto.

In questo modo, anche se incrementano un poco le prestazioni, aumentando la velocità di elaborazione e la memoria RAM, ma si acquista sempre un computer di fascia media/bassa.

Metti in conto che se non si spende per un computer portabile per lo meno dai 600 Euro in su, sicuramente si acquista un computer che non ha grosse prestazioni, ci si deve poi accontentare di quello che riesce a fare.

Altra considerazione che devo fare in merito ai portatili: sono delle macchine che servono a lavorare quando si va in giro e si ha bisogno del computer. Non ha molto senso usare queste macchine come se fossero dei computer fissi, a meno che non si è costretti dal poco spazio che si ha in casa. Con gli stessi soldi che si spendono per un portatile si acquista sicuramente una buona macchina con buone prestazioni e non si hanno i problemi dei computer portatili usati come computer fissi.

Giusto per fare un esempio reale, 10 anni fa acquistai un computer fisso con Windows 10 ultimate, con disco solido da 256 giga, una memoria RAM da 32 giga, una scheda grafica con 2 giga di memoria indipendente ed un processore Intel I7 di terza generazione. Ho speso in totale per il solo computer completo di tastiera casse e monitor 900 Euro. Ho sostituito fino ad oggi circa 6 tastiere, ho sostituito il monitor, ma tutto il resto, facendo i dovuti scongiuri, funziona ancora ottimamente.

Ad inizio estate scorsa, ho aggiornato in piena autonomia a Windows 10 PRO, ho installato tutto ed ho aggiornato tutto alla versione 20H2 di novembre scorso. Ho tantissimi programmi installati con più di 70 icone sul desktop, e riesce ancora ad avere tempi di avvio o riavvio che non superano mai i 30 secondi.

Componenti importanti in un computer assemblato.

Sono più di 10 anni che ho fatto esperienza con computer con disco solido e con memoria RAM abbondante e devo dire che dei problemi di rallentamento, di blocco e di spazio non ne ho mai più avuti. Ovviamente, inutile avere memoria in più che non serve, ma averne molta, credimi, è una buona soluzione. Da quello che ho avuto modo di provare, ti posso dire che avere un disco solido, almeno da 128 giga, preferibilmente da 256, per il sistema operativo ed un hard disc tradizionale da 1 terabyte come archivio, va bene sia per un computer fisso, sia per un computer portatile. Per questi ultimi, ci sono dei prodotti che hanno appunto due dischi di cui uno solido, ma non hanno il lettore di CD/DVD che ormai non serve molto. Per i processori, a causa dei problemi che hanno i nostri screen-reader, è da preferire come marca Intel e per le nuove generazioni partirei da I3 , ma va meglio I5 e va benissimo un processore i7. Per la memoria RAM, non prenderei un computer con memoria inferiore a 8 giga e non superiore a 16 giga. Non è che fa male o non si può avere più di 16 giga, ma avendone fatti mettere 32, anche se il computer va velocissimo, da controlli fatti, la CPU non ne sfrutta mai in quantità superiore a 16 giga. Comprendi da te che i restanti 16 giga, avrei potuto anche non farli installare.

Per il resto non c’è differenza per l’altra componentistica che viene usata per assemblare un computer.

Ecco la composizione precisa del mio computer:

1150 CORE I7 3,4GHZ I7-4770 BOX
Scheda Madre ASUS serie Z87 con: 4 x USB 3.0, 10 x USB 2.0, LAN gigabit 1000, Scheda audio 8 canali, supporta fino a 32 gb di ram
hdd stato solido 256Gb Kingston
Hard Disk 1TB Western Digital
RAM 32 GB KINGSTON HYPER-X BLU
Scheda Video NVIDEA GTX650 2GB PCI-E DDR5
CASE THERMALTAKE V4 BLACK EDITION
ALIMENTATORE 650W LC-POWER 14cm
MASTERIZZATORE BLU-RAY LG BLACK
Mouse + Tastiera Loghitech
Casse acustiche 2.1 Loghitech
Lettore di schede frontale 5 in 1.
MONITOR LG 22″ LED VESA

Elenco delle principali combinazioni di tasti di Windows e di alcuni programmi.

La tastiera per un cieco diventa uno strumento indispensabile non solo per scrivere, ma anche per compiere tutte le operazioni che normalmente si fanno tramite il mouse,.

Di seguito si cercherà di fornire una panoramica di quelle che sono le combinazioni di tasti principali da utilizzare per l’interazione col sistema operativo Windows 10, anche se molte di queste combinazioni di tasti le abbiamo usate anche con i sistemi operativi precedenti.

L’elenco è stato redatto secondo le conoscenze di chi scrive, quindi, potrebbero esserci mancanze involontarie riguardo all’utilizzo con tale mezzo.

Per quanto riguarda i programmi utilizzati dai ciechi, i cosiddetti screen reader (lettori di schermo), ognuno di questi ha una specifica tabella di tasti per l’interazione col pc. Consultare il file guida del programma che si utilizza per ulteriori dettagli.

Combinazioni standard di Windows

– frecce direzionali
– consentono lo spostamento del cursore nei documenti e la navigazione tra le icone del desktop, in Esplora Risorse e nei menu.

– Invio
– In un documento consente di andare a capo, in altre circostanze conferma una data operazione, come ad esempio eseguire un file.

– Tasto Windows (bandierina tra Alt e Ctrl)
– Apre il menu Start, dove è possibile cercare i programmi installati, aprire le impostazioni e spegnere il computer.

– Ctrl+A
– In un documento seleziona tutto il testo, nell’esplorazione file seleziona tutti i file.

– Ctrl+Z
– Annulla un’operazione, come ad esempio la cancellazione accidentale in un documento o lo spostamento di un file nel cestino nell’esplorazione file.

– Ctrl+X
– Taglia la selezione, funziona sia con il testo sia con i file.

– Ctrl+C
– Copia la selezione negli appunti, funziona sia con il testo sia con i file.

– Ctrl+V
– Incolla la selezione dagli appunti, valida sia per i documenti sia per i file.

– Tasto applicazioni (vicino a Ctrl destro)
– Apre il menu di contesto per selezionare le operazioni supplementari su di un file o testo. Nota: in alcuni portatili non è presente, pertanto va utilizzata la combinazione Ctrl+F10. E quando F10 si digita con FN più F10, si preme shift + FN + F10.

– Tabulatore (tab, a sinistra della Q)
– Consente lo spostamento ciclico tra i controlli in una finestra, ad esempio se si è sul desktop si può andare sul menu avvio, sulla barra delle applicazioni, system tray e ritornare sul desktop. Se premuto insieme a shift, ruota in maniera inversa. La sua utilità è evidente nelle finestre dei programmi.

– Ctrl+Tab
– Passa alla scheda successiva in una finestra a più schede. Se si aggiunge la pressione del tasto shift procede al contrario.

– Windows+T
– Porta il focus sulla barra delle applicazioni.

– Windows+D o Windows+M
– Porta il focus sul desktop.

– Windows+B
– Porta il focus sulla System Tray.

– Ctrl+F4
– In alcuni programmi consente di chiudere la finestra di lavoro, lasciando aperto il software sul quale si sta operando.

– Alt
– Se premuto in un programma, apre la barra dei menu.

– Alt+F4
– Chiude un programma in esecuzione. Se premuta quando si è sul desktop mostra le opzioni di spegnimento del computer.

– Backspace, tasto di cancellazione
– in un documento, cancella il carattere alla sinistra del cursore. In esplora risorse e nelle pagine web, consente di tornare indietro nella navigazione.

– Alt+Freccia sinistra
– Torna indietro nell’esplorazione dei file o delle pagine web.

– Alt+Freccia destra
– Laddove possibile, va all’ultimo elenco di file in esplora risorse o all’ultima pagina web.

– F1
– Apre la guida in linea di Windows o del programma dove si è in quel momento.

– F2
– Rinomina un file o consente la modifica dei campi di testo in alcuni programmi.

– F3
– Se premuto in esplora risorse, consente di cercare i file in un’area del disco.

– F5
– Aggiorna la visualizzazione di una finestra in alcuni programmi.

– F6
– In alcuni programmi consente di andare a un punto specifico della finestra.

– ESC
– Consente di uscire da una finestra o annullare alcune operazioni a seconda del programma in cui si sta operando.

Tasti aggiuntivi di Windows 10

Questi sono alcuni, ne andrebbero poi provati altri perché funzionano solo se si attiva l’assistente vocale di Windows 10.

– Windows+I
– Apre il pannello Impostazioni, evoluzione del pannello di controllo precedente.

– Windows+A
– Apre la finestra dove è possibile visualizzare le notifiche.

– Windows+X
– Apre il menu laterale, dove è possibile svolgere alcune operazioni sul sistema, incluso spegnere la macchina.

– Ctrl+Windows+Invio
– Avvia/Chiude il lettore di schermo di Windows, Assistente vocale.

Combinazioni usate nei programmi di scrittura di Microsoft

Valgono sia per quelli integrati sia per Office.

– F12
– Visualizza la finestra di apertura file, per andare sull’elenco dei file premere Ctrl+Tab, solitamente due volte e navigare con i tasti freccia, per tornare al ramo di cartelle superiore premere backspace.

– Shift+F12
– Salva il documento, se non è stato salvato visualizza la finestra di salvataggio. Va inserito il nome del file, poi con tab si trova il pulsante Salva e si preme spazio.

– Ctrl+Shift+F12
– Apre la finestra che consente di stampare il documento.

– Ctrl+N
– Consente di scrivere un nuovo documento.

– Ctrl+T o ctrl + F
– Consente la ricerca in un documento txt.

Combinazioni standard di alcuni programmi

Nota: Nelle ultime versioni di Windows 10 anche alcuni programmi integrati seguono questo schema.

– Ctrl+N
– Nuovo file

– Ctrl+O
– Apri file

– Ctrl+S
– Salva file

– Ctrl+P
– Stampa file

– Ctrl+F
– In alcuni programmi consente la ricerca nel testo.

– F3
– In alcuni programmi consente la ricerca della parola o frase successiva alla ricerca fatta con Ctrl+F.

– Ctrl+G
– In alcuni programmi consente di andare ad una riga specifica, su altri effettua la ricerca successiva della medesima parola o frase in un testo.

– Ctrl+H
– Trova e sostituisce una parola o frase in un testo con un’altra parola o frase.

– Ctrl+Q o Ctrl+W
– Chiude una finestra in un programma a più schede o finestre, se premuto quando è aperta una sola finestra chiude il programma. Va usato in alternativa ad Alt+F4.

Tasti rapidi per il programma Posta di Windows 10

Spostarsi in posta

Passare al Calendario. CTRL+2
Tornare a posta. CTRL+1
Aprire i contatti. CTRL+3
Chiudere i contatti. ALT+F4
Passare all’elenco cartelle. CTRL+Y
Passare alla cartella posta in arrivo. CTRL+MAIUSC+I
Passare a posta in uscita. CTRL+MAIUSC+O
Aprire in un’altra finestra. CTRL+O
Passa a un’altra area geografica. Tab
Passa alla riga delle linguette della barra multifunzione durante la composizione di un messaggio. F6 o ALT
Fare zoom avanti. CTRL + segno più (+)
Fare zoom indietro. CTRL + segno meno (-)
Ricerca (apre il campo di ricerca in cui è possibile digitare la query). CTRL + E o F3

Usare i messaggi

Contrassegnare un messaggio come già letto. CTRL+Q
Contrassegnare un messaggio come da leggere. CTRL+U
Rispondere alla posta corrente. CTRL+R
Rispondi a tutti. CTRL+MAIUSC+R
Inoltrare la posta corrente. CTRL+F
Accettare provvisoriamente un invito a una riunione. ALT+N
Creare un nuovo messaggio di posta elettronica. CTRL + N
Aggiungere un allegato. ALT+I
Eseguire il controllo ortografico durante la composizione di un messaggio. F7
Inviare posta elettronica. ALT + S o CTRL + INVIO
Attivare o disattivare l’esplorazione del cursore durante la lettura di un messaggio. F7
Eliminare un messaggio. CTRL+D
Spostare un messaggio. CTRL+MAIUSC+V

Altri tasti di scelta rapida utili

Sincronizzare manualmente la ricezione di posta elettronica. CTRL + M o F9
Attivare o disattivare una conversazione. CTRL+MAIUSC+G
Eliminare una conversazione. CTRL + D o CANC
Archiviare una conversazione. BACKSPACE

Questa lista serve a chiunque, ma in special modo ad un cieco assoluto per imparare certe combinazioni di tasti per le azioni che si usano abitualmente, soprattutto per compiere dette azioni in modo più veloce rispetto a dover cercare nei menu il comando ed usarlo.

Vi rimando alle indicazioni di suggerimenti pratici per la posta con Microsoft Outlook, alla scrittura digitale con Microsoft Word e la navigazione Internet con Microsoft Edge.

Nunziante Esposito, nunziante.esposito@uici.it

Categorie
win

Windows 10, Appendice B.

Windows 10: spiegazioni pratiche.

Appendice B: soluzioni per ripristinare o formattare Windows 10.

Windows 10, creare un’immagine del sistema e un disco di ripristino.

Si possono eseguire tutte le operazioni di creazione dell’immagine del sistema e la creazione del disco di ripristino in piena autonomia, mentre per il ripristino, inizialmente occorre un occhio in prestito. Ecco di seguito come fare.

Windows 10, così come l’aveva già Windows 7, ha tra le sue migliori funzioni aggiuntive, quella che consente di creare un backup del sistema. In pratica, consente di creare una copia esatta di Windows al momento che viene creata. Oltre a fare una copia del sistema, copia in questo backup anche tutti i file e le configurazioni.

Creando questa immagine del sistema, abbiamo la possibilità di ripristinare la macchina quando per una qualsiasi ragione non dovesse più funzionare o non si dovesse più riavviare il sistema operativo per errori gravi.

Con questa operazione, si intende creare su un dvd o su un altro hard disk, una copia speculare identica di tutto il contenuto del disco dove è installato il sistema.

Per chi già lo conosce, si effettua la stessa operazione che molti disabili visivi hanno sempre utilizzato con il programma Ghost con funzionalità DOS.

Teoricamente, è possibile creare un’immagine del sistema ogni volta che si aggiungono nuove applicazioni o si modificano delle configurazioni.

Proprio per non perdere del tempo ogni volta, si consiglia di fare una immagine del sistema non appena abbiamo installato il necessario per essere autonomi nell’utilizzo della macchina, quindi, dopo aver installato uno screen-reader e i programmi che si usano abitualmente, come Adobe Reader, Microsoft Office, eccetera. Se poi uno ha il tempo di fare l’immagine del disco dopo qualche tempo di utilizzo, quando Il computer lo abbiamo attrezzato per bene con tutti i programmi che vogliamo, tanto di guadagnato.

Per non confondersi, sarà meglio che si precisa la differenza tra l’immagine del disco di sistema e il ripristino della configurazione di sistema, in modo che non abbiamo dubbi in merito.

Il ripristino della configurazione del sistema, crea un backup dei file importanti del sistema e di tutti quelli che sono stati modificati con gli aggiornamenti e le installazioni, e non tocca i file personali. Serve a ripristinare il sistema nel caso di installazioni errate o problemi di malfunzionamenti che si dovessero verificare in seguito ad un aggiornamento o ad una installazione di software.

Se viene creata un’immagine del sistema, si crea una esatta copia del disco dove è installato Windows, da utilizzare per riportare la macchina allo stato in cui era quando abbiamo creato questa immagine, compreso i file personali che avevamo al momento. Se tutto quello che abbiamo al momento del ripristino non lo vogliamo perdere, bisogna salvarlo su qualche supporto esterno, ammesso che il computer sia utilizzabile. Se il computer non è in condizioni di riavviarsi, per poterlo ripristinare c’è bisogno di un disco di ripristino che si deve creare con la procedura apposita, come si fa per il backup.

L’immagine del sistema è composta da una serie di file compressi che vengono collocati in una cartella apposita del disco scelto ed è opportuno memorizzarlo su un disco diverso da quello di cui stiamo facendo l’immagine, magari addirittura un disco esterno, un dvd o una memoria flash USB.

Dicevo che è opportuno perché, se il PC o l’hard disk si dovesse rompere ed è da sostituire, si può comunque ricaricare Windows con l’immagine creata con questo sistema.

La creazione di un’immagine del sistema in Windows 10 è molto semplice ed io l’ho eseguita su un computer di quelli Duo in Uno nel quale utilizzo una scheda di memoria già installata sulla macchina e che aveva i giga di spazio liberi necessari per il backup. Ecco come fare:

1. Aprire il pannello di controllo, cercare la voce backup e ripristino e premere invio.
2. Con tab, cercare la voce Crea un’immagine del sistema e premere invio.

3. Si apre una finestra dove, dopo alcuni secondi, si sceglie come effettuare il backup del sistema su un disco esterno o interno alla macchina, un dvd vergine o una risorsa di rete.

4. Il sistema fa la ricerca di tutti i supporti di memorizzazione collegati al computer e li elenca in un menu a tendina.

5. Nel primo campo, scegliere disco rigido e nel secondo campo, raggiunto con tab, scegliere il disco che ospiterà il backup. Io ho scelto la scheda di memoria, facilmente estraibile all’occorrenza, che aveva i giga liberi per il backup.

6. Con tab raggiungere il pulsante avanti e premere invio.

7. Nella schermata che si apre, con Jaws non si legge tutto, quindi, girare Jaws a PC con insert più meno del tastierino numerico e leggere le informazioni di quello che viene eseguito. Sul mio PC ho letto che sarebbe stato fatto il backup del disco C, della partizione Recovery per il recupero dell’installazione e la partizione EFI, per un totale di circa 19 giga.

Importante! In genere, un backup se fatto quando il computer non è completo di tutti i programmi può richiedere fino a 15 Giga di spazio che, se vengono trasferiti via USB, occorrono circa 20 minuti. Se è stato scelto di fare l’immagine del sistema su un DVD, calcolare che un normale DVD può contenere 4,7 GB di dati, quindi, se il backup ne richiede 15, bisogna masterizzare 3 dvd. In ogni caso, bisogna avere lo spazio per fare il backup.

8. Ripristiniamo il cursore PC e con tab, ci portiamo su avvia Backup e premiamo invio. Il sistema ci chiede di inserire un supporto con almeno 1 giga e ci invita a premere OK per confermare l’avvio del backup.

9. Il backup parte immediatamente e Jaws ci legge la percentuale di avanzamento. Da tener presente che prima di fare il backup bisogna fare prima gli aggiornamenti, per evitare che il backup venga interrotto per attività che il computer deve eseguire, come un aggiornamento di sicurezza.

10. Alla fine dell’operazione, ci troveremo sul disco scelto per il backup, una cartella con tutti i file al suo interno e il cui nome è Windows Image Backup.

Se si vuole evitare di fare un backup anche dei file inutili, consiglio di cancellare tutto quello che è inutile, per risparmiare dello spazio che, se si usano DVD, è meglio crearne il meno possibile.

Terminato il backup, viene richiesto anche di creare un disco di ripristino del sistema. Questo disco è importante crearlo perché, se il computer non si dovesse avviare più, si potrà usare il disco per avviare e correggere gli errori o ripristinare il computer. Questo disco occupa 142 MB di spazio e deve essere creato usando un cd o un dvd, a prescindere se abbiamo bisogno o meno di creare un backup del disco di sistema.

Ecco come creare il disco di ripristino.

Alla fine della creazione dell’immagine del disco, dare invio sul pulsante crea disco di ripristino.

Si avvia la procedura che ci chiede di inserire un disco nel lettore/masterizzatore.

Non appena inseriamo il disco, parte la procedura e viene creato il disco. Non impiega molto tempo e Jaws ci assiste leggendo la percentuale di avanzamento. Se non venisse letta, premere insert più Tab e la leggiamo lo stesso.

Quando si avvia il computer con il disco di ripristino inserito nel lettore cd/dvd ed ammesso che abbiamo l’avvio da cd/dvd impostato nel BIOS, si avvia l’utilità di ripristino che consente di fare alcune operazioni che sono:

– Riparare l’avvio di Windows.
– Ripristinare da un punto automatico del sistema.
– Ricaricare da zero il sistema operativo con tutte le impostazioni con il disco immagine creato in precedenza.
– Controllare eventuali errori sulla memoria.
– Avviare la console di comandi.

In questa fase, non essendoci la voce della sintesi che ci assiste, dobbiamo farci dare un occhio in prestito. Non abbiamo bisogno di un tecnico, ma solo di una persona che sa almeno usare il mouse, perché deve cliccare sul comando apposito.

Per esempio, per il ripristino dell’immagine disco non è una operazione difficile, anzi, è molto banale. Infatti, anche per i meno esperti, una volta avviata nella prima schermata, la procedura guidata è molto chiara e consiste solo nell’usare il pulsante avanti per tutte le schermate fino a quando non si riavvia il computer.

Al riavvio del computer, nel caso non si riavviasse lo screen-reader che abbiamo deciso di usare, Jaws o NVDA, si può avviare l’assistente vocale di Windows 10 con la pressione dei tasti control più Windows più invio.

Questo articolo è stato scritto seguendo l’ottima guida in italiano scritta per vedenti dal sito Microsoft.

Ripristino profondo di Windows 10 in piena autonomia.

Questo nuovo sistema operativo lo stiamo ormai usando da qualche anno e stiamo imparando ad usare anche molte delle sue utility che ci consentono di ripristinare il sistema quando si verificano problemi.

Per i sistemi operativi di Microsoft precedenti era sempre possibile farlo, ma a causa della mancanza di un supporto vocale nativo era impossibile ripristinare il sistema operativo senza un occhio in prestito.

Essendoci attualmente nel sistema operativo l’assistente vocale, anche un disabile visivo può ripristinare il sistema operativo da solo e in piena autonomia.

Di seguito vedremo come si può effettuare un ripristino completo e profondo in piena autonomia utilizzando NVDA o JAWS.

Se è stato fatto qualche danno, oppure se volete eliminare un po’ di errori di sistema, o anche i file di installazioni di programmi che poi avete disinstallato, file che si accumulano nel tempo dall’utilizzo, le chiavi di registro che si accumulano perché non vengono cancellate dagli aggiornamenti e dalle disinstallazioni, eccetera; oppure il computer si è rallentato o Windows 10 si blocca spesso per degli errori, per poter ripristinare il sistema operativo abbiamo diverse possibilità, di cui una è quella spiegata di seguito.

Quella che viene descritta di seguito è solo una delle tante possibilità che si hanno per ripristinare un computer, ma è sicuramente semplice ed utilizzabile anche da un disabile visivo che utilizza uno screen-reader. Ecco come fare:

1. Accendere il computer e inserire eventuali password.

2. Per proseguire, occorre avere un account amministratore. Se non lo possedete, inutile continuare, ci si deve scollegare con l’account di default e collegarsi con l’account administrator.

Nota bene:

a. Quando ci si disconnette con il proprio account, viene mostrata la finestra accedi e, anche se non ci viene indicato, se nel campo editazione scriviamo “administrator”, senza le virgolette e premiamo invio, ci connettiamo al sistema operativo con i poteri di amministratore.

b. Se non avete dimestichezza con questo tipo di impostazioni del sistema operativo, evitate di metterci le mani per non avere spiacevoli sorprese e la necessità di dover portare il computer dal tecnico, non tanto per quello che può accadere, ma per il fastidio di portarglielo e per i soldi che dovete poi pagare.

c. Se si possiede già un account amministratore, possiamo procedere tranquillamente.

3. Aprite le impostazioni di Windows 10. Con i comandi rapidi si fa prima, quindi, premete il tasto Windows e la I di Imola. Si può anche digitare la parola impostazioni nel cerca di Cortana e si preme invio.

4. Quando siete nelle impostazioni del computer, il cursore si posiziona nel campo editazione per la ricerca. Siccome non ci serve fare ricerche, premendo una sola volta tab, ci spostiamo in un menù e con le frecce orizzontali possiamo scegliere l’impostazione che ci occorre.

5. Con freccia destra, dobbiamo cercare il pulsante AGGIORNAMENTI E SICUREZZA e con invio lo attiviamo.

6. Entriamo in un’altra finestra e siamo nuovamente nel campo editazione di ricerca di Windows. Ancora con il tasto tab, ci posizioniamo in un menù che possiamo scorrere con freccia giù.

7. Premere freccia giù fino a trovare la voce ripristino e premere invio.

8. Con il tasto tab ci spostiamo nella finestra che presenta diverse funzioni per effettuare vari ripristini di Windows 10, anche se a noi interessa la prima voce: introduzione al ripristino, pulsante, come ci viene letto da NVDA e da Jaws.

9. Scelta questa opzione, premere barra spaziatrice e si apre una nuova finestra.

10. Aperta questa finestra, abbiamo una scelta da fare tra due pulsanti: ripristinare il pc, mantenendo tutti i file e tutte le installazioni, e fare una scelta drastica: eliminare tutto, per avere un sistema operativo come quando abbiamo acquistato il computer e lo abbiamo avviato la prima volta.

11. Si tratta di due pulsanti, quindi, ci spostiamo usando il tasto tab ed attiviamo il pulsante che ci interessa con la barra spazio o con invio.

12. Fatta la scelta e premendo invio, la procedura viene avviata.

Importante! Se questa procedura viene avviata, non si può interrompere, quindi, va terminata. Se si interrompe dopo averla avviata, si può danneggiare il sistema operativo ed il computer potrebbe anche non avviarsi più. Effettuatela solo se ne avete veramente bisogno e siete sicuri di quello che state facendo. Personalmente l’ho eseguita per lo meno 5 volte e non ho avuto problemi.
13. Nella procedura di ripristino, quando si riavvia il computer la prima volta, si può attivare l’assistente vocale tramite la combinazione di tasti Windows più control più invio. Quando il computer effettua la procedura di ripristino e si attiva l’assistente vocale, la sintesi si avvia con un po’ di ritardo, inoltre, resta attiva anche quando si riavvia il computer.

14. Quando la sintesi vocale dell’assistente vocale inizierà a parlare, si può inizializzare il sistema operativo in piena autonomia, utilizzando i comandi dell’assistente vocale di Windows 10 che sono stati descritti nel corso che è stato allegato alle spiegazioni pratiche per Windows 10.

15. Fate attenzione a quello che il sistema vi chiede e alle risposte che darete per l’inizializzazione del computer. Se non avete un minimo di dimestichezza con queste cose, andateci con calma, perché il sistema non vi mette nessuna fretta. Se proprio non ne siete capaci, sarà meglio affidarsi ad una persona capace di avviare l’installazione del sistema operativo.

Ovviamente, terminata la procedura di ripristino, soprattutto se avete scelto di non mantenere niente, avrete un pc con un sistema operativo che si avvierà senza nulla installato, quindi, non avrete nemmeno lo screen-reader che usate abitualmente, anche se, avendo l’assistente vocale, potrete sempre usarlo ed installare di nuovo NVDA o Jaws, o entrambi, in piena autonomia.

Formattare PC per reinstallare Windows da zero.

Mi sono chiesto tante volte e da quando sto usando Windows 10, qual è la modalità più rapida per formattare il PC e installare Windows da zero senza la vista.

Quando non si hanno soluzioni come un backup della macchina tramite programmi appositi che lo consentono, come ad esempio Ghost che non sempre si può usare, formattare il computer e reinstallare Windows diventa tante volte l’unica soluzione al problema.

Di seguito sono spiegate alcune modalità che consentono di formattare il PC e reinstallare in modo veloce, Windows.

Formattare e reinstallare Windows 10.

Prima di eseguire la formattazione del PC, faremo il backup dei dati personali. Fatto ciò, procederemo come segue:

1. Recuperare il Product Key di Windows e registrarselo su un supporto adatto a poterlo tenere disponibile per quando servirà durante l’installazione del sistema operativo. Se si sta utilizzando Windows 10 ed è stato attivato con licenza digitale, non si ha bisogno della licenza, perché il sistema è registrato sui server Microsoft, quindi, quando il sistema sarà installato, sarà attivato automaticamente. per verificarlo, basta andare nelle proprietà del sistema e si leggerà nella voce Attivazione, Windows 10 è attivato con una licenza digitale. Per avere queste informazioni, posizionarsi sull’icona Questo PC e premere alt più invio. Girare Jaws a pc ed esplorare la finestra per leggere il tipo di licenza. Tale informazione la si trova anche premendo il tasto Windows, scrivendo nel campo editazione per la ricerca, la stringa WinVer e premendo invio. Con Windows 10 attivato con Product Key, è possibile trovare nella macchina il codice prodotto usando il software portatile Keyfinder. Questo software si può cercare e trovare molto facilmente su internet, cercando la stringa tramite un motore di ricerca come, ad esempio, Google.

2. In Windows 10 usare Installazione da zero. Con tutte le versioni di Windows 10 supportate, è consentito utilizzare la funzionalità Installazione da zero che in lingua inglese troveremo scritta “Fresh Start”. Questa modalità risulta utilissima soprattutto quando ci vogliamo liberare dei programmi preinstallati e di tutti i software installati, nel caso di passaggio da Windows 7 e Windows 8 a Windows 10 e lo stiamo facendo su un portatile nel quale sono installati programmi preinstallati dal produttore della macchina.

Questa modalità ci consente di eliminare tutti i programmi di Windows 10, anche effettuando un ripristino completo del sistema, equivalente a un’installazione da zero.

La differenza di questo tipo di formattazione con ripristino da zero, Rispetto alla tradizionale formattazione, ha il vantaggio per l’utente che può mantenere i propri file personali, evitando di doverne fare il backup, anche se consiglio sempre di conservare una copia dei dati personali.

Per avviare una Installazione da zero, Fresh Start, con una qualunque versione di Windows 10, fare come segue:

1. Premere la combinazione di tasti Windows più R, per aprire la funzionalità linea di comando.

2. Nel campo editazione che si presenta, digitare systemreset -cleanpc

3. Per avviare questa funzionalità di Windows con i diritti di amministratore, premere la combinazione di tasti Control più Shift più Invio.

4. Da questo momento e fino alla fine della reinstallazione di Windows 10, siamo assistiti anche dall’assistente vocale di Windows 10 e possiamo impostare tutto il sistema operativo secondo le nostre necessità.

Se invece si volesse installare il sistema operativo Windows 10 da supporto CD Rom, fare come spiegato di seguito.

Scaricare e generare il supporto d’installazione di Windows

Indipendentemente dal voler formattare il PC ed installare Windows 10, è necessario scaricare il supporto necessario all’installazione più recente disponibile sul sito Microsoft.

Per generare il supporto DVD per poter reinstallare il sistema operativo, è necessario scaricare l’immagine ISO che Microsoft mette a disposizione tramite il programma MediaCreationTool disponibile ultima versione sul sito Microsoft, cercando con un motore di ricerca la stringa MediaCreationTool.

Quando si avvia questo programma, chiederà se si vuole aggiornare il sistema Windows attuale o se si vuole creare un disco di installazione.

Attenzione: tener presente che la versione di Windows 10 che viene installata, se si sceglie di aggiornare il sistema installato sulla macchina, sarà uguale alla versione del sistema operativo precedente che si sta aggiornando. Di conseguenza, se si ha Windows 7 Starter, Home Basic, Home Premium, 8 o 8.1, si otterrà Windows 10 Home. Se invece si ha Windows 7 Professional, Ultimate o una delle versioni Pro di 8 o 8.1, si otterrà Windows 10 Pro.

Inoltre, in base alla versione di Windows e al tipo di processore che si ha sulla macchina, sarà scaricato la corrispondente versione a 32 o a 64 bit.

Dallo stesso sistema operativo Windows 10 o da un’altra macchina funzionante equipaggiata con lo stesso sistema operativo, si può, ad esempio, scaricare il file ISO che ci occorre. Una volta in possesso del file ISO, si può avviare l’installazione del sistema operativo da supporto DVD creato tramite il file ISO.

Driver per la configurazione dei dispositivi hardware della macchina.

Generalmente Windows 10 ha disponibili in rete quasi tutti i driver occorrenti per il sistema operativo per la maggior parte dei dispositivi esistenti, ma per non correre rischi di incompatibilità dei driver, prima di avviare l’installazione del sistema operativo, conviene scaricare e salvare su un supporto USB o in un altro supporto rimovibile, tutti i driver per i componenti hardware della macchina. Ovviamente si deve fare attenzione a scaricare i driver per la versione di Windows che si sta reinstallando e per l’architettura corretta a 32 o a 64 bit.

E’ quasi certo che non è necessario avere i vari driver, per i quali fare sempre riferimento al sito del produttore per scaricare le versioni più recenti, perché a partire da Windows 7 il sistema è in grado di riconoscere i vari componenti hardware e procedere all’installazione dei driver giusti. Per non rischiare di avere problemi, si consiglia di scaricare e salvare i driver della scheda di rete, in modo che dopo aver ripristinato la connessione possiamo eventualmente installare i driver che dovessero risultare incompatibili.

Fatta questa preparazione, si può riavviare il PC lasciando inserito il supporto d’installazione di Windows, DVD prodotto con il file ISO.

La formattazione del PC viene eseguita direttamente dall’installazione di Windows, quindi, non sono necessari altri passaggi.

Affinché si avvii il sistema dal DVD, il computer deve avere il BIOS predisposto per l’avvio da Lettore cd/dvd. Se al riavvio non si avviasse l’installazione, si deve settare l’avvio per il supporto che si sta usando.

Quando si avvia l’installazione di Windows 10, si deve impostare lingua e layout di tastiera, poi si deve dare invio sul pulsante Installa. Ovviamente queste operazioni iniziali si devono fare con un occhio in prestito.

Continuando, dare invio su Non ho un codice Product Key nel caso si abbia una licenza digitale, oppure inserire i productkey che è stato precedentemente salvato dal sistema precedentemente installato, o nel caso si fosse comprato un nuovo codice di licenza.

Si raccomanda di accertarsi di scegliere l’edizione di Windows corretta per la propria macchina ed in base alla licenza posseduta.

Se si volesse fare una pulizia completa del contenuto del disco o dell’unità SSD e reinstallare Windows da zero, scegliere di non mantenere ne i file personali, ne i programmi installati e tutto verrà eseguito come se si installasse il sistema operativo in un disco vergine.

Il computer viene riavviato più volte e già dal secondo riavvio, si può attivare l’assistente vocale di Windows 10, premendo Control più Windows più Invio.

Con l’assistente attivato, premendo insert, oppure Capslock, e le frecce orizzontali ci si può spostare all’interno delle finestre di installazione, fare le scelte necessarie, attivare le varie opzioni secondo i nostri gradimenti, e si può portare al termine l’installazione in piena autonomia.

Se si ha bisogno di installare anche uno screen-reader di terze parti, tipo Jaws o NVDA, con l’assistente vocale funzionante, lo si può fare senza alcun problema.

Quando la nuova installazione è stata completata, all’interno della cartella Windows.old del disco C, si troverà il contenuto delle vecchie cartelle della precedente installazione. In questa cartella possiamo verificare quali programmi avevamo installato in precedenza e, per quelli che ci occorrono ancora, si può rifare l’installazione, magari prendendo da queste cartelle i file di impostazione. Il mio consiglio è quello di prendere a riferimento queste cartelle, ma di installare e impostare i programmi senza avvalersi delle impostazioni precedenti.

Una volta stabilito il software assistivo da utilizzare, la prima cosa da fare è quella di verificare gli aggiornamenti disponibili per il sistema appena installato.

Per farlo, dal menu avvio, cercare impostazioni e premere invio. Dalla finestra delle impostazioni, cercare Assistenza e aggiornamenti e premere invio. Dalla finestra degli aggiornamenti, premere invio su cerca aggiornamenti disponibili ed aspettare che si scaricano e si installano. Se viene chiesto di riavviare il computer, dare invio su riavvia adesso e al riavvio, cercare se ci sono nuovi aggiornamenti con la procedura sopra indicata. Per raggiungere immediatamente la finestra di Windows update, digitare Windows Update nella casella di ricerca che si apre premendo il tasto Windows.

Eseguire il download e l’installazione di tutti gli aggiornamenti disponibili e fino a quando non ne sono più disponibili.

Per mantenere il sistema operativo sempre in forma, per prima cosa evitare di installare programmi inutili o solo per provarli, eseguendo queste operazioni in un computer che non vi serve per lavorare o in una macchina virtuale.

Eseguire ogni tanto la pulizia del disco e, se il sistema si rallenta, non fa male eseguire una deframmentazione del disco e del registro di sistema.

Nunziante Esposito, nunziante.esposito@uici.it

Categorie
win

Windows 10, Appendice A.

Windows 10: spiegazioni pratiche.

Appendice A: Varie e diverse impostazioni e soluzioni, per l’utilizzo di Windows 10.

01. Creare il file windowsupdate.log.

Capita, quando non si aggiorna il sistema operativo in automatico che non solo non si comprende il motivo per il quale gli aggiornamenti non vengono scaricati ed installati, ma non si riesce nemmeno ad averne qualche indicazione dai soliti file di log che Windows in genere produce, perché questi file di log informativi non vengono proprio prodotti.

Infatti, con le versioni precedenti del sistema operativo Microsoft, quando venivano scaricati ed installati gli aggiornamenti, le operazioni di download ed installazione venivano scritte in un file di testo con estensione log che veniva memorizzato nella cartella principale del sistema operativo che generalmente è C:\Windows\.

Il file aveva il seguente nome: windowsupdate.log. Questo file veniva salvato automaticamente ad ogni operazione di aggiornamento, quindi, leggendo questo file con un editor di testo, andava bene anche il blocco note, si poteva capire cosa era avvenuto durante gli aggiornamenti e, soprattutto in caso di errori, si poteva risalire al numero dell’errore avvenuto, dandoci la possibilità di fare una ricerca sul sito Microsoft e nella rete, per risalire alla causa del problema che si era verificato.

Con l’avvento di Windows 10, questo file non viene generato automaticamente, quindi non è più possibile leggere queste informazioni. Per poter sopperire a questa mancanza, il file di testo lo dobbiamo creare manualmente, dando il seguente comando: Get-WindowsUpdateLog

Dando questo comando nel campo editazione che si apre premendo il tasto Windows, oppure dal prompt dei comandi, per generare il file passa un breve lasso di tempo che dipende soprattutto dalla velocità del computer. Il tempo è quello occorrente per estrarre tutte le informazioni di quanto è accaduto nel computer durante l’aggiornamento o la richiesta di aggiornamento fatta dall’utente. Il file di log viene creato e memorizzato sul desktop del computer.

Nella cartella C:\Windows del sistema operativo viene rilevato un file windowsupdate.log, ma è sempre lo stesso, quindi, non viene generato ad ogni aggiornamento, e al suo interno troviamo un avviso informativo sul fatto che il file deve essere creato manualmente e, soprattutto, viene spiegato come farlo.

Generato questo file, bisogna capire come si fa a trovare l’errore e rilevarne il numero per poterlo indicare sul sito della Microsoft.

Il file di log generalmente non è molto lungo, ma potrebbe anche esserlo e bisogna capire bene cosa cercare per effettuare la ricerca con i comandi appropriati da tastiera. Per esempio, per cercare con il blocco note di Windows, basta premere control più T, scrivere il testo e premere invio. Se non funzionasse il comando control più T, premere control più F.

Quello che dobbiamo cercare sono gli error code, errori di codice che iniziano con 0x8024.

Rilevati i codici, si può fare una ricerca e confrontarli sul sito della Microsoft. Infatti, una lista completa di questi codici e per il loro significato si può consultare questa pagina: https://support.microsoft.com/en-us/help/938205/windows-update-error-code-list

Quando personalmente rilevo degli errori di WindowsUpdate, la prima cosa che faccio è la cancellazione della cartella che contiene i file che servono ad installare gli aggiornamenti: C:\Windows\SoftwareDistribution

In pratica, si fa in modo che se è presente qualche file corrotto, il sistema lo scarica di nuovo e, il più delle volte, si risolve il problema.

Se con questo espediente pratico non si risolvesse il problema, bisogna cercare il codice di errore sulla pagina Internet della Microsoft indicata sopra. Nel caso non si riuscisse a trovare l’errore e capire qual è il problema, si può fare una ricerca con Google, inserendo nel campo di ricerca la sigla dell’errore rilevato dal file di log generato, preceduto dal sistema operativo e tipo di processore.

Ci sono decine di forum che ci possono dare una mano a capire come risolvere, anche se le descrizioni della risoluzione dei problemi avviene per chi vede ed usa il mouse, quindi, ci dobbiamo adattare a interpretare i comandi suggeriti e pensare a come farlo con i comandi da tastiera.

Se non si riesce da soli, si può chiedere anche sulla lista di Yahoogroups collegata a questo giornale: uic-helpexpress.

02. Collegarsi in remoto con l’applicazione Assistenza rapida di Windows 10.

Windows 10, come si legge in giro da tante parti, ha moltissime utility che non solo ci vorrà tempo per conoscerle tutte, ma dobbiamo anche avere l’astuzia di trovarle e apprezzarne l’utilizzo.

Solitamente, tutti i tecnici che si occupano di assistenza per i computer, sia che lavorino in proprio, sia che siano alle dipendenze di qualche azienda, hanno tutti la loro soluzione gratuita o commerciale per poter dare supporto remoto ai computer degli utenti quando insorgono inconvenienti o malfunzionamenti, prima di decidere di portare la macchina in laboratorio.

Ora con Windows 10, anche i comuni utenti hanno a disposizione uno strumento alternativo per l’assistenza remota, senza essere costretti per questa necessità a ricorrere a software di terze parti, gratuiti o commerciali che siano. Questo strumento è l’app “Assistenza rapida”.

Questa utility di Windows 10, quando questo sistema operativo è installato su entrambe le macchine, consente di poter utilizzare da remoto un computer tramite l’altro computer, quindi, quando un amico o un parente ha bisogno di essere aiutato per un problema al computer e non riesce a venirne a capo, la si può utilizzare per intervenire da lontano.

Intanto, non è detto che questa utility serva solo agli altri. Infatti, possiamo essere anche noi ad avere bisogno dell’assistenza di un amico più bravo di noi per problemi che non riusciamo a risolvere da soli.

Ovviamente, cosa molto importante, si deve avere una connessione ADSL sufficiente ad eseguire una operazione del genere.

Normalmente, si fa un salto dall’amico, dal parente o dal tecnico e si cerca di trovare di persona una soluzione insieme. Oggi che siamo in una condizione di emergenza a causa del covid19 e della pandemia in corso, è necessario risolvere il problema da remoto ed occorre obbligatoriamente uno strumento del genere.

L’app Assistenza rapida (Quick Assist), è una utility di Windows 10 che può fare al caso nostro, ma, innanzitutto, bisogna tenere ben presente che quando si chiede assistenza a qualcuno e gli si consente di usare il computer da remoto, si deve essere certi di affidare la propria macchina ad una persona di cui abbiamo piena fiducia, quindi, evitate di consentire a tutti di connettersi al vostro computer, perché fidarsi è bene, ma non fidarsi è meglio.

Ciò premesso, vediamo cosa avviene se ti viene richiesto un aiuto tecnico, oppure se detto aiuto lo devi fornire tu:

1. Per prima cosa si deve avviare l’app Assistenza rapida.

2. Da Menu avvio, Accessori Windows, Assistenza rapida e premiamo invio. Per fare prima, basta premere tasto Windows e digitare il nome dell’app nella casella di ricerca di Windows. Scriveremo senza fermarci per non essere distratti dalla sintesi vocale: Assistenza Rapida e premiamo invio. Se premendo le prime lettere della parola assistenza ci viene già letto il nome completo dell’app, basta premere invio e la si apre.

3. una volta che siamo nella prima schermata dell’applicazione, Premendo tab ci si sposta tra i vari campi che sono:

– Un campo editazione dove si deve digitare il codice che ci viene fornito dal nostro interlocutore, nel caso siamo noi ad aver chiesto di essere aiutati.

– Un pulsante per farci fornire un codice da fornire a nostra volta all’interlocutore, se dobbiamo aiutare qualcuno.

4. Nel caso in cui siamo noi ad essere aiutati, ci portiamo sul campo editazione apposito e digitiamo il numero di 6 cifre che ci è stato fornito per telefono, per email o in qualsiasi altro modo.

5. Se dobbiamo aiutare un’altra persona, premendo invio sul pulsante aiuta un’altra persona, si apre una ulteriore schermata dalla quale rileviamo il codice di 6 cifre che occorre per la connessione.

7. Oltre a leggere il codice da fornire alla persona cui dobbiamo fornire aiuto, premendo tab abbiamo:

– Un pulsante per copiare il codice negli appunti di Windows per poterlo poi incollare dove vogliamo.

– Un pulsante per inviare il codice tramite email.

– Un link per aprire e poter copiare le istruzioni da fornire per iscritto all’interlocutore assieme al codice.

8. La persona che ha bisogno di assistenza, una volta ricevuto il codice, dovrà aprire l’app, inserire il codice nell’apposito campo editazione e dare invio su Condividi schermo.

9. Una volta che è stato inserito il codice e premuto invio su condividi schermo, chi sta offrendo assistenza ha due comandi da usare: Prendi il controllo completo oppure Visualizza la schermata. Quindi userà quello che gli serve.

10. Il significato dei due comandi disponibili è molto chiaro e non credo sia necessario spiegare anche la loro differenza. E’ molto evidente che chi chiede assistenza per il proprio computer deve acconsentire all’operazione, quindi ricevere un codice, inserirlo ed abilitare l’operazione dando invio su condividi schermo significa che ha piena fiducia del suo interlocutore e che con tali operazioni acconsente.

Chi sta fornendo assistenza, dando invio su Prendi il controllo completo ed avendo il consenso dall’assistito, può visualizzare lo schermo del computer remoto e usarlo come se la sua tastiera fosse connessa ad esso e provare a risolvere il problema.

Quando il lavoro è terminato, o in qualsiasi momento, sia da parte di chi assiste, sia da parte di chi viene assistito, è possibile disconnettere i due computer.

Da tener presente che se chi assiste è un disabile visivo, per poter controllare il computer con il quale ci si è collegati, dobbiamo avere il telefono o collegato Skype.

03. Aggiornamenti e verifica versione in uso.

per prima cosa, vediamo come si fa per verificare la versione di Windows 10 che è installata al momento. Per farselo dire da Jaws, ma anche da NVDA o dall’assistente vocale, fare come segue:

1. Premere il tasto Windows, nel campo editazione per la ricerca che si apre, scrivere WinVer e premere invio.

2. In automatico viene letta la versione aggiornata di Windows che al momento è la versione 2004.

La scritta sarà come quella che segue e che ho prelevato dal mio computer:
Informazioni su Windows
Microsoft Windows
Versione 2004 (build SO 19041.450)
© 2020 Microsoft Corporation. Tutti i diritti sono riservati.

Le precedenti sono: 1903 e 1909.

La filosofia di aggiornamento che adotta Windows 10 è sistematicamente quella di inviare i file di aggiornamento ai computer che sono collegati in rete durante gli orari di ufficio, quindi dalle 8 alle 17, e poi aggiornare il computer fuori da questo orario. Inutile dire che si può anche modificare questi orari e, limitatamente, si può anche fare in modo che gli aggiornamenti vengano rimandati.

Comunque, per aggiornare Windows 10 senza aspettare che lo faccia in automatico, fare come segue:

1. Portarsi al desktop, premendo Windows più M.

2. Premere tasto Windows e poi freccia giù. Premere la lettera I e siamo su il mio telefono. Freccia giù e siamo su impostazioni, quindi, premere invio.
In alternativa, quando si apre il campo editazione di ricerca, digitare impostazioni e, dopo essersi accertati con le frecce verticali di essere sulla parola impostazioni da sola, premere invio.

3. Si apre un campo editazione per la ricerca. Premere tab.

4. Premere tasto fine per aggiornamenti e sicurezza e premere invio.

5. Si apre un altro campo editazione e premere tab. Siamo su Windows Update.

6. Premere tab e siamo sul pulsante verifica disponibilità aggiornamenti e premere invio.

7. Lasciare lavorare il computer che, se ci sono aggiornamenti, li scarica e poi li installa.

8. Se si deve riavviare il computer, premendo tab, ci si sposta su un pulsante con etichetta Riavvia adesso, quindi bisogna premere invio per riavviare la macchina. Se non viene premuto invio su quel pulsante, la macchina verrà riavviata fuori dall’orario di lavoro impostato.

9. Se non compare questo pulsante, e troveremo solo il pulsante controlla la presenza di aggiornamenti, significa che al momento non ci sono aggiornamenti da fare e bisogna tenere il computer acceso e riprovare dopo qualche ora.

Per avere una gestione più precisa delle attività del computer mentre esegue gli aggiornamenti, meglio se si scarica Jaws con insert più F4 e se si carica l’assistente vocale premendo control più Windows più invio.

Con alt più tab, cercare la finestra Impostazioni e muoversi al suo interno con blocca maiuscole (capslock) e le frecce orizzontali, facendosi leggere dall’assistente vocale quello che è presente nei vari campi della finestra a schermo delle impostazioni.

Per Jaws, se non si ha il comando rapido per riavviarlo, si può anche non scaricarlo e lavorare con i due screen-reader che parlano assieme, anche se è difficoltoso.

Fine procedura.

Se non si ha il tasto caldo per Jaws, lo si può creare facendo come segue:

1. Portarsi al desktop e, premendo J, posizionarsi sull’icona di Jaws che si sta usando.

2. Premere alt più invio per aprire le proprietà.

3. Con tab, portarsi sul campo Tasti di scelta rapida e premere la combinazione di tasti che si desidera usare per riavviare Jaws. Usare per esempio alt più control più J

4. Premere tab fino ad applica e premere invio, confermando quello che c’è da confermare.

5. Premere tab fino al pulsante OK e premere invio.

Creata la combinazione di tasti per Jaws, fare la procedura sopra descritta.

04. Cambiare codice licenza in Windows 10 o attivarla.

Quella che sto per descrivere non è una operazione molto comune, ma, per diverse ragioni, può essere necessario cambiare il seriale di Windows 10 o di altri applicativi come per esempio Microsoft office.

Ogni volta che ci necessita di fare queste operazioni, soprattutto per chi utilizza uno screen-reader, non è sempre scontato che riusciamo a farlo, quindi, avendo verificato che possiamo cambiare il seriale di Windows 10 anche noi, vi descrivo di seguito come possiamo farlo in piena autonomia.

Vediamo come si deve agire per fare una operazione del genere usando lo screen-reader Jaws e l’assistente vocale di Windows 10. Le indicazioni riportate saranno quelle per Jaws e, se diverse, assieme ad esse saranno riportate anche le variazioni per l’assistente vocale.

Nota bene: cambiare il seriale non idoneo del sistema operativo, inserendo quello di una licenza originale di Windows 10, ammesso che la versione che avete non sia una versione valida, vi permette di utilizzare regolarmente il sistema operativo di Microsoft.

Su questo ultimo sistema operativo di Microsoft, ci sono diversi modi per eseguire questa operazione e, di seguito, ne vedremo alcune.

Cambiare Product Key Windows 10, dalla sezione Impostazioni.

Questo è il metodo più semplice e immediato per farlo. Fare come segue:

1. Premere il tasto Windows per aprire il menu avvio.

2. Premere una sola volta freccia giù e poi premere la I per raggiungere Impostazioni. Se non la raggiungiamo subito, premere freccia giù fino a Impostazioni e premere invio.

2. Premere una sola volta freccia giù e poi premere la I per raggiungere Impostazioni. Se non la raggiungiamo subito, premere freccia giù fino a Impostazioni e premere invio.

3. Siamo su un campo editazione per la ricerca, premere tab.

4. Premere freccia giù fino ad Aggiornamenti e sicurezza. Per fare prima basta premere il tasto fine. Con Assistente vocale, premere VA più freccia destra oppure per fare prima, VA più tasto fine e, subito Va più freccia sinistra.

5. Premere invio, siamo su un campo editazione, premere tab e siamo su Windows Update attivato.

6. Premere Freccia giù fino alla voce Attivazione e premere invio.

7. Si apre una nuova finestra. Con tab ci portiamo sul link Cambia Product Key e premiamo invio.

8. Siamo su un campo editazione, Scriviamo il codice del prodotto e confermiamo sul pulsante OK. Nel caso siamo arrivati a questa schermata per curiosità, diamo invio sul pulsante annulla e poi premiamo alt più F4 per chiudere le impostazioni.

Se tutto è stato fatto come descritto, apparirà il messaggio che Windows è stato attivato.

Cambiare Product Key Windows 10 dal Pannello di controllo.

Anche dal Pannello di controllo è possibile cambiare il seriale di Windows 10. Fare come segue:

1. Portarsi al desktop, cercare pannello di controllo e premere invio.

2. Se non è stata predisposta tale icona sul desktop, premere il tasto Windows, scrivere pannello di controllo e premere invio.

3. Portarsi su sistema e premere invio.

4. Con tab, trovare cambia codice Product Key e premere invio.

5. Scrivere il codice di 25 caratteri e premere invio su avanti.

6. Vengono effettuate tutte le verifiche e alla fine arriverà il messaggio che la versione di Windows è stata attivata.

7. Chiudere tutte le finestre con alt più F4 e ritornare al desktop.

Cambiare Product Key Windows 10 dal Prompt dei comandi, terminale.

Per chi preferisce il Prompt dei comandi, è possibile cambiare Product Key di Windows 10 anche digitando direttamente il comando da questa finestra terminale. Faremo come segue:

1. Premere il tasto Windows e digitare CMD.

2. Premere il tasto applicazioni, dal menu di contesto, scegliere esegui come amministratore e premere invio.

3. Si apre il Prompt dei comandi con il cursore posizionato per scrivere il comando da eseguire in questa modalità.

4. Scrivere il seguente comando: lmgr.vbs /ipk CODICE PRODUCT KEY, dove, CODICE PRODUCT KEY va sostituito con il vostro codice da 25 caratteri.

5. Premere Invio per confermare il cambiamento del codice del prodotto.

6. Una volta terminato, dopo le verifiche che il sistema effettua, anche in questo caso ci apparirà il messaggio Windows è attivato.

05. Comandi vari da tastiera per Windows e per Jaws su notebook e cursori speciali.

Sui computer portatili, e soprattutto per quelli che non hanno una tastiera completa che comprende anche il tastierino numerico, alcune combinazioni di tasti che ci aiutano ad esplorare lo schermo, si possono usare ugualmente, ma sono molto diverse da quelle che usiamo generalmente con il tastierino numerico. Ecco di seguito una serie di comandi che ci aiutano a sfruttare ugualmente le peculiarità di esplorazione di Jaws.

I Cursori:

Per girare Jaws al PC, premere blocca maiuscole più e accentata.

Ci si muove nella schermata con i tasti di movimento soliti e una volta trovato il pulsante o il comando interessato, cliccare con il tasto simulato sinistro del mouse, quindi, blocca maiuscole più trattino.

Per tornare al cursore PC, premere blocca maiuscole più o accentata.

Per attivare il cursore Jaws premere blocca maiuscole più p.

Per avviare e fare l’OCR, trovandosi con il cursore Jaws, fare come segue:

– Premere blocca maiuscole più spazio.
– Per attivare l’OCR premere la lettera o.
– Per fare l’OCR della finestra premere la lettera w.
– Per fare l’OCR del documento, premere la lettera D.
– Per fare l’OCR della schermata, premere la lettera S.

Verrà attivato automaticamente il cursore Jaws. Ci si muove nella schermata con i tasti di movimento soliti e una volta trovato il pulsante o il comando interessato, cliccare con il tasto simulato sinistro del mouse, quindi, blocca maiuscole più trattino.

Per attivare il cursore touch, premere blocca maiuscole più shift più o accentata due volte di seguito velocemente.

Per tornare al cursore pc premere blocca maiuscole più o accentata due volte di seguito.

Scegliere la modalità di ricerca con Pagina su e Pagina giù.

Comandi per Internet:

Per i browser che usiamo abitualmente abbiamo diversi comandi che possiamo usare per poterci spostare agevolmente e velocemente sulle pagine che vengono forniti sia da Windows, sia dallo screen-reader. Quelli più importanti sono indicati di seguito.

Comandi Windows:

Per togliere le maschere, attivare il cursore pc: blocca maiuscole più o accentata.

Per andare a inizio pagina premere Control più home.

Per andare a fine pagina premere Control più fine.

Per muoversi sugli oggetti interattivi, cioè quegli oggetti che fanno un’azione, premere tab.

Gli oggetti interattivi sono: campi editazione, pulsanti, link, caselle di controllo, Pulsanti radio, caselle combinate, ecc.

Per muoversi tra le pagine già aperte in precedenza mentre si sta navigando, premere alt più freccia sinistra o Alt più freccia destra.

Comandi diretti di Jaws:

Per mettere in elenco ed ordine alfabetico tutti i link, premere insert più f7.

Per trovare i link visitati in precedenza su una pagina, premere lettera V.

Per cercare il primo testo utile sulla pagina, premere insert più invio oppure insert più shift più invio per tornare a quello precedente.

Per spostarsi sui campi editazione, premere lettera E.

Per spostarsi tra le caselle combinate, premere lettera C.

Per aprire le caselle combinate, premere prima invio e poi alt più freccia giù. Scegliere con le frecce l’elemento e premere invio per confermare.

Per andare sui pulsanti radio premere lettera A, se la versione di Jaws è vecchia premere lettera R.

Per andare sui pulsanti normali premere lettera B.

Per navigare per intestazioni premere lettera H.

Per spostarsi sui form premere lettera F.

Per spostarsi ad inizio di ogni tabella contenuta nella pagina, premere lettera T.

Per navigare all’interno di una tabella, su una riga, premere alt più Control più le frecce orizzontali, su una colonna, premere alt più Control più le frecce verticali.

Se al posto delle frecce si preme il tasto home o il tasto fine, si va a inizio o fine della colonna o della riga.

Modalità di Selezione file:

Per selezionare in modo continuo, premere shift più frecce verticali.

Per selezionare in modo non continuo, selezionare il primo file, poi, tenere premuto senza mai lasciarlo fino alla fine il tasto Control e con le frecce raggiungere uno alla volta gli altri file che, per selezionarli uno ad uno, assieme al tasto control già premuto, premere alt più barra spazio.

Altri comandi di Jaws:

Insert più Pagina giù. Per leggere la riga di stato, la riga in fondo alla finestra.

Insert più tasto fine. Legge la prima riga della finestra.

Insert Più Canc. Sposta il cursore virtuale al cursore PC.

Insert più F1. Aiuto contestuale per la finestra attiva.

Insert più F1 due volte velocemente. Apre la guida di Jaws per l’applicazione che si sta usando. Una volta che si è aperta la guida, premere F6 per leggere le spiegazioni. Premere tab per andare sui link disponibili con i quali leggere tutto quello che è disponibile.

06. Copia multipla da più cartelle.

Quando si ha la necessità di copiare, per esempio, tutti i file PDF da tutte le cartelle che si trovano in una cartella o in un disco, piuttosto che su una pendrive, fare come spiegato di seguito.

Usa Everything, un software per effettuare ricerche di file sui dischi.

Lo cerchi su internet. E’ un software gratuito, molto efficiente.

Non appena lo apri, si presenta un campo editazione. Digita una stringa con il nome dell’unità disco o della cartella sulla quale vuoi cercare i file, seguito da *.pdf. Per una pendrive, per esempio, puoi digitare: F:\*.pdf e premi invio.

Everything ti mostra tutti i file PDF che sono nella pendrive, ma se il percorso è il disco C, piuttosto che una cartella, per esempio, c:\Windows\, saranno visualizzati tutti i file PDF in quel percorso.

Ti metti sul primo, premi shift più fine, per selezionare tutto.

Premi control più C, per copiare.

Vai in una cartella ed incolli con control più V.

Nunziante Esposito, nunziante.esposito@uici.it

Categorie
win

Windows 10, parte 10.

Windows 10: spiegazioni pratiche.

Decima parte: approfondimento di alcune delle funzionalità per semplificare l’utilizzo del sistema operativo.

Eliminare password all’avvio e quando il sistema va in Stand-by.

Per quale motivo mettiamo una password all’avvio di Windows?

Mettere in un PC la password all’avvio del sistema è una delle cose che risulta indispensabile quando si usa un computer sul quale ci sono dei dati sensibili e lo si usa dove ci sono altre persone alle quali non desideriamo far mettere il naso nelle nostre cose, come ad esempio in ufficio.

Anche con Windows 10, per aumentare la sicurezza e proteggere maggiormente i dati personali, la Microsoft ha deciso di richiedere una password ad ogni avvio del sistema operativo.

Questa protezione non serve a tutti, anzi, soprattutto per un disabile visivo che usa uno screen-reader, potrebbe essere un ostacolo non da sottovalutare. infatti, è molto fastidioso inserire una password ad ogni avvio di Windows o quando il computer va in stand-by.

Ecco di seguito come procedere per rimuovere la password in entrambi i casi.

Eliminare l’immissione della password all’avvio di Windows 10:

1. Incolliamo la parola “netplwiz”, senza le virgolette, all’interno del campo di ricerca di Windows 10 che si apre con il tasto Windows e premiamo Invio.

2. Si apre immediatamente la schermata Account Utente.

3. Qui possiamo disattivare, quindi togliere la spunta alla casella di controllo “Per utilizzare questo computer è necessario che l’utente immetta nome utente e password”.

4. Premendo tab, ci portiamo sul pulsante Applica e premiamo invio.

5. Ci viene chiesto il nome utente del computer e due volte la password. Immettiamo i dati necessari, quindi, nome utente, quello che è indicato nella prima icona del desktop, ammesso che sono state rese visibili sul desktop tutte le icone. Per esempio, il mio utente è Nunziante. Con tab, ci portiamo sul pulsante OK, lasciando vuoti i campi della password e conferma password, e premiamo invio. Ancora tab fino al pulsante Ok e premiamo invio.
6. Premiamo ripetutamente alt più F4 per chiudere tutte le finestre.

Abbiamo terminato la procedura per eliminare questo controllo che chi ne ha bisogno può mantenere. Se è stato fatto tutto come spiegato, non ci verrà più richiesta una password all’avvio di Windows.

Spegnere realmente il computer.

Se ti chiedessi: “Quando viene spento il tuo computer con Windows 10, sei certo di spegnerlo veramente?”.

Cosa mi risponderesti?

Personalmente, quando me lo hanno chiesto sono rimasto un poco perplesso, ma poi ho risposto di si.

Quando si fa una domanda del genere, avviene sempre la stessa cosa; la maggior parte delle persone pensa che le vuoi prendere in giro. Infatti, si tratta di fare una cosa semplice, portarsi sul desktop con Windows più M, premere alt più F4, scegliere il pulsante per spegnere il sistema e premere invio. Tutte operazioni semplici da fare, con il risultato che il computer arresta il sistema operativo e spegne il monitor.

In realtà questa operazione con questo sistema operativo non è proprio corretta per spegnere veramente il computer. Infatti, per agevolare la funzione di Avvio Rapido, la Microsoft ha dotato tutti i computer con sistema operativo Windows 10 di un sistema che non spegne realmente il computer se scegliamo di arrestarlo con il solito comando, ma semplicemente lo mettiamo in letargo, come con i sistemi precedenti si metteva la macchina in modalità ibernazione.

In questo modo, al successivo avvio, il computer impiegherà pochissimo per riaccendersi ed essere operativo.

Questa funzione di avvio rapido, in inglese Fast Boot o Hybrid Boot, è stata inserita dalla Microsoft già nei sistemi operativi Windows 8, solo che con Windows 10 è stata impostata non più come da scegliere, ma come predefinita e all’insaputa della maggior parte degli utenti.

Eseguire l’arresto completo del computer è abbastanza semplice da fare e tutti ci riescono, ma bisogna essere a conoscenza di quello che in realtà avviene.

Prima di capire come eseguire un arresto completo è necessario chiarire le differenze che ci sono tra spegnimento ed ibernazione, perché le differenze non sono poche e sono d’altronde anche sostanziali.

Con il processo di spegnimento reale di un Computer, detto in modo molto semplificato, Windows chiudi eventuali programmi ancora aperti, spegne il sistema operativo, mettendolo da stato di esecuzione in stato di fermo, dopo di che, toglie la corrente ai circuiti elettrici di tutta la macchina.

Dallo stato di spento allo stato operativo che ci consente di usare i programmi, non appena daremo corrente tramite il pulsante di accensione ai suoi circuiti elettrici, la macchina avrà i suoi tempi, necessari per caricare prima il BIOS, poi il sistema operativo, poi tutti i servizi ed infine tutti i programmi che devono essere in esecuzione, per mostrarci infine il desktop.

Quando Windows viene ibernato o viene sospeso, prima di spegnere i circuiti elettrici della macchina, il sistema operativo salva su disco lo stato del sistema in quel momento, compreso eventuali file aperti in elaborazione, tutti i programmi avviati e ancora aperti, e tutte le impostazioni di quel momento.

Il salvataggio sul disco rigido praticamente dell’immagine dello stato della macchina, consente di poter riprendere rapidamente il lavoro dal punto in cui lo si era interrotto, caricando i dati memorizzati sul disco, senza caricare nulla da zero ed avviando il sistema in maniera molto rapida.

Con Windows 10 che ha di default questa funzione di avvio rapido, siamo tutti convinti di spegnere a tutti gli effetti il computer, ma è un po’ come se lo stessimo ibernando, perché, come detto sopra, in pratica non si spegne.

Volendo fare uno spegnimento vero e un riavvio da zero della macchina che ha come sistema operativo Windows 10, soprattutto quando abbiamo dei problemi di errori sporadici e desideriamo veramente resettare tutto, ecco come procedere: riavviare il computer e non arrestarlo, quindi, andiamo sul desktop, premiamo alt più F4, scegliamo riavvia il sistema e premiamo invio.

In pratica, facendo un riavvio, Windows è costretto ad eseguire uno spegnimento completo della macchina, cancellando dalla memoria lo stato che aveva salvato sul disco per un riavvio rapido.

Difficile? Direi proprio di no.

Non è per caso che Microsoft ha preso una tale decisione perché comunemente la prima cosa che fanno gli utenti quando una macchina da problemi è quella di riavviarla? Non sempre è così e non tutti gli utenti sono avvezzi a riavviare la macchina quando ha qualche problema.

Se invece volessimo spegnere un computer con Windows 10 realmente, basta eseguire una delle due soluzioni che seguono:

1. Tenere premuto il tasto shift sulla tastiera mentre si da al computer uno dei comandi di spegnimento con il mouse o la tastiera.

2. Tramite prompt dei comandi, digitare il comando shutdown /s /f /t 0 e premere invio.

Assistente vocale e parere personale in merito.

Allegato a questa guida pratica di utilizzo di Windows 10, ho reso disponibile anche il corso pratico per l’assistente vocale di questo sistema operativo.

In merito a questo ormai completo screen-reader in giro si legge tutto ed il contrario di tutto, anche eresie, soprattutto dalle persone che pensano e sono convinte di essere ben informate. Molto spesso, però, proprio da questo tipo di persone si leggono le cose più assurde e, soprattutto per coloro che sono meno esperti, costoro fanno il danno maggiore.

Ciò premesso, consiglio di tralasciare quello che si legge in giro in merito allo screen-reader che Windows 10 già contiene, se non lo ha scritto qualcuno che lo sta usando realmente come sto facendo io e non scrive le cose per sentito dire. Purtroppo, ci sono persone che non riescono a comprendere che, se non sono informate correttamente, tentando di dare un aiuto, fanno solo danno. In giro, non ci sono solo discordanze sulla sua completezza di screen-reader, ma ci sono anche delle illazioni sul suo funzionamento.

Come avete potuto constatare dal corso della Microsoft che ho adattato per rendere più chiari l’utilizzo, spiegando praticamente i comandi da usare, questo screen-reader è già un buon software. Sono più che convinto che, se lo usassimo tutti e se tutti inviassero dei riscontri e delle segnalazioni alla Microsoft, in poco tempo avremmo uno strumento eccezionale alla pari di VoiceOver per i Macintosh.
Pensateci!

Esecuzione automatica e avvio di un software all’avvio del computer.

Esecuzione automatica.

In Windows 10, non essendoci il menu avvio tradizionale, si potrebbe rimanere spiazzati dal fatto che manchi quella cartella di “Esecuzione Automatica” dove trovare i programmi che si avviano automaticamente all’accensione del computer, per eliminarne l’avvio, oppure, per inserire un collegamento ed avviarne qualcuno di nostro interesse.

In realtà, Windows 10 ha integrato un modo semplice per gestire l’avvio dei programmi in modo automatico nel task manager.

Premere quindi shift più control più escape nel desktop per andare in Gestione Attività e spostarsi con control più tab alla scheda Avvio, per controllare quali processi e applicazioni sono in esecuzione automatica.

Per ogni voce dell’elenco si può vedere, nell’ultima colonna, l’impatto sul tempo di caricamento iniziale del computer.

Premendo col tasto destro su uno dei nomi è possibile vedere quale file viene avviato, le proprietà del programma e, se si vuole, si può disabilitare l’avvio automatico.

In qualsiasi momento le varie voci disabilitate possono essere riabilitate con la stessa procedura.

In Windows 10 la scheda Avvio del task manager non è altro che la stessa finestra di configurazione che nelle altre versioni di Windows era in MSConfig. Anche con questo comando si può raggiungere la stessa scheda di impostazioni di avvio automatico, quindi, premendo il tasto Windows e scrivendo msconfig.exe e premendo invio, si apre la multischeda nella quale troviamo anche la scheda Avvio.

La domanda che rimane aperta è: come aggiungere un programma in esecuzione automatica?

La famosa cartella Esecuzione automatica che si trovava nel menu avvio nelle precedenti edizioni di Windows non è stata eliminata, esiste ancora nel seguente percorso:

%AppData%\Microsoft\Windows\Start Menu\Programs

Si può copiare e incollare questo percorso nel campo editazione di esegui che si apre con la combinazioni di tasti Windows più R. Dentro alla cartella che si apre, si trova la cartella Esecuzione automatica che contiene i collegamenti ai programmi che si avviano automaticamente con l’accensione del computer ed il caricamento di Windows.

Precisamente il percorso è il seguente:

C,
Users,
nome profilo, generalmente corrisponde al nome utente. Per me Nunziante.
AppData,
Roaming,
Microsoft,
Windows,
Start Menu,
Programs,

E qui troviamo la cartella Esecuzione automatica. Basta creare un collegamento ad un file o ad un programma e copiarlo dentro questa cartella per fare in modo che esso sia avviato all’accensione del computer.

C’è anche un’altra cartella di Esecuzione automatica in Windows 10 nel seguente percorso:

C,
ProgramData,
Microsoft,
Windows,
Start Menu,
Programs,
E in questa cartella troviamo la cartella Esecuzione Automatica.

In questo caso, i collegamenti che si copiano nella cartella, vengono caricati all’avvio di Windows per qualsiasi utente. Se il computer è usato da un solo utente, non ha importanza quale cartella si usa.

Per fare prima ed accedere direttamente alla cartella di esecuzione automatica per il singolo utente, si preme la combinazione di tasti Windows più R, si scrive: “shell:startup” senza le virgolette e si preme invio.

Oppure, per la cartella esecuzione automatica per tutti gli utenti, scriviamo “shell:common startup” senza le virgolette e premiamo invio.

Ecco come si esegue in pratica questa operazione:

1. Prepara il collegamento al file eseguibile del programma da far avviare in automatico. Va bene anche l’icona del desktop, la puoi anche creare o la copi direttamente se ne hai già creata una.

2. Ti posizioni sul collegamento o sulla icona e copi con control più C.

3. stando sul desktop, premi Windows più R, per aprire esegui e sei sul campo editazione per eseguire da riga di comando.

3. Scrivi shell:startup oppure shell:common startup e premi invio.

4. Si apre la cartella esecuzione automatica.

5. Incolla con control più V il file del collegamento.

6. Chiudi con alt più F4.

Se tutto è stato eseguito correttamente, all’avvio del computer viene eseguito anche il programma di cui abbiamo copiato il collegamento nella cartella Esecuzione automatica.

Esegui e comandi da riga di comando.

Questo campo editazione che abbiamo sempre usato nelle versioni precedenti del sistema operativo per eseguire comandi da tastiera, quello che si chiama Esegui, lo hanno un po’ nascosto in Windows 10, perché si può usare anche il campo editazione che si apre con il tasto Windows, praticamente quello che apre il Menu Avvio. Infatti, se si preme il tasto Windows e si scrive un comando, premendo invio, tale comando viene eseguito e avviene quello che sarebbe avvenuto se tale comando lo avessimo digitato nel campo esegui. Come ti rendi conto da solo, è ancora più semplice.

Come abbiamo visto anche sopra, il campo esegui si apre premendo la combinazione di tasti Windows più R.

Attenzione: devono essere visibili i file e le cartelle nascoste dalla finestra Opzioni modifica file del Pannello di controllo, nella scheda Visualizzazione.

Rendere un programma come predefinito.

Molto spesso capita che qualche programma di quelli che usiamo tutti i giorni, ad esempio quelli di posta o quelli per la navigazione Internet, ci diano problemi di utilizzo e che si abbia bisogno di rendere predefinito un altro programma.

Di seguito vedremo come rendere predefinito Mozilla Firefox al posto di Microsoft Edge.

Ecco la procedura:

1. Aprire il pannello di controllo.

2. Accertarsi che sia stata impostata la modalità di visualizzazione ad icone piccole.

3. Cercare Programmi predefiniti e premere invio.

4. Con il tasto tab, cercare imposta programmi predefiniti e premere invio.

5. Si apre la finestra per le impostazioni e dopo qualche secondo, il tempo dipende dalla potenza del computer, memoria RAM e velocità del processore, ci troviamo sul pulsante email, seguito dal nome del programma predefinito al momento.

6. Con il tasto tab, ci spostiamo su una serie di pulsanti che sono tutte le possibilità che abbiamo per scegliere i programmi predefiniti. In pratica, ogni pulsante è una categoria di quelli installati e per ognuno, è indicato quello predefinito al momento.

7. Con tab, ci spostiamo sul pulsante che ci indica in questo caso Browser Web, Microsoft Edge, e premiamo barra spazio o invio.

8. Si apre una nuova finestra, precisamente sembra essere una popup, con la quale possiamo scegliere quale applicazione rendere predefinita tra quelle installate.

9. con il tasto tab, ci spostiamo su una serie di pulsanti, uno per ogni applicazione. Sul mio computer ho trovato Internet Explorer, Microsoft Edge, Google Chrome, Mozilla Firefox, Opera Internet Browser e il pulsante per cercare altre applicazioni sullo Store di Microsoft.

10. Basta spostarsi con tab su quella che ci interessa, in questo caso, Mozilla Firefox, e premere la barra spazio o il tasto invio per attivare il relativo pulsante, rendendo l’applicazione predefinita.

11. ci troviamo di nuovo sul pulsante che avevamo premuto, dove Jaws ci leggerà il nome del Programma predefinito per questa funzionalità, quindi, Browser Web, Mozilla Firefox.

12. Abbiamo concluso la procedura. Con alt più F4, chiudere tutte le finestre aperte.

Ripetere per tutte le funzionalità che interessano, in modo da avere le applicazioni che desideriamo usare come predefinite.

Registrazione con il microfono e la webcam predefiniti di Windows 10.

Quando sul computer abbiamo installato microfono e webcam, usando determinati software possiamo creare a nostro piacimento file audio e file video, per le nostre necessità.

Fino a quando ho usato Windows 7, per registrare la mia voce e quello che viene emesso dagli altoparlanti del computer, ho sempre usato cDex. Con Windows 10, non ho avuto tempo di verificare per quale motivo cDex non mi funziona bene e registra a voce bassa, ma avendo trovato la soluzione che ti indico di seguito, non ci ho più pensato e non uso più questo programma quando devo registrare qualche file audio o qualche file video con spiegazioni da fornire quando mi vengono chieste.

In questi mesi di pandemìa è stato necessario utilizzare le piattaforme che consentono di fare riunioni e conferenze on line. Queste piattaforme, io utilizzo Zoom Meeting e Google Meet, tra le altre cose che consentono, ci offrono la possibilità di registrare le riunioni alle quali si partecipa. Se la riunione la organizziamo noi, non avendo bisogno di permessi, possiamo decidere di registrare l’audio o il video della nostra riunione. Avendo questa possibilità, di seguito ti spiego come fare se hai installato Zoom Meeting. Con questo software installato e con un account registrato, fare come segue:

1. Apri Zoom Meeting.

2. Avvia la tua riunione personale, andando in riunioni, ti posizioni sul comando avvia la riunione e premi invio.

3. La riunione è aperta e il computer si predispone per poter utilizzare la webcam ed il microfono per poter partecipare alla riunione. In riunione sei da solo.

4. Con tab, vai a cercare il comando per abilitare la registrazione della riunione e premi invio per attivare.

5. Se ti serve solo l’audio, con tab ti sposti sul comando per abilitare il video e ti accerti che tale comando sia disattivato.

Da questo momento, tutto quello che viene captato dal microfono, compreso quello che viene emesso dagli altoparlanti del computer e i suoni ambientali, viene registrato provvisoriamente sul sito di Zoom Meeting e, alla fine della riunione, viene salvato in un file audio solo quando decidi di chiudere la riunione di Zoom Meeting.

Tale file viene salvato in una cartella con nome Zoom che il programma posiziona nella cartella documenti.

Problemi degli aggiornamenti.

Il servizio Windows Update, in Windows 10, come in tutte le versioni di questo sistema operativo, è uno strumento che aiuta l’utente a mantenere il computer aggiornato. Gli aggiornamenti non servono solo alla sicurezza, ma anche alla risoluzione dei problemi che si verificano nell’utilizzo del sistema operativo.

In Windows 10, basta non disattivarlo o non posticipare questo servizio di sistema, in modo che si ricevono in automatico da Microsoft gli aggiornamenti necessari per la sicurezza e quelli importanti per il funzionamento ottimale del sistema operativo. Inoltre, sempre in modalità automatica, vengono aggiornati anche i driver per il buon funzionamento dell’l’hardware installato sulla macchina.

Quando tutto funziona, il più delle volte non ci accorgiamo nemmeno che il computer viene aggiornato, ma non è difficile che qualche installazione di programma o qualche aggiornamento non va per il verso giusto e ci ritroviamo con avere gli aggiornamenti da installare ad ogni riavvio o spegnimento della macchina.

Quando capita una evenienza del genere e gli aggiornamenti non vengono installati, abbiamo due modi per ripristinarne il funzionamento. Infatti, Windows 10 possiede, integrato nel sistema operativo, uno strumento molto semplice per risolvere il problema. Questa funzionalità si raggiunge in due modi:

– Dal pannello di controllo, impostando la visualizzazione su icone piccole e cercando risoluzione dei problemi.
– Digitando risoluzione dei problemi nel campo editazione per la ricerca che si apre premendo il tasto Windows.

Ecco come fare:
1. Nel campo di editazione per la ricerca che si apre con il tasto Windows, digitare Risoluzione dei problemi e premere invio. In alternativa, aprire il Pannello di controllo, impostare la visualizzazione su icone piccole, cercare Risoluzione dei problemi e premere invio.

2. Premere tab fino a trovare Sistema e sicurezza e premere invio.

3. Con tab, cercare di nuovo risoluzione dei problemi e premere invio.

4. Con tab, cercare Risolvere i problemi relativi a Windows Update e premere invio.

5. Con tab, cercare il pulsante Avanti e premere invio.

6. Attendere che la procedura rilevi i problemi.

7. Se vengono rilevati dei problemi, con tab, portarsi sul comando per le correzioni disponibili e premere invio.

8. Verificare che Windows Update sia ripartito. Se è stato ripristinato il regolare funzionamento degli aggiornamenti, la procedura richiederà di riavviare la macchina.

Nota bene: se tutto è stato fatto correttamente, quando si spegne il computer o lo si riavvia, non comparirà sempre la richiesta di aggiornare, ma tale richiesta si presenterà solo quando sono da fare realmente degli aggiornamenti.

Se dopo aver eseguito quanto sopra non vengono installati gli aggiornamenti, sarà necessario eseguire una seconda procedura che consiste nel resettare e riavviare tutti i componenti di Windows Update.

Per resettare e riavviare tutti i componenti del servizio Windows Update, fare come segue:

1. Digitare nel campo editazione per la ricerca che si apre con il tasto Windows, CMD.

2. Premere il tasto applicazioni, selezionare Esegui come amministratore e premere invio.

3. Digitare i comandi che seguono, scrivendoli uno alla volta e premendo per ognuno il tasto invio per confermare.

Comando:

sc sop bits

e premere invio.

Comando:

sc stop wuauserv

e premere invio.

Comando:

sc stop appidsvc

e premere invio.

Comando:

sc stop cryptsvc

e premere invio.

4. Windows Update, per funzionare correttamente, ha bisogno di alcuni file DLL che devono funzionare correttamente. Per ripristinare il funzionamento corretto di questi file, dal prompt dei comandi già aperto, digitare i seguenti comandi seguiti da invio:

regsvr32.exe /s atl.dll

regsvr32.exe /s urlmon.dll

regsvr32.exe /s mshtml.dll

regsvr32.exe /s shdocvw.dll

regsvr32.exe /s browseui.dll

regsvr32.exe /s jscript.dll

regsvr32.exe /s vbscript.dll

regsvr32.exe /s scrrun.dll

regsvr32.exe /s msxml3.dll

regsvr32.exe /s msxml6.dll

regsvr32.exe /s actxprxy.dll

regsvr32.exe /s softpub.dll

regsvr32.exe /s wintrust.dll

regsvr32.exe /s dssenh.dll

regsvr32.exe /s rsaenh.dll

regsvr32.exe /s cryptdlg.dll

regsvr32.exe /s oleaut32.dll

regsvr32.exe /s ole32.dll

regsvr32.exe /s shell32.dll

regsvr32.exe /s wuapi.dll

regsvr32.exe /s wuaueng.dll

regsvr32.exe /s wups.dll

regsvr32.exe /s wups2.dll

regsvr32.exe /s qmgr.dll

regsvr32.exe /s wudriver.dll

5. Visto che potrebbe essere stata compromessa anche la rete da qualche virus o da un aggiornamento precedente, bisogna ripristinare anche quella, quindi, sempre nella finestra del prompt dei comandi, digitare i seguenti comandi e, per ognuno, premere il tasto invio:

ipconfig /flushdns

netsh winsock reset

netsh winsock reset proxy

6. Per pulire la cache di Windows Update, sempre dal prompt dei comandi, basta digitare i seguenti comandi seguiti da invio:

rmdir %systemroot%\SoftwareDistribution /S /Q

rmdir %systemroot%\system32\catroot2 /S /Q

7. A questo punto, per ripristinare come all’origine i servizi disattivati ad inizio di questa procedura, sempre dal prompt dei comandi, digitare i seguenti comandi seguiti da invio:

sc start bits

sc start wuauserv

sc start appidsvc

sc start cryptsvc

8. La procedura è terminata, quindi, riavviare la macchina per rendere effettive le modifiche eseguite.

9. Se tutto è stato eseguito come descritto sopra, è stato riparato il sistema degli aggiornamenti di Windows 10.

Nota bene: da questo momento, siccome in genere il ripristino avviene con la prima procedura, Windows Update funzionerà e aggiornerà il sistema operativo ogni qualvolta Microsoft mette a disposizione degli aggiornamenti.

Nel caso fosse necessario procedere con la seconda procedura, consiglio di farla fare ad una persona esperta, soprattutto se non si è molto pratici delle impostazioni del sistema operativo.

Connessione Internet con la funzione outspot di uno smartphone.

Quando si ha bisogno della connessione ad Internet per un notebook, quando lo si usa in mobilità, o anche per un computer fisso a casa, perché magari la linea ADSL non funziona e ci serve la connessione, si può sfruttare, avendola, la connessione di uno smartphone, iPhone o Android.

Nota bene: poiché occorre avere la connessione WiFi attiva, il computer deve avere attiva questo tipo di connessione, quindi, se questa connessione la dobbiamo usare con un computer fisso, tale computer deve avere la connessione WiFi, altrimenti occorre una interfaccia WiFi per consentire al computer di connettersi allo smartphone. Queste interfacce sono poco più grandi di una comune pendrive USB e non costano molto, sicuramente meno di 50 Euro.

innanzitutto, non è difficile collegare uno smartphone al proprio computer per farlo diventare una connessione ad Internet, ma ti avverto che ti devi accertare che il tuo provider di servizi ti consenta di farlo senza pagare a parte questo servizio e, se te lo concede gratuitamente, ti devi accertare che la quantità di traffico dati che il tuo gestore ti consente sia sufficiente per il traffico dati che ti serve. Se tale traffico non è sufficiente, puoi acquistare del traffico aggiuntivo, oppure puoi chiedere una offerta con del traffico maggiore.

Tenendo presente quanto suddetto, vediamo come fare per creare e configurare un hotspot personale su un iPhone e come collegarsi ad esso con un Pc con Windows 10.

Attenzione: anche se la procedura viene spiegata per un iPhone, vale anche per i dispositivi Android, tenendo presente che l’hotspot personale si trova in posizione diversa nelle impostazioni.

Su iPhone, apri l’app Impostazioni di iOS e fai doppio tocco su Hotspot personale .

Nella schermata Hotspot personale , fliccando a destra trova ed attiva con doppio tocco il controllo Consenti agli altri di accedere .

Fliccando con un dito verso destra, trovi il campo password che contiene già una password. La puoi memorizzare per usarla successivamente, oppure fai un doppio Tocco sul campo editazione della Password Wi-Fi e inserisci una nuova password. Per chiarezza, questa password verrà chiesta agli altri dispositivi per connettersi all’iPhone.

Per informazione, sappi che puoi connettere il tuo Pc all’hotspot personale di iPhone anche tramite Bluetooth o cavo USB, ma via Wi-Fi è sicuramente l’opzione più comoda e più performante in termini di velocità.

Vediamo di seguito come usare questa connessione che ora è disponibile per chiunque abbia la password vista sopra.

Su un notebook o su un computer fisso dotati di connessione WiFi, portarsi nel system trai, cercare l’icona dell’accesso a Internet e premere invio.

Premere freccia giù, sei su Apri impostazioni rete ed internet e premi invio.

Si apre la sezione del pannello di controllo per la connessione ad Internet. Con tab, cercare mostra reti disponibili e premere invio.

Viene mostrata la lista delle reti Wi-Fi disponibili, tra cui troveremo sicuramente anche quella con il nome del nostro iPhone.

Seleziona l’hotspot personale del tuo iPhone nella lista delle connessioni WiFi disponibili e premi il tasto applicazioni.

Si apre il menu di contesto, sei su Connetti e premi invio. Inserisci la password prima prelevata o impostata per l’hotspot personale dell’iPhone e premi invio.

Se è stato tutto eseguito in modo corretto come spiegato, il computer si connetterà ad Internet tramite la connettività dati cellulare dello smartphone.

Il nome dell’hotspot personale è quello dello smartphone, quindi del tipo “iPhone di … nome del proprietario”.

Se non sai quale nome è impostato, puoi andare a leggerlo o cambiarlo andando a Impostazioni, Generali, Info, Nome e fai un doppio tocco per poterlo leggere o cambiare.

In qualsiasi momento, puoi disattivare l’hotspot personale e, di conseguenza, disconnetti il dispositivo ad esso connesso. Per farlo, vai di nuovo in Impostazioni, Hotspot personale, entri con doppio tocco e disattivi l’Hotspot personale di iPhone.

La prossima volta che desideri connettere ad Internet il computer tramite Hotspot personale di iPhone, basta andare nelle impostazioni ed attivare l’Hotspot personale.

Software per installare o ripristinare da zero il sistema operativo.

Di seguito vedremo come scaricare il software dal sito della Microsoft per installare Windows 10 in formato ISO, con il Media Creation Tool.

I tecnici di Microsoft hanno provveduto a rilasciare il software aggiornato della versione di Windows 10. In pratica si tratta delle immagini ISO necessarie per creare il supporto DVD per installare le varie versioni del sistema operativo.

Assieme alle nuove versioni di Windows 10, hanno rilasciato anche il Media Creation Tool, software gratuito che consente di scaricare i file ISO. In pratica, si ha la possibilità di preparare un DVD apposito per installare il sistema operativo da zero, oppure aggiornare direttamente a Windows 10 un computer dove è installato un sistema operativo Windows precedente.

Per scaricare questo software dal sito della Microsoft, con un motore di ricerca basta cercare “Media Creation Tool” senza le virgolette. Viene proposto un link che porta alla pagina dalla quale si scarica il file dell’ultima versione disponibile che consente di scaricare il file ISO di Windows 10 della versione che interessa a 32 o a 64 bit.

Attenzione: se non si hanno le competenze giuste per questo tipo di operazioni si consiglia di affidarsi a qualche persona esperta, per evitare inconvenienti in fase di avvio di questo software. Non accade nulla di strano o problemi al computer che si utilizza, ma si potrebbe avviare l’aggiornamento a Windows 10 per il computer in uso, oppure, si potrebbe scaricare inutilmente software non adatto, con sicura perdita di tempo per scaricare il file ISO, ma anche quando si va ad installare il sistema operativo non adatto. Comunque di seguito è indicato come fare per poter scaricare i file ISO di Windows 10 a 32 e a 64 bit.

Lanciando il file MediaCreationTool.exe, si avvia questa utility ed avviene quanto segue:

1. si accetta la licenza, premendo invio sul pulsante accetto che si raggiunge con il tasto tab.

2. Si apre una nuova finestra e si può scegliere di installare Windows 10 sul computer in uso, oppure, si può scegliere di scaricare il software da installare su un altro computer. Le opzioni sono: “Aggiorna il PC ora” e “Crea un supporto di installazione per un altro PC”.

3. Scegliamo la seconda opzione.

4. Premiamo tab fino al pulsante avanti e premiamo invio.

5. dalla finestra che si apre, disattivare la casella di controllo “Usa le opzioni consigliate per questo PC”, per poter fare le scelte che vorremo.

6. si presentano i campi per fare le scelte, campi che possiamo scorrere con il tasto tab.

7. Premendo tab, dopo i pulsanti indietro e avanti, troviamo la scelta della lingua che dovrebbe essere già su Italiano, altrimenti la scegliamo con le frecce.

8. Premendo tab, possiamo scegliere l’edizione: Windows 10, Windows 10 home single language e Windows 10 n.

9. Scegliamo Windows 10. Questa è l’edizione completa e in tutte le lingue.

10. Premiamo tab e scegliamo la versione a 32 o a 64 bit, o entrambe. Se si sceglie entrambe, il file ISO è troppo grande per masterizzare un DVD, quindi, consiglio di scegliere una sola versione, 32 o 64 bit, e magari scaricare due file ISO per le due versioni.

11. Scegliamo 32 bit, premiamo tab fino al pulsante avanti e premiamo invio.

12. Se non stiamo usando un computer con il sistema operativo a 32 bit, quando chiediamo di scaricare la versione a 32 bit, avremo un messaggio di avviso che ci invita a controllare se la versione che stiamo scaricando è quella che ci serve. Si presenta un pulsante OK, con la sola possibilità di premere invio per proseguire. Premiamo invio.

13. Scegliamo File ISO, premiamo tab fino al pulsante avanti e premiamo invio.

14. Si apre la procedura per salvare il file, quindi, scegliamo il nome del file che di default è windows.iso. Come nome consiglio di scegliere windows10x86.iso per la versione a 32 bit, e windows10a64bit.iso per la versione a 64 bit. Scegliamo in quale disco e in quale cartella salvare e premiamo invio sul pulsante salva che raggiungiamo con il tasto tab.

15. Siccome si tratta di un file molto grande, la procedura scarica il file in background e ci avvisa che possiamo continuare a lavorare con il computer.

Nota bene:

– Quando è terminato il download del file ISO, si apre una finestra che consente di poter masterizzare il file ISO su un supporto DVD. Se non si deve creare subito il disco, premiamo tab fino al pulsante fine e premiamo invio. Premendo alt più F4 facciamo prima.
– Alla chiusura della finestra, siamo avvisati che il software sta facendo una operazione di pulizia. In pratica sta cancellando dalla cache i file usati per la procedura di download del file ISO.
– Quando è terminato il download del file ISO per l’installazione di Windows 10 a 32 bit, se ci occorre anche il software a 64 bit, si ripete tutta la procedura sin qui vista, ma al punto 11, si sceglie di scaricare il file ISO per la versione di Windows 10 a 64 bit.

Una volta ottenuti i due file ISO, abbiamo a disposizione in ogni momento il software per installare il sistema operativo Windows 10. Infatti, con i due file ISO si può creare il supporto DVD che ci serve ed installare da zero Windows 10. Questa operazione deve essere eseguita qualora si dovesse formattare la macchina, oppure, se, passati a Windows 10 da Windows 7 o Windows 8.1, si dovesse notare un rallentamento eccessivo del sistema operativo e si avesse bisogno di installare Windows 10 da zero.

Assistente vocale e display braille.

Per utilizzare una riga braille, senza installare uno screen-reader nel sistema operativo, non è possibile e non si può leggere in braille il testo a schermo. La ragione è molto semplice: il display braille senza il software apposito non può comunicare con il computer.

Con l’ultima versione del sistema operativo, avendo disponibile uno screen-reader che consente ad un disabile visivo di usare il computer senza dover installare necessariamente lettori di schermo realizzati da terze parti come Jaws o NVDA, si rende possibile anche usare un display braille.

Microsoft ha da tempo comunicato che è ora possibile interfacciarsi con lo screen reader in italiano chiamato assistente vocale anche con un display braille. In sostanza, la Microsoft ha deciso di implementare direttamente nell’installazione di sistema la possibilità di scaricare il software brltty, con il quale l’assistente vocale si interfaccerà per gestire anche i display braille.

Per poter abilitare il supporto al braille, occorre avviare l’assistente vocale premendo control più Windows più invio. Se tale combinazione non funzionasse, provare con Windows più Invio. Se l’assistente vocale non fosse abilitato all’avvio con la combinazione di tasti, occorre aprire le impostazioni con la combinazione di tasti Windows più i. Si apre il pannello di controllo, quindi, premere tab e siamo sull’elenco delle impostazioni. Premere freccia destra per scorrere le impostazioni. Selezionare accessibilità e premere invio.

A questo punto, nella finestra che compare a schermo, siamo sul campo editazione. Premiamo tab e siamo sulla voce Visione.

Con freccia giù, selezionare assistente vocale e premere barra spazio o invio.

Spostarsi con il tasto tab fino a trovare il pulsante scarica ed installa braille (download and install braille, o dicitura simile).

Premuto invio su questo pulsante, viene installato il software brltty, il noto screen reader per display braille multipiattaforma.

Ad installazione conclusa, al posto del pulsante scarica ed installa braille comparirà il pulsante abilita braille (enable braille), e va attivato.

Successivamente, sempre muovendosi con il tasto tab in questa finestra, si deve selezionare il display braille che si utilizza, dopo aver premuto sul pulsante aggiungi display braille, (add braille display).

Nella finestra di dialogo che appare a schermo, selezionare prima il costruttore e poi il tipo di porta di comunicazione usata dal display braille. Infine, va selezionata la lingua e la tabella braille preferita.

Se è stato fatto tutto come descritto, e non ci sono altri intoppi, l’assistente vocale a questo punto mostrerà le informazioni anche sulla riga braille.

Se non si è pratici di queste installazioni, si consiglia di andarci con calma o di farsi aiutare da qualche persona pratica o che lo ha già fatto, per non perdere tempo inutilmente.

Vi rimando alla prossima per svelarvi altre funzionalità nascoste di questo nuovo sistema operativo che ormai nuovo non è più.

Nunziante Esposito, nunziante.esposito@uici.it

Categorie
win

Windows 10, parte 09.

Windows 10: spiegazioni pratiche.

Nona parte: dalle Impostazioni, gli attrezzi per riparare, formattare o ripristinare.

Dopo i problemi creati dagli ultimi aggiornamenti di Windows 10 di inizio anno, ho cercato su internet qualche software di terze parti o della stessa Microsoft per riparare il sistema operativo.

Con mia grande sorpresa ho appreso che la Microsoft ha cambiato sistema e non produce più quei software chiamati FIX, per riparare le funzionalità del sistema operativo.

Da quando è uscito Windows 10, pur se presto molta attenzione alle innovazioni, molte cose sono cambiate e non ne hanno dato notizia in modo ufficiale. Per esempio, non mi ero accorto che era stato abolito questo tipo di software che Microsoft produce già dall’apparizione delle prime versioni di Windows XP.

Da quello che ho letto sul sito italiano, però, sono venuto a conoscenza che ne ha aggiunto uno molto più importante ed è contenuto direttamente nel sistema operativo. Ecco cosa ho trovato sul sito italiano della Microsoft:

Usare uno strumento FIX-IT con Windows 10?

Gli strumenti FIX-IT non sono più disponibili in Windows 10. Usa invece uno strumento di risoluzione dei problemi per provare a risolvere i problemi con il tuo PC. Per trovare tutti gli strumenti di risoluzione dei problemi, seleziona Start -> Impostazioni -> Aggiornamento e sicurezza -> Risoluzione dei problemi.

Come abbiamo visto in precedenza, le impostazioni si aprono anche con il comando Windows più I. Avere entro-contenuto un sistema che ti fa riparare qualsiasi cosa è molto importante e dobbiamo essere a conoscenza di cosa fare.

Nota bene: nonostante molte cose sono state già rese accessibili nelle impostazioni del sistema operativo, abbiamo ancora delle schede di impostazioni che sono accessibili solo in parte, quindi, se non si riesce a raggiungere da soli certe opzioni e non si riescono a ripristinare opzioni come descritto, la cosa migliore è affidarsi per il momento ad un occhio in prestito, ovviamente, dopo aver provato con Jaws, con NVDA che ha raggiunto ormai una prestazione eccellente e, soprattutto, con l’assistente vocale che, all’interno del pannello di controllo e in queste impostazioni è il più adatto.

Ecco di seguito come si utilizza questa sezione Impostazioni del sistema operativo, utilizzando la tastiera e Jaws.

Acceso il computer, fare come segue:

1. Aprire il menu avvio premendo il tasto Windows.
2. Con freccia giù, scegliere Impostazioni e premere invio. Se si preme la lettera I, si fa prima. In alternativa, premere direttamente Windows più I.
3. Si apre la finestra delle impostazioni e siamo su un campo editazione di ricerca. Con tab, ci spostiamo su una lista di impostazioni.
4. Premendo freccia destra è possibile scorrere tutte le opzioni. Scegliere Aggiornamento e sicurezza e premere invio.
5. Siamo nella nuova finestra e siamo su un campo editazione di ricerca. Premiamo tab per spostarci sulla lista delle impostazioni di aggiornamento e sicurezza.
6. Con freccia giù, scegliere Risoluzione dei problemi e premere invio.
7. Premendo tab, troviamo una lista di voci simile a quella dei FIX precedenti.
8. Basta selezionare con le frecce la voce che interessa. Premere spazio per selezionare tale voce.
9. Premere tab e ci si trova sul pulsante per avviare il ripristino della funzionalità scelta.

10. Terminati i ripristini che servono, premere alt più F4 e chiudere tutte le finestre.

Visto come fare il ripristino delle funzionalità più importanti del sistema, torniamo un passo indietro: siamo sulla lista delle cose che si possono fare oltre alla risoluzione dei problemi.

Infatti, nella lista troviamo: Windows Update, Windows Defender, Backup, Risoluzione problemi (già vista sopra), Ripristino, Attivazione, Trova il mio dispositivo, Per sviluppatori, Programma Windows Insider.

Escludendo le due voci: Per sviluppatori e Programma Windows Insider che servono per gli addetti ai lavori o per chi vuole sperimentare, e l’opzione trova il mio dispositivo che può andar bene per un dispositivo portatile, vediamo di seguito qualcuna delle altre voci che ci mettono in condizioni di ripristinare addirittura il computer come all’origine.

Nota bene: se si entra in una delle impostazioni di seguito indicate, per tornare indietro, basta premere alt più freccia sinistra.

Windows Update.

Premendo spazio su questa voce, la si attiva e, se si preme tab ripetutamente, si trovano uno dopo l’altro una serie di comandi che ci servono per impostare tutta una serie di opzioni per gli aggiornamenti, come era possibile fare con le versioni precedenti da pannello di controllo.

Windows Defender.

Se si sceglie questa voce e si preme spazio, premendo tab ripetutamente, si può attivare questa sicurezza, leggere tutte le spiegazioni su questo software antivirus e leggere commenti e suggerimenti.

Backup.

Scegliendo questa voce e premendo la barra spazio, premendo tab ripetutamente, si possono usare dei comandi per creare un backup del computer, ripristinare un backup precedente, eccetera.

Risoluzione problemi.

Già vista sopra ad inizio articolo.

Ripristino.

Questa è la sezione più importante di tutte le altre, in quanto consente di ripristinare il computer come se venisse formattato, anche se viene ripristinato come se lo avessimo appena acquistato. Insomma, avviene come quando, con i computer con sistemi operativi precedenti, si ripristinava ai dati di fabbrica.

Se si sceglie questa voce e si preme spazio, premendo tab ripetutamente, si possono usare alcuni comandi per il ripristino della macchina. Vediamoli:

Introduzione al Ripristino del PC, pulsante.

Premendo invio su questo comando, si apre una finestra e dobbiamo scegliere se mantenere i file dell’utente o se rimuovere tutto. In pratica, mantenendo i file dell’utente, si mantiene tutto il contenuto della cartella Documenti. Vengono rimossi tutti i programmi installati ed il computer si riavvia tre volte. Avendo il solo screen-reader di Windows 10, possiamo usufruire della sua sintesi e non abbiamo problemi, l’assistente vocale è immediatamente attivo e non occorre un occhio in prestito. Microsoft avvisa che già dal primo riavvio si può attivare l’assistente vocale premendo Windows più control più invio. Siccome è stato provato, è una gioia poter essere indipendenti. Provare non è un problema: dopo il primo riavvio si può premere Windows più invio, oppure, control più Windows più invio. Ricordo a chi legge che occorre un minimo di esperienza per poter formattare un computer in questo modo.

Alla fine del terzo riavvio, Windows si avvia e con l’assistente vocale attivo, consente di impostare alcune opzioni per l’avvio, opzioni che possono essere anche saltate e impostate successivamente. Se è stata scelta la formattazione con l’eliminazione di tutto, programmi e dati personali, il computer si presenta come all’origine, praticamente con un sistema operativo vergine.

Inoltre, la procedura presenta sul desktop un file di testo che contiene tutti i nomi dei programmi disinstallati.

Se è stato deciso di mantenere i file dell’utente, si troverà la cartella documenti intatta.

Esegui ora il riavvio per visualizzare le opzioni di avvio avanzato, pulsante.

Dando invio su questo pulsante, il computer si riavvia e presenta tutte le opzioni di avvio da poter scegliere e ci vuole un occhio in prestito, perché se si tenta di avviare l’assistente vocale, dando il comando apposito, si avvia il computer con il primo comando impostato: avvio normale.

In pratica, si presenta un menu con tutte le possibilità avanzate di avvio. Con le frecce si sceglie quella che si desidera e, premendo invio, si avvia quella scelta.

Scopri come eseguire una installazione pulita di Windows, link.

Attivando questo link ci viene chiesto se vogliamo passare alle App. Se si risponde di no, si chiude la finestra e siamo di nuovo sul link. Se si risponde di si, si apre una finestra con la quale si possono usare delle App ma non si capisce quello che si può fare. Per chiudere, premere alt più F4 e siamo di nuovo sul link. Qui c’è da smanettare un poco e sicuramente avremo modo di trovare qualche procedura che si può usare per il ripristino delle app o di altre impostazioni. Personalmente non ho ancora sperimentato, quindi, se qualcuno vuole cimentarsi, lo farà a suo rischio e pericolo.

Di seguito troviamo i soliti due comandi: informazioni e commenti e suggerimenti.

Attivazione.

Questa opzione serve non solo a chi deve attivare la sua copia di Windows. Infatti, se scegliamo questa opzione e premiamo la barra spazio, premendo tab ripetutamente troviamo due link per collegarsi al sito Microsoft e allo Store di Windows, ed i comandi per cambiare il product Key e quello per creare un nuovo account. Sono tutti comandi molto intuitivi e che difficilmente si usano se si è in possesso di un computer con regolare licenza di utilizzo. Seguono i soliti due comandi: informazioni e commenti e suggerimenti.

Aver scoperto questa possibilità disponibile all’interno del sistema operativo Windows 10 creator, ho già avuto la possibilità di ripristinare un computer come all’origine e di ripristinare le impostazioni di gestione risorse del computer.

Anche se Microsoft ci sta facendo tribolare non poco con tutti gli aggiornamenti che ci sta propinando e che non è possibile bloccare, avere questa opportunità ci consente di stare un tantino più tranquilli, perché ci ha dato uno strumento che ci evita sicuramente di dover chiamare un tecnico anche per ripristinare cose serie come quelle di un ripristino totale del computer a seguito di malfunzionamenti generali.

Vi rimando alla prossima per svelarvi altre funzionalità nascoste di questo nuovo sistema operativo che ormai nuovo non è più.

Nunziante Esposito
nunziante.esposito@uici.it

Categorie
win

Windows 10, parte 08.

Windows 10: spiegazioni pratiche.

Ottava parte: personalizzazione dei programmi all’avvio e dati del sistema.

In questa parte vediamo come impostare al meglio l’avvio del sistema operativo, per limitare l’avvio delle applicazioni che si caricano all’accensione della macchina, per impegnare il meno possibile la memoria RAM, evitando ritardi del sistema operativo, talvolta anche enormi quando non si ha una macchina con componenti e prestazioni recenti.

Per decidere quali software non far partire all’avvio di Windows, fare come segue:

1. Premere la combinazione di tasti control più shift più ESKAPE, si aprirà la funzione gestione attività che si dovrebbe aprire in una multischeda.

2. Se non si aprisse direttamente la multischeda, molto probabile, con tab, raggiungere il pulsante Ulteriori informazioni e premere invio.

3. Con la combinazione Control più Tab passare alla scheda Avvio, oppure, con tab, raggiungere il campo delle etichette, saremo su processi tab e con freccia destra raggiungiamo la scheda avvio tab. Con tab passare alla lista dei programmi che possono essere caricati all’avvio del sistema operativo. La lista si scorre con le frecce verticali.

4. Posizionarsi sul programma che non si vuole far avviare all’avvio della macchina e, premendo il tasto applicazioni, si apre il menu di contesto.

5. Nel menu che si apre, se l’elemento sotto al cursore è chiuso,la prima voce è apri, altrimenti sarà proprio disabilita, quindi, premere invio per confermare la scelta.

6. ci troveremo nuovamente sull’elenco dei programmi e precisamente sul programma appena modificato. Se quel programma è già disabilitato, nel menu al posto di disabilita troveremo la voce abilita.

7. Nel menu di contesto, assieme alle voci suddette, troveremo anche altre voci che sono:

a. Apri percorso file, che serve qualora non si comprendesse a cosa serve il programma selezionato. Infatti, aprendo la cartella del programma, possiamo verificare a cosa serve, magari leggendo il file leggimi o i nomi degli altri file che troviamo nella cartella.

b. Cerca On Line, che apre il browser per la navigazione e si apre una pagina che spiega il programma a cosa serve, ove ce ne fosse bisogno.

c. Proprietà che apre le proprietà del file. Dando invio su questo comando, girando Jaws a PC, comunque, esplorando la schermata, possiamo leggere le proprietà del programma.

8. Per un funzionamento ottimale del computer è consigliabile lasciare attive solo le applicazioni strettamente necessarie, come l’antivirus, l’antispyware, Jaws e tutti i programmi come OneDrive, Dropbox e Google Drive che conviene tenere avviati per la sincronizzazione. I software conosciuti che non si usano continuamente, come per esempio, Abby Fine Reader, Acrobat DC, Driver Stampante, eccetera, che si usano quando servono, meglio lasciarli disabilitati, tanto quando servono, al massimo perderemo qualche manciata di secondi per attendere che si avviano. Per i PC portatili, sconsiglio di disabilitare le utility che le case costruttrici implementano nel sistema operativo per evitare malfunzionamenti.

9. Se troviamo dei programmi sconosciuti, prima di disabilitarne l’avvio, bisogna informarsi a cosa servono e poi decidere. Basta prendere nota del nome del software e fare una ricerca su internet per conoscerne il funzionamento. Con una ricerca accurata fatta per esempio con Google, è abbastanza facile trovare indicazioni precise sulla utilità di lasciare attivo o meno il programma. Tuttavia è sempre possibile fare delle prove disattivando i software che non si ritengono necessari e verificare il comportamento del computer. Se non si notano malfunzionamenti si può tranquillamente lasciare il programma disabilitato o, viceversa, riabilitarne l’avvio.

10. Una volta fatte tutte le scelte in base alle considerazioni suddette, premere alt più F4 e chiudiamo la finestra della Gestione Attività da cui siamo partiti per decidere quali programmi tenere avviati quando si avvia la macchina.

Dopo aver visto come limitare i software che vengono caricati in automatico all’avvio di Windows 10, vediamo un’altra modalità per sapere come ricavare i dati tecnici del proprio computer, quali: sistema operativo a 32 o a 64 bit, processore utilizzato e frequenza di utilizzo, memoria RAM installata, eccetera.

Per avere queste informazioni, fare come segue:

1. Aprire il pannello di controllo con la sua icona dal desktop.

2. Premere ripetutamente la lettera S fino al link Sistema e premere invio.

3. Nella schermata che si apre girare Jaws a PC, premendo insert più tasto meno del tastierino numerico disattivato. Per chi usa una tastiera con layout laptop usare la combinazione CapsLock più la e accentata.

4. Premere pagina su e poi il tasto home per posizionarci nell’angolo superiore sinistro della schermata.

5. Premere freccia giù per leggere riga per riga tutte le informazioni della macchina che stiamo controllando.

6. Una volta acquisite le informazioni necessarie è sufficiente riattivare il cursore PC con il tasto più del tastierino numerico disattivato e chiudere tutte le schermate con alt più F4.

Nunziante Esposito
nunziante.esposito@uici.it

Categorie
win

Windows 10, parte 07.

Windows 10: spiegazioni pratiche.

Settima parte: Le altre impostazioni e quelle del risparmio energia.

Un’altra parte importante delle impostazioni da curare in modo particolare per la personalizzazione del proprio computer sono le impostazioni relative al risparmio energetico, soprattutto per un computer portatile, Ovviamente quando viene usato in mobilità e non lo si destina a farlo funzionare come computer fisso, sempre collegato alla rete elettrica.

A differenza dei sistemi precedenti, anche se queste impostazioni si trovano e si possono raggiungere sempre nel pannello di controllo, abbiamo la possibilità di raggiungerle anche con comandi nuovi che ci consentono di raggiungerle in modo più rapido, come abbiamo anche già visto nelle parti precedenti.

Infatti, Windows 10 ha introdotto la nuova applicazione impostazioni che si apre con una combinazione di tasti che sono semplicemente Windows più lettera I. Premendo questa combinazione di tasti, si consente all’utente di raggiungere direttamente la finestra delle impostazioni generali, di cui ne abbiamo visto una, la personalizzazione, raggiunta e usata, come abbiamo visto nella parte precedente.

Quando si apre la finestra delle impostazioni con la combinazione Windows più I, si presenta come al solito un campo editazione per la ricerca, ma premendo il tasto tab, siamo sulla lista delle impostazioni. Per poter scorrere la lista di tutte queste impostazioni, personalizzazione compresa, basta premere il tasto freccia destra ripetutamente, in modo da scorrere tutta la lista. Volendo scegliere una delle impostazioni per regolare i parametri del sistema operativo, una volta selezionata, basta premere invio.

Dopo aver premuto invio, premendo tab si passa all’elenco di quello che si può modificare, come se quella precedente fosse una maxi-area che, una volta scelta, fornisce le sotto-aree, che, una volta scelte, forniscono i comandi per fare le scelte delle opzioni.

Questo è un concetto nuovo, ma è semplice, quindi, ripeto per semplificare il tutto:
Si preme Windows più I, e siamo su un campo editazione.
Si preme tab, si passa alla prima lista, si sceglie con freccia destra quello che interessa e si preme invio.
Si preme tab e si passa alla seconda lista.
Questa volta si sceglie con le frecce verticali l’opzione che interessa e si preme invio per conferma.
Si preme poi continuamente il tasto tab per spostarsi sui vari campi di quella opzione per scegliere le impostazioni da modificare.

Più semplice sicuramente da eseguire che da spiegare.

Siccome molte persone si trovano in difficoltà perché questo nuovo sistema operativo gli è stato impostato in modo che chiede la password ogni volta che va in stand-by, tante volte può risultare solo un fastidio, iniziamo proprio da questa impostazione. Cominciamo ad eliminare la fastidiosa password, impostazione che si attiva ogni volta che ci allontaniamo dal computer o quando rispondiamo a qualche telefonata ed il pc va in stand-by. Ovviamente, Per qualcuno l’esigenza potrebbe essere opposta, quindi, in tal caso, useremo le spiegazioni per inserire questa protezione.

Se ogni volta che il tuo portatile, ma anche il computer fisso va in stand-by e ti chiede ogni volta la password, per evitare questo fastidio non di poco conto se non è necessario, fare come segue:

1. Premere la combinazione Windows più la lettera I e si apre l’applicazione impostazioni.

2. Siamo sul campo editazione per la ricerca, premere Tab e siamo sulla lista delle impostazioni. Premere freccia destra fino alla voce account e premere Invio per entrare nelle impostazioni dell’account utente.

3. Premere Tab. Poi, premendo freccia giù, scorrere la lista delle impostazioni fino alla voce opzioni di accesso e premere Invio per selezionarla.

4. Premere il tasto Tab e siamo su una lista di opzioni tra le quali possiamo scegliere la modalità di accesso al dispositivo. Consiglio di scegliere di accedere con il pin che è la stessa modalità di accesso che si può scegliere con uno smartphone, compreso l’iPhone.

5. Premere il tasto Tab e si sentirà il seguente messaggio: “Dopo un periodo di assenza quando vuoi che Windows ti richieda di eseguire nuovamente l’accesso?”.

6. Aprire la casella combinata con i tasti Alt più freccia giù e con le frecce selezionare la voce mai.

7. Premere Alt più F4 per chiudere la finestra.

8. Se è stato fatto tutto come descritto, ogni volta che il computer va in stand-by, lo si può riattivare e rendere operativo semplicemente muovendo le frecce e non dobbiamo più inserire il PIN o La Password, come scelto nel campo precedente.

Un’altra impostazione da vedere subito, è quella che ci consente di raggiungere la finestra per verificare ed effettuare gli aggiornamenti del sistema operativo.

Sappiamo tutti che Windows 10 ha un sistema di aggiornamento diverso dai sistemi precedenti e, a causa della corposità degli stessi, hanno implementato un sistema che, se non si ha spesso il computer acceso, difficilmente il computer si aggiorna automaticamente, soprattutto se lo si accende poco e negli orari di ufficio.

Il sistema è impostato di default che non si deve aggiornare mentre si sta lavorando, quindi se lo si tiene acceso poco e lo si tiene acceso in orario di ufficio, dalle 8 alle 17, si possono avere problemi e non fare gli aggiornamenti.

Ciò premesso, vediamo come possiamo aggirare l’ostacolo e verificare se si hanno aggiornamenti da fare.

Per prima cosa vediamo la versione del sistema operativo che abbiamo in uso, verificando la versione. Premiamo il tasto Windows e, nel campo editazione per la ricerca, scrivere WinVer e premere invio.
Si apre una finestra che vi viene letta in automatico da Jaws e anche dagli altri due screen-reader, e si presenta alla fine della lettura un pulsante OK, sul quale si preme invio per chiudere. Se non venisse letta in automatico, basta premere alt più tab due volte.

In questo momento che sto scrivendo, la versione è: , 20H2 e dovrebbe essere l’ultima disponibile. Tutte quelle che hanno un numero inferiore a 2004, sono delle versioni non aggiornate e si devono aggiornare.

Vediamo ora come raggiungere la scheda di impostazioni per l’Update del sistema operativo. Facciamo come segue:

1. Premiamo Windows più I, per entrare nelle impostazioni.

2. Siamo su un campo editazione e premiamo tab.

3. Con freccia destra, raggiungiamo la voce aggiornamenti e Sicurezza e premiamo invio.

4. Premiamo tab e siamo su un campo editazione. Premendo tab, siamo già su Update.

5. premendo tab, troviamo il pulsante verifica disponibilità aggiornamenti e premendo tab ancora, altri pulsanti.

6. Premendo invio sul primo pulsante, si avvia la ricerca di aggiornamenti e con Jaws e con NVDA, abbiamo pochi riscontri di quello che sta accadendo, mentre con l’Assistente vocale di Windows 10 abbiamo il riscontro di quello che sta avvenendo. Con Jaws e con NVDA si deve esplorare la finestra per avere qualche riscontro.

In ogni caso, il sistema, se sono disponibili aggiornamenti, li scarica e li installa, oppure, se si è in orario di lavoro, vi chiede di installarli fuori orario.

Se quando si accende il computer si fa questo controllo, è molto più facile avere il sistema aggiornato e non correre il rischio di lavorare con un sistema operativo non aggiornato.

Una volta che è stato avviato un aggiornamento, si può anche ridurre ad icona la finestra e si può continuare a lavorare come si è sempre fatto.

Per chiudere dopo gli aggiornamenti o dopo non averne trovati, basta premere alt più F4.

Si consiglia, anche quando non si trovano aggiornamenti, di tenere il computer acceso e collegato alla rete, per favorire la prenotazione degli aggiornamenti ed avere più possibilità di usufruirne, visto che il sistema che usa Windows 10 per aggiornare i computer, favorisce più i computer che sono accesi anche dopo l’orario di lavoro impostato. A proposito, per aumentare la possibilità di avere gli aggiornamenti, conviene regolare proprio in quella finestra appena vista l’orario di lavoro, impostandolo a quello effettivo di utilizzo del computer e lasciando il computer acceso anche prima e dopo tale orario.

Le altre impostazioni del risparmio energia, anche se le possiamo raggiungere con questo sistema, essendo raggiungibili in modo molto più semplice ed immediato con un link apposito dal pannello di controllo, per non complicarvi la vita, le raggiungeremo aprendo appunto il Pannello di controllo con l’icona che abbiamo posizionato sul desktop.

Una volta entrati nel pannello di controllo, premiamo ripetutamente la lettera O, fino a raggiungere il link Opzioni risparmio energia e premiamo Invio per entrare nella finestra apposita.

Muovendosi con il tasto Tab si troverà il comando specifica comportamento pulsanti di alimentazione che apre la finestra dove è possibile scegliere l’operazione da associare alla pressione di alcuni pulsanti del PC. Per muoversi tra i campi della finestra si usa sempre il tasto Tab. Le impostazioni che si incontrano risultano abbastanza intuitive, inoltre alcuni comandi potrebbero variare a seconda che si sta usando un computer fisso o un portatile. Per salvare le modifiche si preme Tab fino al pulsante salva che si attiva con la barra spaziatrice.

Il comando “Specificare cosa avviene quando viene chiuso il coperchio” apre la stessa finestra vista con il comando precedente.

Il comando “Crea combinazione per il risparmio di energia” non è particolarmente importante e, a meno che non si hanno esigenze particolari, non è necessario modificare tali impostazioni.

Proseguendo con le opzioni del risparmio energia, si trova il comando “Specifica impostazioni di disattivazione dello schermo” che apre una finestra con la quale è possibile regolare le impostazioni del monitor come l’attenuazione o lo spegnimento, ciò consente di salvaguardare il consumo della batteria nei computer portatili. Sempre in questa finestra è presente un comando per accedere ad una serie di impostazioni avanzate che consentono di rendere ancora più precisi i parametri di attenuazione e spegnimento del monitor. Questa finestra l’abbiamo già vista quando abbiamo usato il time Out dello schermo.

Il comando “Modifica impostazioni di sospensione del computer” apre una finestra simile alla precedente, anche qui si possono regolare alcune impostazioni che riguardano la disattivazione del computer.

Una volta fatte le scelte per tutte le impostazioni di cui si necessita, premere ripetutamente la combinazione Alt più F4, per chiudere tutte le finestre, compreso il pannello di controllo.

Anche se non ci vuole una grossa esperienza per modificare queste impostazioni, si consiglia proprio per non trovarsi in difficoltà, soprattutto gli utenti con residuo visivo, anche se si possono regolare i parametri del sistema operativo in una sola volta, è preferibile modificare un’opzione per volta, in modo da verificare cosa si modifica, ma soprattutto per poter poi ripristinare se quello che è stato modificato non è di gradimento.

Se non si è convinti delle modifiche apportate, oppure abbiamo aperto queste impostazioni solo per curiosare, è consigliabile uscire con il pulsante Annulla. Tuttavia nei campi dove si modificano dati numerici tramite le frecce, le cosiddette caselle spin, o selettori a slitta con percentuali, può capitare che, anche usando il pulsante annulla per uscire, vengano salvate le modifiche. Per non trovarsi in difficoltà, si consiglia di prendere appunti per quello che si modifica, in modo da poterlo riportare al valore di default.

Per chiudere la finestra delle personalizzazioni e per chiudere anche il pannello di controllo, premere ripetutamente alt più F4.

Nella prossima parte saranno spiegate le personalizzazioni relative all’utilizzo di alcuni software, come browser di posta e Microsoft Edge per la navigazione. Saranno anche accennate delle procedure di semplificazione da tastiera per usare meglio Microsoft Word e Microsoft Outlook.

Nunziante Esposito
nunziante.esposito@uici.it

Categorie
win

Windows 10, parte 06.

Windows 10: spiegazioni pratiche.

Sesta parte: impostazioni degli altri elementi della personalizzazione.

Oltre alla personalizzazione dello schermo e delle cartelle, esistono una serie di altre funzionalità che consentono di rendere il sistema il più confacente possibile alle proprie esigenze, quindi, dobbiamo ritornare nella finestra delle personalizzazioni dalla quale è possibile effettuare altre impostazioni. Ne vedremo alcune di quelle che sono più utili e faremo come segue:

1. Portiamoci nel desktop con il comando Windows più la lettera M e assicuriamoci che nessuna icona sia selezionata. Se abbiamo una delle icone selezionata, per deselezionarla, premere control più alt più spazio e lo screen reader dirà non selezionato, leggendo il nome dell’icona.

2. Premere il tasto applicazioni, con freccia su, portiamoci fino alla voce personalizza e premiamo Invio.

3. Premere il tasto Tab, ci troviamo sull’elenco delle personalizzazioni, con freccia giù, selezionare temi e premere il tasto Invio.

4. Una volta aperta la personalizzazione dei temi, con il tasto Tab, raggiungere la voce cursore del mouse predefinito di Windows e premere invio. Si apre una finestra multi scheda con la quale è possibile fare alcune scelte relative all’utilizzo del mouse, operazione utile soprattutto per chi possiede un residuo visivo ed usa questa periferica.

5. In una di queste multi schede, quando apriamo questa impostazione in un computer portatile, troviamo una casella di controllo che se attivata, ci consente di disabilitare il mouse a tocco, periferica molto comoda per chi vede, ma che nei computer portatili può risultare fastidioso per un cieco assoluto, soprattutto quando scrive in un programma di scrittura o in un programma di posta elettronica.

6. Fatte le necessarie impostazioni per l’utilizzo del mouse o per disabilitarlo, ci portiamo sul pulsante applica e premiamo invio. Poi, ancora con tab, ci portiamo sul pulsante OK e premiamo invio per chiudere questa finestra e ritornare sul pannello della personalizzazione. Siamo precisamente sul pulsante Mouse predefinito da dove eravamo partiti.

Vediamo ora altre personalizzazioni e come raggiungerle:

Per accedere alle altre impostazioni, sempre dalla finestra di personalizzazione dove siamo, con il tasto Tab, ci spostiamo fino all’elenco delle impostazioni, dove avevamo scelto ed è ancora selezionata la voce temi, se la finestra non l’abbiamo chiusa del tutto.

Con freccia su, si seleziona la voce schermata di blocco e si preme Invio.

Premendo il tasto tab, le prime cose che troviamo e che possiamo modificare sono le schermate di avvio macchina, schermate che si possono impostare a proprio piacimento, decidendo lo sfondo e le altre cose da visualizzare quando si inserisce la password o il pin di ingresso iniziale, schermate che vengono mostrate quando il computer è in stato di blocco o di attesa password.

Se non abbiamo bisogno di avere queste visualizzazioni nei riquadri di blocco, decisione che dipende dal visus che si possiede e, da non trascurare, anche dalla potenza del computer, si può disabilitare per ogni campo, premendo su ognuno il tasto home. Questa soluzione è consigliata soprattutto se si ha un computer poco potente o datato.

Nota bene: se su questi primi campi ci spostiamo con le frecce per selezionare un elemento diverso da quello selezionato, se usiamo Jaws, non ci viene letto nulla e siamo costretti a spostarci con tab e con shift tab per leggere cosa abbiamo scelto. Se invece si usa NVDA o l’Assistente vocale di Windows 10, con le frecce verticali, ci vengono letti tutti gli elementi che contiene la lista, di cui il primo elemento è nessuno, e possiamo scegliere consapevolmente l’elemento da visualizzare.

Indipendentemente se abbiamo deciso o meno di avere una password o il PIN all’avvio del computer e di aver disabilitato o meno queste visualizzazioni nei blocchi di avvio, a prescindere, consiglio di disabilitare la visualizzazione di una immagine di sfondo, perché assorbe risorse al processore e alla memoria. Premendo tab ripetutamente, portarsi sulla casella di controllo Mostra immagine di sfondo nella schermata di blocco e la disattiviamo con barra spazio.

Per le altre personalizzazioni che possiamo fare in questa finestra del pannello di controllo, abbiamo anche da qui la possibilità di impostare il time out dello schermo, lo screen-saver e, nel caso servisse, anche la possibilità di inviare a Microsoft eventuali malfunzionamenti, qualora li riscontrassimo.

Per il time out dello schermo, ovviamente molto importante per la durata della batteria dei computer portatili, viene impostato molto semplicemente dando invio sul link Time Out.

Si apre una finestra molto accessibile, ci spostiamo con il tasto tab e scegliamo le opzioni da impostare con le frecce direzionali. Qualora si usasse un computer portatile come computer fisso, magari sempre collegato alla rete elettrica, consiglio di impostare la disattivazione dello schermo e la sospensione su mai, o comunque su un tempo non esiguo, per evitare fastidi dovuti alla disattivazione dello schermo e alla sospensione del computer, visto che non si hanno esigenza di durata della batteria.

Terminata la scelta delle impostazioni di Time Out, se si vuole chiudere, si preme alt più F4, mentre si torna alla schermata precedente con alt più freccia sinistra.

Premiamo alt più Freccia sinistra e, tornati alla schermata precedente, premendo tab cerchiamo il link screensaver e premiamo invio per impostare anche lo screensaver. Si preme tab fino a raggiungere questa voce e si preme Invio per entrare nella relativa finestra.

Il primo elemento che si trova è una casella combinata dalla quale è possibile scegliere lo screensaver che si preferisce, compresa la voce nessuno. Per scorrere le voci della casella combinata si usano le frecce verticali, per scegliere l’ultima voce dell’elenco basta premere il tasto fine e per tornare in cima, premiamo home.

Una volta fatta la scelta si preme il tasto Tab e ci si trova sul pulsante impostazioni. Per aprire questa ulteriore finestra si preme sempre il tasto Invio. Se per lo screensaver scelto non ci sono impostazioni da fare, il sistema avviserà l’utente, a questo punto si chiude la finestra di avviso premendo Invio sul pulsante OK.

Se invece è stato selezionato uno screensaver che ha bisogno di impostazioni, premendo Invio su questo pulsante si apre una finestra dalla quale è possibile fare alcune scelte. Si può inserire ad esempio un testo che si desidera visualizzare sullo schermo mentre lo screensaver è in esecuzione. Inoltre è possibile modificare il tipo di carattere con cui tale testo verrà visualizzato. Tuttavia non si tratta di funzionalità particolarmente importanti, ma può essere ugualmente utile conoscerle. Per chiudere la finestra di impostazioni si preme Tab. fino al pulsante OK che si attiva sempre con Invio.

A questo punto ci si ritrova nella finestra precedente dove è possibile provare lo screensaver e regolare altre impostazioni come ad esempio il tempo di esecuzione. Una volta effettuate tutte le scelte del caso si chiude la finestra attivando il pulsante OK, raggiungibile sempre muovendosi con il tasto Tab.

Per chiudere la finestra delle personalizzazioni si preme Alt più F4.

Nella prossima parte saranno spiegate le personalizzazioni relative al risparmio energia e a tutte le altre impostazioni per il monitor e per le altre funzioni necessarie soprattutto per un portatile, compreso i pulsanti per l’accensione e per gli altri comandi che vengono usati per far durare di più la batteria quando lo si usa in mobilità.

Nunziante Esposito
nunziante.esposito@uici.it

Categorie
win

Windows 10, parte 05.

Windows 10: spiegazioni pratiche.

Quinta parte: comandi rapidi da esegui e Cerca di Windows. Continuazione del menu avvio.

In questa parte cominciamo a prendere confidenza con gli strumenti messi a disposizione dal nuovo sistema operativo di casa Microsoft. Non appena è stato avviato il computer, siamo sul desktop e vedremo due opportunità che sono presenti nel sistema operativo in maniera diversa fin da Windows Seven.

Nelle parti precedenti, più che altro, ci siamo dedicati a personalizzare il sistema operativo per le nostre esigenze e quelle dello screen-reader. Invece, Di seguito cominciamo a vedere quelle peculiarità che questo sistema operativo mette a disposizione per imparare a velocizzare l’utilizzo del sistema operativo, ma anche per velocizzare l’avvio dei programmi installati nella macchina.

Come già accennato velocemente nelle parti precedenti, il menù avvio di Windows 10 che apriamo con il tasto Windows, presenta un campo editazione tramite il quale è possibile impartire molti comandi al sistema. In pratica, una volta premuto il tasto Windows, tramite il campo editazione che si presenta al cursore è possibile accedere a molte funzionalità, senza doverle cercare nelle varie finestre delle impostazioni, del registro di sistema, nel pannello di controllo e in tutti i meandri che Windows ha sempre avuto e che continuerà ad avere.

Sicuramente gli utenti con una certa esperienza, anche se stiamo usando un sistema operativo nuovo, non hanno difficoltà a raggiungere le impostazioni nascoste, ma una persona meno esperta potrebbe riscontrare qualche difficoltà, quindi, può essere una agevolazione da non sottovalutare.

Infatti, ogni volta che si apre il menu avvio premendo il tasto Windows o cliccando sul pulsante start, è sufficiente scrivere nel campo editazione che si presenta al cursore il nome di un programma, un comando da impartire al sistema, il nome di qualche cosa da cercare sul computer o su Internet, e premendo invio viene eseguito il comando o la ricerca.

Per esempio, scrivendo blocco note e premendo invio si apre il Blocco note di Windows, se scriviamo Skype e premiamo invio, si avvia il programma di messaggistica. Lo stesso dicasi se si scrive un termine di ricerca, premendo invio, il sistema cerca prima sul computer e, se non trova nulla nella macchina, qualora fossimo collegati ad Internet, tale ricerca viene eseguita sul Web.

Per impartire comandi al sistema operativo da linea di comando, è possibile anche usare il campo editazione della finestra Esegui.
Per aprire questa finestra, è necessario premere la combinazione di tasti Windows più la lettera R.

In questa finestra, scrivendo nel campo editazione che si presenta al cursore quando viene aperta, si possono impartire una serie di comandi che consentono di accedere a molte funzioni di Windows 10. Certamente non è una modalità utilizzata da un utente poco smaliziato, ma nessuno di noi è nato già esperto, quindi, essendo una modalità che si impara facilmente, basta capire e imparare.

Inoltre, poiché gli stessi comandi si possono impartire anche nel campo editazione di ricerca del menu avvio, questa finestra è usata poco anche da persone esperte e si preferisce utilizzare quella del menu avvio.

Di seguito riporto un elenco dei principali comandi che si possono impartire con questo sistema, con una breve spiegazione della loro utilità:

1. control admintools – Apre la finestra “Strumenti di amministrazione”.

2. fsquirt – Per trasferire file mediante modulo bluetooth.

3. winver – Visualizza la versione di Windows installata.

4. dcomcnfg – Apre la finestra “Servizi componenti”.

5. devmgmt.msc – Apre la finestra di gestione hardware.

6. cleanmgr – Apre lo strumento “Pulizia disco”.

7. dxdiag – Apre lo strumento di diagnostica di Direct X.

8. diskpart – Apre la finestra.

9. diskmgmt.msc – Apre la finestra “Gestione disco”.

10. verifier – Apre l’utility di verifica dei driver installati.

11. eventvwr.msc – Apre lo strumento di visualizzazione eventi del sistema.

12. gpedit.msc – Apre la finestra “Editor Criteri di gruppo locali”.

13. ipconfig /all – Mostra le configurazioni delle eventuali schede di rete presenti all’interno del computer.

14. control keyboard – Visualizza le proprietà della tastiera.

15. control mouse – Visualizza le proprietà del mouse.

16. control color – Visualizza le proprietà dello schermo.

17. perfmon.msc – Apre l’utility di monitoraggio delle prestazioni del pc.

18. powercfg.cpl – Mostra le opzioni di risparmio energia.

19. regedit – Apre l’editor del registro di sistema (da utilizzare con cautela).

20. wscui.cpl – Apre il centro sicurezza.

21. msconfig – Apre la funzione di configurazione del sistema.

22. sfc /scannow – Esegue la scansione dell’hard disk alla ricerca di errori.

23. sysdm.cpl – Apre le proprietà del sistema.

Tornando al menù avvio, si sottolinea ancora una volta che in Windows 10 sono state apportate modifiche alla sua interfaccia e il funzionamento non è sempre intuitivo. Questo non preclude assolutamente l’utilizzo del pc in quanto tutte le funzioni sono ugualmente presenti nel menu, ma possono essere raggiunte anche in altre modalità. Come dicevo già in precedenza, è solo questione di imparare quelle poche differenze presenti.

I comandi di spegnimento non sono facilmente raggiungibili dal menù avvio come nei vecchi sistemi operativi. La soluzione più semplice per spegnere il pc è premere la combinazione alt più f4 quando siamo sul desktop, a questo punto con le frecce verticali è possibile scegliere tra una serie di comandi che sono: arresta il sistema, riavviare il sistema o sospendi.

Una volta effettuata la scelta si preme invio e il comando viene eseguito. Se si è aperta per errore questa finestra, con il tasto tab si raggiunge il pulsante annulla e premendo spazio si ritorna nel desktop. Premendo il tasto escape, si fa prima.

Comunque, tanto per capire dove sono i comandi di spegnimento, fare come segue:

1. Stando sul desktop, premendo il tasto tab, siamo sul pulsante Start.

2. Premendo il tasto applicazioni, si apre il menu di contesto e al suo interno, scorrendo con freccia giù, troveremo:

App e Funzionalità.
Opzioni spegnimento.
Visualizzatore eventi.
Sistema.
Gestione Dispositivi.
Connessione di Rete.
Gestione Disco.
Gestione Computer.
Prompt dei Comandi.
Prompt dei Comandi Amministratore.
Gestione Attività.
Impostazioni.
Esplora file.
Cerca.
Esegui.
Chiudi o Disconnetti, sottomenu.
Desktop.

3. Come si comprende dai nomi dei comandi presenti in questo menu, premendo invio su uno di essi, possiamo utilizzare anche qui la porta di accesso alle impostazioni di Windows 10 e per aprire altre sezioni delle opzioni che vedremo in seguito, per utilizzare quello che questo sistema operativo mette a disposizione.

4. Tra le voci presenti in questo menu, al penultimo posto, troviamo Chiudi o Disconnetti, sottomenu. Premendo freccia destra per entrare nel sottomenu, troviamo i comandi di spegnimento e quelli per cambiare utente, quindi, anche da qui, è possibile spegnere la macchina, riavviarla o metterla in sospensione, oltre a poter disconnettere l’utente che stiamo usando. La disconnessione dell’utente viene usata quando il computer viene utilizzato da più utenti, per esempio, quando su un posto di lavoro si fanno i turni e gli utilizzatori sono diversi e con diverse esigenze. Per fare un esempio pratico, sul posto centralino di un ospedale, si alternano su tre turni, un Vedente, un Cieco assoluto ed un Ipovedente. Si capisce benissimo che per lo stesso computer si hanno tre esigenze diverse, quindi il tecnico di rete imposterà tre utenti e per ognuno installerà i software che gli occorrono, ed imposterà il sistema operativo al meglio per le sue esigenze.

Qualcuno degli altri comandi li vedremo in seguito e molto probabilmente li useremo entrando dal pannello di controllo.

Vi rimando alla prossima parte per continuare a fornirvi le indicazioni pratiche per usare al meglio questo sistema operativo.

Nunziante Esposito
nunziante.esposito@uici.it

Categorie
win

Windows 10, parte 04

Windows 10: spiegazioni pratiche.

Quarta parte: personalizzazione dello schermo e personalizzazione visualizzazione file e cartelle.

In questa parte vedremo come impostare al meglio l’ordinamento delle icone del desktop e l’ordinamento di cartelle e file nella gestione risorse, in modo da rendere il tutto più confacente con le proprie esigenze.

Inoltre, è opportuno ribadire che, per avere una lettura corretta in tutte le finestre del sistema operativo e dei programmi più utilizzati in esso installati, è necessario usare la versione più aggiornata dello screen reader utilizzato abitualmente.

Per quanto riguarda invece il sistema operativo, è meglio aggiornarlo ogni qualvolta se ne presenta l’avviso. Questa raccomandazione da qui in avanti non sarà più evidenziata, in quanto è una necessità che ci preserva da cattivi funzionamenti e problemi di sicurezza.

Per avere la certezza che periodicamente vengono proposti gli aggiornamenti predisposti da Microsoft, soprattutto se il computer lo usiamo per poco tempo ogni volta che lo accendiamo, dobbiamo tenerlo acceso ogni tanto e per lo meno un paio di ore, per favorire la sincronizzazione e consentire lo scaricamento degli aggiornamenti.

In seguito, sarà spiegato come andare a cercare gli aggiornamenti quando ci si rende conto che non ne vengono proposti da troppo tempo.

Per lo screen-reader, soprattutto per chi decide di usare NVDA o l’assistente vocale di Windows 10 che problemi ad aggiornarli non ne creano all’utente in quanto sono gratuiti, bisogna considerare che se si sta usando l’ultima versione, si presume che sia quella migliore, anche se non sempre è scontato che sia così.

Comunque, l’assistente vocale di Windows 10 viene aggiornato automaticamente con l’aggiornamento del sistema operativo, mentre gli aggiornamenti per NVDA sono molto frequenti e ci vengono proposti ogni volta che sono disponibili all’avvio dello screen-reader. Con una modalità molto semplice, anche se si usa la versione portatile, seguendo la procedura guidata, li possiamo fare ogni volta che vengono proposti.

Per accedere invece alle impostazioni di sistema, qualche cosa è cambiata. Infatti, mentre nelle versioni precedenti di Windows si raggiungevano solo attraverso il pannello di controllo, in Windows 10 è possibile raggiungerle anche attraverso l’applicazione impostazioni. Questa applicazione può essere avviata con la combinazione di tasti Windows più la lettera I, o dal comando apposito presente nel menu avvio.

Tramite l’applicazione impostazioni, anche se l’approccio è diverso dal solito accesso al pannello di controllo, diventa tutto a portata di mano e, in un certo qual senso, anche più semplice, se ne comprendiamo la filosofia di utilizzo. Infatti, una volta aperta Impostazioni, è possibile accedere a tutte le impostazioni da una sola schermata e si accede alle varie configurazioni del sistema operativo allo stesso modo di prima.

Nota bene: il pannello di controllo continua ad esistere e conserva ancora moltissime delle voci dei sistemi operativi precedenti, ovviamente con l’aggiunta di opzioni nuove.

Per accedere alle impostazioni dello schermo, si apre Impostazioni premendo la combinazione Windows più la lettera I.

Una volta dentro alla finestra delle impostazioni, siamo su un campo editazione e con tab, ci spostiamo su un elenco di elementi che si scorre con le frecce orizzontali.

Al momento, da questo elenco sceglieremo e vedremo solo l’impostazione dello schermo. In seguito, ne vedremo qualcun’altra di quelle che ci interessano più da vicino. Poi, chi desidera curiosare, con queste informazioni che sto dando, lo può fare in piena autonomia. Però, si raccomanda sempre di farlo con la massima attenzione. Generalmente non è conveniente e nemmeno necessario essere troppo curiosi, soprattutto se non si è pratici.

La prima voce è sistema, premendo invio, si accede ad una finestra nella quale con tab, scorriamo altre impostazioni.

La prima voce è schermo, premendo invio si apre una finestra da cui è possibile regolare alcuni settaggi del monitor come la dimensione dei caratteri, l’orientamento e la risoluzione. Alcune impostazioni, come la dimensione dei caratteri, possono risultare utili per gli ipovedenti. Per passare da una voce all’altra si utilizza il tasto Tab, per regolare i valori nelle caselle combinate si usano le frecce verticali, i pulsanti si attivano con la barra spaziatrice. Sempre in questa finestra è possibile modificare i parametri della scheda video
Comunque, non è necessario modificare le impostazioni di default, a meno che non si abbiano problemi di visualizzazione della grafica. Inoltre, è necessario tener presente che, se si vuole “curiosare” in queste impostazioni, è bene procedere con cautela in quanto si potrebbero modificare opzioni di grafica che possono causare mal funzionamenti allo screen-reader.

All’interno di queste opzioni e quasi ovunque nelle impostazioni, non sempre si ha un riscontro preciso di tutte le opzioni presenti da parte degli Screen Reader Jaws ed NVDA, mentre con l’assistente vocale di Windows 10, si riesce a leggere quasi tutto.

Per chiudere questa finestra, si preme la combinazione Alt più F4.

Dopo aver visto in modo sommario le impostazioni dello schermo che generalmente non è necessario nemmeno andare a guardare, si può passare ad analizzare le impostazioni di sospensione del computer.

Queste, come nelle versioni di Windows precedenti, si vanno a modificare nel pannello di controllo. Se è stata inserita la relativa icona sul desktop, si va sul desktop, si seleziona pannello di controllo e si preme invio per aprirlo. Per muoversi tra le varie voci si usa il tasto Tab, in alternativa è possibile digitare la lettera iniziale della sezione delle impostazioni desiderata.

In questo caso, per selezionare la voce opzioni risparmio energia, si preme ripetutamente la lettera O fino a raggiungerla e si preme invio.

Si apre una finestra che contiene altri comandi sui quali ci spostiamo con il tasto tab. La prima voce che si trova nella finestra opzioni risparmio energia è Specifica comportamento pulsanti di alimentazione.

Premendo invio si apre una finestra in cui è possibile impostare gli eventi da eseguire quando si premono i pulsanti di accensione, di sospensione e quando si chiude il coperchio, nel caso di un portatile. Inoltre, è consentito scegliere se dopo uno degli eventi si deve accedere tramite password, qualora sia stata precedentemente impostata.

Muovendosi con il Tab, è possibile modificare le voci da mostrare nel menù di spegnimento. Proseguendo nella navigazione di questa finestra, si trova un link chiamato modifica le impostazioni attualmente non disponibili.

Premendo invio ci si ritrova in una finestra simile alla precedente, ma con altri comandi da attivare/disattivare.

Qui si può scegliere se attivare l’avvio rapido, una funzione introdotta a partire da Windows 8 che consente di ridurre i tempi di avvio del sistema all’accensione del computer; se tale funzione è attiva, in fase di arresto, non viene eseguito uno spegnimento della macchina, ma una sospensione.

Per passare da una voce all’altra si usa sempre il tasto Tab, mentre per attivare o disattivare una singola voce, si usa il tasto spazio quando si è sulla relativa casella di controllo. Una volta effettuate tutte le impostazioni desiderate si preme Il tasto Tab fino al pulsante salva cambiamenti che si attiva con spazio.

Tornando nella finestra precedente, sempre premendo Tab, si trovano altri comandi che sono: specifica impostazioni di disattivazione dello schermo e modifica impostazioni di sospensione del computer. Questi ultimi due usati singolarmente premendo invio aprono entrambi la finestra con tutti i comandi che consentono di regolare i tempi per la disattivazione dello schermo, per la luminosità e la sospensione del computer.

Da tener presente che alcune di queste opzioni potrebbero essere presenti solo nei pc portatili. Inoltre, in questa finestra è presente anche il link per riportare tutte le impostazioni ai valori predefiniti, comando da usare quando abbiamo modificato, rileviamo qualche anomalia e non ricordiamo cosa abbiamo modificato.

Una volta eseguite le modifiche opportune, con Tab si raggiunge il pulsante salva cambiamenti che si attiva con spazio e con Alt più F4 si chiude la finestra.

Un’altra funzione importante presente nel pannello di controllo riguarda le opzioni cartella, che in Windows 10 si chiama opzioni esplora file. Questa sezione delle opzioni può essere raggiunta ugualmente con la pressione della lettera O.

Come per le versioni precedenti di Windows, anche in Windows 10 Si tratta di una finestra multi scheda con la quale è possibile modificare le opzioni di visualizzazione dei file e delle cartelle. Questa sezione è molto importante soprattutto per visualizzare e nascondere gli elementi a secondo della necessità di utilizzo del computer.

Le schede sono tre, ma ci serve modificare solo le prime due: Generale e Visualizzazione.

Le impostazioni presenti nella scheda generale riguardano la visualizzazione dei contenuti delle cartelle.
Sul primo campo dobbiamo posizionare apri esplora file sulla posizione per questo PC.
La visualizzazione delle cartelle la impostiamo in una unica finestra o in finestre separate. L’impostazione predefinita è in finestra unica, la migliore per chi usa uno screen-reader. Muovendosi con il Tab si può scegliere se mostrare o meno i file e le cartelle aperte di recente in esplora risorse.

Con la combinazione control più Tab, ci spostiamo alla scheda visualizzazione.
La prima voce che si trova è il pulsante reimposta cartelle che consente di reimpostare tutte le cartelle con le impostazioni scelte in questa finestra, sulla lista delle opzioni che raggiungiamo con il tasto tab.

Premendo Tab si passa alla lista di tutte le impostazioni di visualizzazione di file e cartelle.

Di seguito è presente l’elenco con le impostazioni che sono ottimali per me, ma ognuno può scegliere le impostazioni che gli fanno più comodo. Ogni voce di questo elenco si attiva/disattiva con la barra spazio.

All’immissione di testo in visualizzazione elenco Immetti testo automaticamente nella casella Cerca-OF
Seleziona elemento immesso nella visualizzazione-ON
Cartelle e file nascosti
Non visualizzare cartelle, file e unità nascosti-OFF
Visualizza cartelle, file e unità nascosti-ON
Esegui le finestre delle cartelle in un processo separato-OFF
Mostra barra di stato-ON
Mostra descrizione rapida della cartella e degli oggetti del Desktop-ON
Mostra gestori delle anteprime nel riquadro di anteprima-ON
Mostra le notifiche del provider di sincronizzazione-ON
Mostra lettere di unità-ON
Mostra sempre i menu-ON
Mostra sempre le icone, mai le anteprime-OFF
Nascondi conflitti unione cartelle-OFF
Nascondi i file protetti di sistema (consigliato)-ON
Nascondi le estensioni per i tipi di file conosciuti-OFF
Nascondi unità vuote-OFF
Ripristina cartelle aperte all’accesso-OFF
Utilizza caselle di controllo per selezionare gli elementi-OF
Utilizza Configurazione guidata (scelta consigliata)-ON
Visualizza i file NTFS compressi o crittografati con un colore diverso – ON
Visualizza icona file nelle anteprime-ON
Visualizza il percorso completo sulla barra del titolo- OFF
Visualizza informazioni sulle dimensioni dei file nei suggerimenti della cartella – ON.
Riquadro di spostamento, aperto.
Espandi fino a cartella aperta-OFF
Mostra raccolte-OFF
Mostra sempre lo stato di disponibilità-OFF
Mostra tutte le cartelle-ON

Alcuni di questi comandi, soprattutto per la visualizzazione dei file e le cartelle di sistema, si consiglia di abilitarli solo se si è esperti del sistema operativo, mentre è sconsigliato per chi si trova alle prime armi e non ha cognizione di quello che sta facendo.

In ogni caso e anche per chi è esperto, è necessario prestare molta attenzione se si abilita la visualizzazione dei file e delle cartelle di sistema. Infatti, se si cancella qualche elemento involontariamente, si rischia di creare problemi anche non gravi e di difficile soluzione, fino a rischiare di creare anche problemi gravi e fino a non avviare più il computer.

Muovendosi con il Tab, dopo l’elenco ad albero delle diverse opzioni di visualizzazione, si trovano i pulsanti Ripristina, OK, Annulla e, qualora sono state apportate modifiche, anche applica.

Il pulsante ripristina non serve a ripristinare le impostazioni iniziali, ma serve a ripristinare la versione inglese, pertanto si sconsiglia di usarlo, anche perché ritornare alle impostazioni italiane non è un’operazione agevole da fare e si è quasi sempre costretti a installare il sistema operativo da zero.

Se sono state effettuate delle modifiche alle impostazioni di visualizzazione, bisogna dare prima invio sul pulsante applica e poi ancora invio sul pulsante OK, pulsanti che raggiungeremo sempre con il tasto tab.

A questo punto si chiude la finestra delle opzioni cartella e si ritorna nuovamente nel pannello di controllo, che si può chiudere con alt più F4.

Un’altra operazione importante da compiere per chi usa uno screen-reader è impostare la visualizzazione a dettagli dei file e delle cartelle, impostando anche la finestra ingrandita per tutte le cartelle.

Per eseguire questa operazione, partendo dal desktop, fare come segue:

1. si seleziona l’icona questo pc e si preme invio per aprirla.

2. Si sceglie disco C, o comunque quello che contiene il sistema operativo.

3. Aperta la cartella del disco C, è necessario ingrandirla, quindi, premiamo Alt più spazio, premiamo freccia giù fino ad ingrandisci e premiamo invio.

4. aprire il menu di contesto con il tasto applicazioni ed impostare la visualizzazione a dettagli. Però, per aprire il menu adatto , è necessario che nessun elemento sia selezionato. Per deselezionare l’elemento sotto al cursore, qualora fosse selezionato, premere control più alt più barra spazio. Lo screen-reader dirà non selezionato, aggiungendo il nome del file o della cartella.

5. Se invece l’elemento sotto al cursore era già non selezionato, basta premere solo il tasto applicazioni.

6. nel menù contestuale che si apre e che può essere aperto anche con la combinazione shift più F10, siamo posizionati sulla voce visualizza, sottomenu.

7. Con freccia destra si apre il sottomenu, con le frecce verticali si seleziona la voce Dettagli e si preme invio. A questo punto tutti i file e le cartelle saranno visualizzati a dettagli. Significa che sono in ordine alfabetico in verticale, prima le cartelle e poi i file, inoltre, premendo freccia destra, vengono letti per ogni elemento tutti i dettagli.

8. Se si preferisce avere tutto in elenco, al punto 7, invece di scegliere dettagli, sceglieremo Elenco.

9. Il menu viene chiuso e l’elemento rimane non selezionato. Sempre premendo tasto applicazioni, dal menù di contesto che si apre di nuovo, con freccia giù, ci spostiamo su disponi per, sottomenu. Con freccia destra apriamo il sottomenu e la prima voce Nome, deve essere attivata. Se non fosse attivata, premiamo invio per attivarla. Se è attivata, non premere il tasto invio, altrimenti si inverte l’ordine alfabetico e vengono visualizzati prima i file e poi le cartelle, oltre ad avere un ordine alfabetico inverso.

10. Si chiude il menu e torniamo alla cartella del disco C, dove le icone sono visualizzate in ordine alfabetico, prima cartelle e poi i file. Inoltre, l’elemento sotto al cursore è selezionato.

Eseguite queste predisposizioni per la cartella del disco C, non ci resta che predisporre questa visualizzazione per tutte le cartelle. Questa operazione la faremo dalla scheda delle opzioni di visualizzazione che si trova nella sezione Opzioni modifica file del Pannello di controllo e che abbiamo già visualizzato precedentemente. Questa volta, però, la raggiungeremo dal menu di contesto. Per farlo, facciamo come segue:

1. Con l’elemento sotto al cursore non selezionato, apriamo il menu con il tasto alt. Siamo su Scheda File griglia. Premendo freccia destra, ci spostiamo su Visualizza, con freccia giù, ci posizioniamo su modifica opzioni cartelle e ricerca e premiamo invio.

2. Siamo nella finestra Opzioni cartella e precisamente sul primo campo della scheda Generale, dove la sintesi ci legge Apri opzioni file per Questo PC.

3. Premiamo control più tab e ci spostiamo sulla scheda Visualizzazione.

4. Siamo sul primo campo della scheda e precisamente, siamo su un pulsante e la sintesi legge:

Visualizzazione cartelle
È possibile applicare questa visualizzazione (ad esempio Dettagli o Icone) a tutte le cartelle di questo
tipo.
Applica alle cartelle, pulsante.

5. Premendo invio su questo pulsante, applichiamo tutti i cambiamenti e le impostazioni eseguite per la cartella del disco C a tutte le cartelle.

6. Ci viene detto che stiamo per applicare le impostazioni a tutte le cartelle e ci viene chiesto conferma. Con il tasto tab, ci portiamo sul pulsante Si, e premiamo invio.

7. dopo pochi secondi, si ricarica la scheda. Premendo alt più F4 ripetutamente, chiudiamo tutte le finestre e ritorniamo al Desktop.

Stando sul desktop, completiamo le impostazioni grafiche e di visualizzazione, mettendo in ordine anche le icone, quindi, faremo come segue:

1. Accertarsi che sul desktop l’icona sotto al cursore non sia selezionata. Nel caso fosse selezionata, dobbiamo premere alt più control più bara spazio per deselezionarla.

2. Premere il tasto applicazioni, si apre il menu di contesto e siamo su Visualizza, sottomenu. Nel sottomenu troviamo delle voci che si possono attivare o disattivare con invio.

3. Quando premiamo invio per attivare o disattivare una delle voci che ci interessa, si chiude il menu di contesto, quindi, si deve premere di nuovo il tasto applicazioni per riaprirlo.

4. ripetiamo per ogni voce di quelle presenti fino ad impostarle come indicato di seguito o come desideriamo.

Nota bene: per un utilizzo ottimale per chi usa uno screen-reader, le icone vanno impostate come segue:

Icone grandi, non attivato.
Icone medie, attivato.
Icone piccole, non attivato.

Per queste prime tre voci, attivandone una, si disattivano automaticamente le altre due.

Disponi icone automaticamente, attivato.
Allinea icone alla griglia, attivato.
Mostra icone del desktop, attivato.

5. Terminato di impostare le opzioni come consigliato oppure come desiderato, ci ritroviamo sul desktop con una icona selezionata. Premiamo di nuovo alt più control più barra spazio per deselezionare e premiamo di nuovo il tasto applicazioni.

6. Si apre il menu di contesto e siamo su Visualizza, sottomenu.

7. Con treccia giù, ci portiamo su Ordina per, sottomenu. Premiamo freccia destra e dovremmo trovare attivato Nome. Se non fosse attivato, premiamo invio. Se non fosse attivata, premiamo invio per attivarla. Se è attivata, non premere il tasto invio, altrimenti si inverte l’ordine alfabetico e vengono visualizzati prima i file e poi le cartelle, oltre ad avere un ordine alfabetico inverso.
8. Per aggiornare la visualizzazione delle icone sul desktop, premiamo F5.

Se tutto è stato fatto come spiegato, troveremo ad inizio le icone di sistema partendo dall’icona dell’utente e, di seguito ad esse, tutte le altre icone che abbiamo deciso di impostare sul desktop per avviare i programmi.

A questo punto, la predisposizione grafica e le impostazioni iniziali le abbiamo eseguite, quindi, vi rimando alla prossima parte per trattare altri argomenti che ci servono ad usare il sistema operativo in modo ottimale.

Per chiudere il computer, premere la solita combinazione Alt più F4. Siamo su spegni il computer, premiamo invio e spegniamo la macchina.

Nunziante Esposito
nunziante.esposito@uiciechi.it

Sito Costruito da Nunziante Esposito, Copyright 2020, usando WordPress.
Scrivi a Nunziante Esposito.
Per la costruzione dei siti, per tutto l'aiuto che mi ha fornito negli anni, ho l'obbligo morale ed il piacere di ringraziare il dott. Franco Carinato, una persona molto importante nella mia vita, un vero amico che devo ringraziare per tutto quello che mi ha insegnato in tanti anni di collaborazione.
Castellammare di Stabia, provincia di Napoli, Dicembre 2020.
Skype: nunziante
Twitter: NunzianteE