Categorie
win

Windows 10, parte 10.

Windows 10: spiegazioni pratiche.

Decima parte: approfondimento di alcune delle funzionalità per semplificare l’utilizzo del sistema operativo.

Eliminare password all’avvio e quando il sistema va in Stand-by.

Per quale motivo mettiamo una password all’avvio di Windows?

Mettere in un PC la password all’avvio del sistema è una delle cose che risulta indispensabile quando si usa un computer sul quale ci sono dei dati sensibili e lo si usa dove ci sono altre persone alle quali non desideriamo far mettere il naso nelle nostre cose, come ad esempio in ufficio.

Anche con Windows 10, per aumentare la sicurezza e proteggere maggiormente i dati personali, la Microsoft ha deciso di richiedere una password ad ogni avvio del sistema operativo.

Questa protezione non serve a tutti, anzi, soprattutto per un disabile visivo che usa uno screen-reader, potrebbe essere un ostacolo non da sottovalutare. infatti, è molto fastidioso inserire una password ad ogni avvio di Windows o quando il computer va in stand-by.

Ecco di seguito come procedere per rimuovere la password in entrambi i casi.

Eliminare l’immissione della password all’avvio di Windows 10:

1. Incolliamo la parola “netplwiz”, senza le virgolette, all’interno del campo di ricerca di Windows 10 che si apre con il tasto Windows e premiamo Invio.

2. Si apre immediatamente la schermata Account Utente.

3. Qui possiamo disattivare, quindi togliere la spunta alla casella di controllo “Per utilizzare questo computer è necessario che l’utente immetta nome utente e password”.

4. Premendo tab, ci portiamo sul pulsante Applica e premiamo invio.

5. Ci viene chiesto il nome utente del computer e due volte la password. Immettiamo i dati necessari, quindi, nome utente, quello che è indicato nella prima icona del desktop, ammesso che sono state rese visibili sul desktop tutte le icone. Per esempio, il mio utente è Nunziante. Con tab, ci portiamo sul pulsante OK, lasciando vuoti i campi della password e conferma password, e premiamo invio. Ancora tab fino al pulsante Ok e premiamo invio.
6. Premiamo ripetutamente alt più F4 per chiudere tutte le finestre.

Abbiamo terminato la procedura per eliminare questo controllo che chi ne ha bisogno può mantenere. Se è stato fatto tutto come spiegato, non ci verrà più richiesta una password all’avvio di Windows.

Spegnere realmente il computer.

Se ti chiedessi: “Quando viene spento il tuo computer con Windows 10, sei certo di spegnerlo veramente?”.

Cosa mi risponderesti?

Personalmente, quando me lo hanno chiesto sono rimasto un poco perplesso, ma poi ho risposto di si.

Quando si fa una domanda del genere, avviene sempre la stessa cosa; la maggior parte delle persone pensa che le vuoi prendere in giro. Infatti, si tratta di fare una cosa semplice, portarsi sul desktop con Windows più M, premere alt più F4, scegliere il pulsante per spegnere il sistema e premere invio. Tutte operazioni semplici da fare, con il risultato che il computer arresta il sistema operativo e spegne il monitor.

In realtà questa operazione con questo sistema operativo non è proprio corretta per spegnere veramente il computer. Infatti, per agevolare la funzione di Avvio Rapido, la Microsoft ha dotato tutti i computer con sistema operativo Windows 10 di un sistema che non spegne realmente il computer se scegliamo di arrestarlo con il solito comando, ma semplicemente lo mettiamo in letargo, come con i sistemi precedenti si metteva la macchina in modalità ibernazione.

In questo modo, al successivo avvio, il computer impiegherà pochissimo per riaccendersi ed essere operativo.

Questa funzione di avvio rapido, in inglese Fast Boot o Hybrid Boot, è stata inserita dalla Microsoft già nei sistemi operativi Windows 8, solo che con Windows 10 è stata impostata non più come da scegliere, ma come predefinita e all’insaputa della maggior parte degli utenti.

Eseguire l’arresto completo del computer è abbastanza semplice da fare e tutti ci riescono, ma bisogna essere a conoscenza di quello che in realtà avviene.

Prima di capire come eseguire un arresto completo è necessario chiarire le differenze che ci sono tra spegnimento ed ibernazione, perché le differenze non sono poche e sono d’altronde anche sostanziali.

Con il processo di spegnimento reale di un Computer, detto in modo molto semplificato, Windows chiudi eventuali programmi ancora aperti, spegne il sistema operativo, mettendolo da stato di esecuzione in stato di fermo, dopo di che, toglie la corrente ai circuiti elettrici di tutta la macchina.

Dallo stato di spento allo stato operativo che ci consente di usare i programmi, non appena daremo corrente tramite il pulsante di accensione ai suoi circuiti elettrici, la macchina avrà i suoi tempi, necessari per caricare prima il BIOS, poi il sistema operativo, poi tutti i servizi ed infine tutti i programmi che devono essere in esecuzione, per mostrarci infine il desktop.

Quando Windows viene ibernato o viene sospeso, prima di spegnere i circuiti elettrici della macchina, il sistema operativo salva su disco lo stato del sistema in quel momento, compreso eventuali file aperti in elaborazione, tutti i programmi avviati e ancora aperti, e tutte le impostazioni di quel momento.

Il salvataggio sul disco rigido praticamente dell’immagine dello stato della macchina, consente di poter riprendere rapidamente il lavoro dal punto in cui lo si era interrotto, caricando i dati memorizzati sul disco, senza caricare nulla da zero ed avviando il sistema in maniera molto rapida.

Con Windows 10 che ha di default questa funzione di avvio rapido, siamo tutti convinti di spegnere a tutti gli effetti il computer, ma è un po’ come se lo stessimo ibernando, perché, come detto sopra, in pratica non si spegne.

Volendo fare uno spegnimento vero e un riavvio da zero della macchina che ha come sistema operativo Windows 10, soprattutto quando abbiamo dei problemi di errori sporadici e desideriamo veramente resettare tutto, ecco come procedere: riavviare il computer e non arrestarlo, quindi, andiamo sul desktop, premiamo alt più F4, scegliamo riavvia il sistema e premiamo invio.

In pratica, facendo un riavvio, Windows è costretto ad eseguire uno spegnimento completo della macchina, cancellando dalla memoria lo stato che aveva salvato sul disco per un riavvio rapido.

Difficile? Direi proprio di no.

Non è per caso che Microsoft ha preso una tale decisione perché comunemente la prima cosa che fanno gli utenti quando una macchina da problemi è quella di riavviarla? Non sempre è così e non tutti gli utenti sono avvezzi a riavviare la macchina quando ha qualche problema.

Se invece volessimo spegnere un computer con Windows 10 realmente, basta eseguire una delle due soluzioni che seguono:

1. Tenere premuto il tasto shift sulla tastiera mentre si da al computer uno dei comandi di spegnimento con il mouse o la tastiera.

2. Tramite prompt dei comandi, digitare il comando shutdown /s /f /t 0 e premere invio.

Assistente vocale e parere personale in merito.

Allegato a questa guida pratica di utilizzo di Windows 10, ho reso disponibile anche il corso pratico per l’assistente vocale di questo sistema operativo.

In merito a questo ormai completo screen-reader in giro si legge tutto ed il contrario di tutto, anche eresie, soprattutto dalle persone che pensano e sono convinte di essere ben informate. Molto spesso, però, proprio da questo tipo di persone si leggono le cose più assurde e, soprattutto per coloro che sono meno esperti, costoro fanno il danno maggiore.

Ciò premesso, consiglio di tralasciare quello che si legge in giro in merito allo screen-reader che Windows 10 già contiene, se non lo ha scritto qualcuno che lo sta usando realmente come sto facendo io e non scrive le cose per sentito dire. Purtroppo, ci sono persone che non riescono a comprendere che, se non sono informate correttamente, tentando di dare un aiuto, fanno solo danno. In giro, non ci sono solo discordanze sulla sua completezza di screen-reader, ma ci sono anche delle illazioni sul suo funzionamento.

Come avete potuto constatare dal corso della Microsoft che ho adattato per rendere più chiari l’utilizzo, spiegando praticamente i comandi da usare, questo screen-reader è già un buon software. Sono più che convinto che, se lo usassimo tutti e se tutti inviassero dei riscontri e delle segnalazioni alla Microsoft, in poco tempo avremmo uno strumento eccezionale alla pari di VoiceOver per i Macintosh.
Pensateci!

Esecuzione automatica e avvio di un software all’avvio del computer.

Esecuzione automatica.

In Windows 10, non essendoci il menu avvio tradizionale, si potrebbe rimanere spiazzati dal fatto che manchi quella cartella di “Esecuzione Automatica” dove trovare i programmi che si avviano automaticamente all’accensione del computer, per eliminarne l’avvio, oppure, per inserire un collegamento ed avviarne qualcuno di nostro interesse.

In realtà, Windows 10 ha integrato un modo semplice per gestire l’avvio dei programmi in modo automatico nel task manager.

Premere quindi shift più control più escape nel desktop per andare in Gestione Attività e spostarsi con control più tab alla scheda Avvio, per controllare quali processi e applicazioni sono in esecuzione automatica.

Per ogni voce dell’elenco si può vedere, nell’ultima colonna, l’impatto sul tempo di caricamento iniziale del computer.

Premendo col tasto destro su uno dei nomi è possibile vedere quale file viene avviato, le proprietà del programma e, se si vuole, si può disabilitare l’avvio automatico.

In qualsiasi momento le varie voci disabilitate possono essere riabilitate con la stessa procedura.

In Windows 10 la scheda Avvio del task manager non è altro che la stessa finestra di configurazione che nelle altre versioni di Windows era in MSConfig. Anche con questo comando si può raggiungere la stessa scheda di impostazioni di avvio automatico, quindi, premendo il tasto Windows e scrivendo msconfig.exe e premendo invio, si apre la multischeda nella quale troviamo anche la scheda Avvio.

La domanda che rimane aperta è: come aggiungere un programma in esecuzione automatica?

La famosa cartella Esecuzione automatica che si trovava nel menu avvio nelle precedenti edizioni di Windows non è stata eliminata, esiste ancora nel seguente percorso:

%AppData%\Microsoft\Windows\Start Menu\Programs

Si può copiare e incollare questo percorso nel campo editazione di esegui che si apre con la combinazioni di tasti Windows più R. Dentro alla cartella che si apre, si trova la cartella Esecuzione automatica che contiene i collegamenti ai programmi che si avviano automaticamente con l’accensione del computer ed il caricamento di Windows.

Precisamente il percorso è il seguente:

C,
Users,
nome profilo, generalmente corrisponde al nome utente. Per me Nunziante.
AppData,
Roaming,
Microsoft,
Windows,
Start Menu,
Programs,

E qui troviamo la cartella Esecuzione automatica. Basta creare un collegamento ad un file o ad un programma e copiarlo dentro questa cartella per fare in modo che esso sia avviato all’accensione del computer.

C’è anche un’altra cartella di Esecuzione automatica in Windows 10 nel seguente percorso:

C,
ProgramData,
Microsoft,
Windows,
Start Menu,
Programs,
E in questa cartella troviamo la cartella Esecuzione Automatica.

In questo caso, i collegamenti che si copiano nella cartella, vengono caricati all’avvio di Windows per qualsiasi utente. Se il computer è usato da un solo utente, non ha importanza quale cartella si usa.

Per fare prima ed accedere direttamente alla cartella di esecuzione automatica per il singolo utente, si preme la combinazione di tasti Windows più R, si scrive: “shell:startup” senza le virgolette e si preme invio.

Oppure, per la cartella esecuzione automatica per tutti gli utenti, scriviamo “shell:common startup” senza le virgolette e premiamo invio.

Ecco come si esegue in pratica questa operazione:

1. Prepara il collegamento al file eseguibile del programma da far avviare in automatico. Va bene anche l’icona del desktop, la puoi anche creare o la copi direttamente se ne hai già creata una.

2. Ti posizioni sul collegamento o sulla icona e copi con control più C.

3. stando sul desktop, premi Windows più R, per aprire esegui e sei sul campo editazione per eseguire da riga di comando.

3. Scrivi shell:startup oppure shell:common startup e premi invio.

4. Si apre la cartella esecuzione automatica.

5. Incolla con control più V il file del collegamento.

6. Chiudi con alt più F4.

Se tutto è stato eseguito correttamente, all’avvio del computer viene eseguito anche il programma di cui abbiamo copiato il collegamento nella cartella Esecuzione automatica.

Esegui e comandi da riga di comando.

Questo campo editazione che abbiamo sempre usato nelle versioni precedenti del sistema operativo per eseguire comandi da tastiera, quello che si chiama Esegui, lo hanno un po’ nascosto in Windows 10, perché si può usare anche il campo editazione che si apre con il tasto Windows, praticamente quello che apre il Menu Avvio. Infatti, se si preme il tasto Windows e si scrive un comando, premendo invio, tale comando viene eseguito e avviene quello che sarebbe avvenuto se tale comando lo avessimo digitato nel campo esegui. Come ti rendi conto da solo, è ancora più semplice.

Come abbiamo visto anche sopra, il campo esegui si apre premendo la combinazione di tasti Windows più R.

Attenzione: devono essere visibili i file e le cartelle nascoste dalla finestra Opzioni modifica file del Pannello di controllo, nella scheda Visualizzazione.

Rendere un programma come predefinito.

Molto spesso capita che qualche programma di quelli che usiamo tutti i giorni, ad esempio quelli di posta o quelli per la navigazione Internet, ci diano problemi di utilizzo e che si abbia bisogno di rendere predefinito un altro programma.

Di seguito vedremo come rendere predefinito Mozilla Firefox al posto di Microsoft Edge.

Ecco la procedura:

1. Aprire il pannello di controllo.

2. Accertarsi che sia stata impostata la modalità di visualizzazione ad icone piccole.

3. Cercare Programmi predefiniti e premere invio.

4. Con il tasto tab, cercare imposta programmi predefiniti e premere invio.

5. Si apre la finestra per le impostazioni e dopo qualche secondo, il tempo dipende dalla potenza del computer, memoria RAM e velocità del processore, ci troviamo sul pulsante email, seguito dal nome del programma predefinito al momento.

6. Con il tasto tab, ci spostiamo su una serie di pulsanti che sono tutte le possibilità che abbiamo per scegliere i programmi predefiniti. In pratica, ogni pulsante è una categoria di quelli installati e per ognuno, è indicato quello predefinito al momento.

7. Con tab, ci spostiamo sul pulsante che ci indica in questo caso Browser Web, Microsoft Edge, e premiamo barra spazio o invio.

8. Si apre una nuova finestra, precisamente sembra essere una popup, con la quale possiamo scegliere quale applicazione rendere predefinita tra quelle installate.

9. con il tasto tab, ci spostiamo su una serie di pulsanti, uno per ogni applicazione. Sul mio computer ho trovato Internet Explorer, Microsoft Edge, Google Chrome, Mozilla Firefox, Opera Internet Browser e il pulsante per cercare altre applicazioni sullo Store di Microsoft.

10. Basta spostarsi con tab su quella che ci interessa, in questo caso, Mozilla Firefox, e premere la barra spazio o il tasto invio per attivare il relativo pulsante, rendendo l’applicazione predefinita.

11. ci troviamo di nuovo sul pulsante che avevamo premuto, dove Jaws ci leggerà il nome del Programma predefinito per questa funzionalità, quindi, Browser Web, Mozilla Firefox.

12. Abbiamo concluso la procedura. Con alt più F4, chiudere tutte le finestre aperte.

Ripetere per tutte le funzionalità che interessano, in modo da avere le applicazioni che desideriamo usare come predefinite.

Registrazione con il microfono e la webcam predefiniti di Windows 10.

Quando sul computer abbiamo installato microfono e webcam, usando determinati software possiamo creare a nostro piacimento file audio e file video, per le nostre necessità.

Fino a quando ho usato Windows 7, per registrare la mia voce e quello che viene emesso dagli altoparlanti del computer, ho sempre usato cDex. Con Windows 10, non ho avuto tempo di verificare per quale motivo cDex non mi funziona bene e registra a voce bassa, ma avendo trovato la soluzione che ti indico di seguito, non ci ho più pensato e non uso più questo programma quando devo registrare qualche file audio o qualche file video con spiegazioni da fornire quando mi vengono chieste.

In questi mesi di pandemìa è stato necessario utilizzare le piattaforme che consentono di fare riunioni e conferenze on line. Queste piattaforme, io utilizzo Zoom Meeting e Google Meet, tra le altre cose che consentono, ci offrono la possibilità di registrare le riunioni alle quali si partecipa. Se la riunione la organizziamo noi, non avendo bisogno di permessi, possiamo decidere di registrare l’audio o il video della nostra riunione. Avendo questa possibilità, di seguito ti spiego come fare se hai installato Zoom Meeting. Con questo software installato e con un account registrato, fare come segue:

1. Apri Zoom Meeting.

2. Avvia la tua riunione personale, andando in riunioni, ti posizioni sul comando avvia la riunione e premi invio.

3. La riunione è aperta e il computer si predispone per poter utilizzare la webcam ed il microfono per poter partecipare alla riunione. In riunione sei da solo.

4. Con tab, vai a cercare il comando per abilitare la registrazione della riunione e premi invio per attivare.

5. Se ti serve solo l’audio, con tab ti sposti sul comando per abilitare il video e ti accerti che tale comando sia disattivato.

Da questo momento, tutto quello che viene captato dal microfono, compreso quello che viene emesso dagli altoparlanti del computer e i suoni ambientali, viene registrato provvisoriamente sul sito di Zoom Meeting e, alla fine della riunione, viene salvato in un file audio solo quando decidi di chiudere la riunione di Zoom Meeting.

Tale file viene salvato in una cartella con nome Zoom che il programma posiziona nella cartella documenti.

Problemi degli aggiornamenti.

Il servizio Windows Update, in Windows 10, come in tutte le versioni di questo sistema operativo, è uno strumento che aiuta l’utente a mantenere il computer aggiornato. Gli aggiornamenti non servono solo alla sicurezza, ma anche alla risoluzione dei problemi che si verificano nell’utilizzo del sistema operativo.

In Windows 10, basta non disattivarlo o non posticipare questo servizio di sistema, in modo che si ricevono in automatico da Microsoft gli aggiornamenti necessari per la sicurezza e quelli importanti per il funzionamento ottimale del sistema operativo. Inoltre, sempre in modalità automatica, vengono aggiornati anche i driver per il buon funzionamento dell’l’hardware installato sulla macchina.

Quando tutto funziona, il più delle volte non ci accorgiamo nemmeno che il computer viene aggiornato, ma non è difficile che qualche installazione di programma o qualche aggiornamento non va per il verso giusto e ci ritroviamo con avere gli aggiornamenti da installare ad ogni riavvio o spegnimento della macchina.

Quando capita una evenienza del genere e gli aggiornamenti non vengono installati, abbiamo due modi per ripristinarne il funzionamento. Infatti, Windows 10 possiede, integrato nel sistema operativo, uno strumento molto semplice per risolvere il problema. Questa funzionalità si raggiunge in due modi:

– Dal pannello di controllo, impostando la visualizzazione su icone piccole e cercando risoluzione dei problemi.
– Digitando risoluzione dei problemi nel campo editazione per la ricerca che si apre premendo il tasto Windows.

Ecco come fare:
1. Nel campo di editazione per la ricerca che si apre con il tasto Windows, digitare Risoluzione dei problemi e premere invio. In alternativa, aprire il Pannello di controllo, impostare la visualizzazione su icone piccole, cercare Risoluzione dei problemi e premere invio.

2. Premere tab fino a trovare Sistema e sicurezza e premere invio.

3. Con tab, cercare di nuovo risoluzione dei problemi e premere invio.

4. Con tab, cercare Risolvere i problemi relativi a Windows Update e premere invio.

5. Con tab, cercare il pulsante Avanti e premere invio.

6. Attendere che la procedura rilevi i problemi.

7. Se vengono rilevati dei problemi, con tab, portarsi sul comando per le correzioni disponibili e premere invio.

8. Verificare che Windows Update sia ripartito. Se è stato ripristinato il regolare funzionamento degli aggiornamenti, la procedura richiederà di riavviare la macchina.

Nota bene: se tutto è stato fatto correttamente, quando si spegne il computer o lo si riavvia, non comparirà sempre la richiesta di aggiornare, ma tale richiesta si presenterà solo quando sono da fare realmente degli aggiornamenti.

Se dopo aver eseguito quanto sopra non vengono installati gli aggiornamenti, sarà necessario eseguire una seconda procedura che consiste nel resettare e riavviare tutti i componenti di Windows Update.

Per resettare e riavviare tutti i componenti del servizio Windows Update, fare come segue:

1. Digitare nel campo editazione per la ricerca che si apre con il tasto Windows, CMD.

2. Premere il tasto applicazioni, selezionare Esegui come amministratore e premere invio.

3. Digitare i comandi che seguono, scrivendoli uno alla volta e premendo per ognuno il tasto invio per confermare.

Comando:

sc sop bits

e premere invio.

Comando:

sc stop wuauserv

e premere invio.

Comando:

sc stop appidsvc

e premere invio.

Comando:

sc stop cryptsvc

e premere invio.

4. Windows Update, per funzionare correttamente, ha bisogno di alcuni file DLL che devono funzionare correttamente. Per ripristinare il funzionamento corretto di questi file, dal prompt dei comandi già aperto, digitare i seguenti comandi seguiti da invio:

regsvr32.exe /s atl.dll

regsvr32.exe /s urlmon.dll

regsvr32.exe /s mshtml.dll

regsvr32.exe /s shdocvw.dll

regsvr32.exe /s browseui.dll

regsvr32.exe /s jscript.dll

regsvr32.exe /s vbscript.dll

regsvr32.exe /s scrrun.dll

regsvr32.exe /s msxml3.dll

regsvr32.exe /s msxml6.dll

regsvr32.exe /s actxprxy.dll

regsvr32.exe /s softpub.dll

regsvr32.exe /s wintrust.dll

regsvr32.exe /s dssenh.dll

regsvr32.exe /s rsaenh.dll

regsvr32.exe /s cryptdlg.dll

regsvr32.exe /s oleaut32.dll

regsvr32.exe /s ole32.dll

regsvr32.exe /s shell32.dll

regsvr32.exe /s wuapi.dll

regsvr32.exe /s wuaueng.dll

regsvr32.exe /s wups.dll

regsvr32.exe /s wups2.dll

regsvr32.exe /s qmgr.dll

regsvr32.exe /s wudriver.dll

5. Visto che potrebbe essere stata compromessa anche la rete da qualche virus o da un aggiornamento precedente, bisogna ripristinare anche quella, quindi, sempre nella finestra del prompt dei comandi, digitare i seguenti comandi e, per ognuno, premere il tasto invio:

ipconfig /flushdns

netsh winsock reset

netsh winsock reset proxy

6. Per pulire la cache di Windows Update, sempre dal prompt dei comandi, basta digitare i seguenti comandi seguiti da invio:

rmdir %systemroot%\SoftwareDistribution /S /Q

rmdir %systemroot%\system32\catroot2 /S /Q

7. A questo punto, per ripristinare come all’origine i servizi disattivati ad inizio di questa procedura, sempre dal prompt dei comandi, digitare i seguenti comandi seguiti da invio:

sc start bits

sc start wuauserv

sc start appidsvc

sc start cryptsvc

8. La procedura è terminata, quindi, riavviare la macchina per rendere effettive le modifiche eseguite.

9. Se tutto è stato eseguito come descritto sopra, è stato riparato il sistema degli aggiornamenti di Windows 10.

Nota bene: da questo momento, siccome in genere il ripristino avviene con la prima procedura, Windows Update funzionerà e aggiornerà il sistema operativo ogni qualvolta Microsoft mette a disposizione degli aggiornamenti.

Nel caso fosse necessario procedere con la seconda procedura, consiglio di farla fare ad una persona esperta, soprattutto se non si è molto pratici delle impostazioni del sistema operativo.

Connessione Internet con la funzione outspot di uno smartphone.

Quando si ha bisogno della connessione ad Internet per un notebook, quando lo si usa in mobilità, o anche per un computer fisso a casa, perché magari la linea ADSL non funziona e ci serve la connessione, si può sfruttare, avendola, la connessione di uno smartphone, iPhone o Android.

Nota bene: poiché occorre avere la connessione WiFi attiva, il computer deve avere attiva questo tipo di connessione, quindi, se questa connessione la dobbiamo usare con un computer fisso, tale computer deve avere la connessione WiFi, altrimenti occorre una interfaccia WiFi per consentire al computer di connettersi allo smartphone. Queste interfacce sono poco più grandi di una comune pendrive USB e non costano molto, sicuramente meno di 50 Euro.

innanzitutto, non è difficile collegare uno smartphone al proprio computer per farlo diventare una connessione ad Internet, ma ti avverto che ti devi accertare che il tuo provider di servizi ti consenta di farlo senza pagare a parte questo servizio e, se te lo concede gratuitamente, ti devi accertare che la quantità di traffico dati che il tuo gestore ti consente sia sufficiente per il traffico dati che ti serve. Se tale traffico non è sufficiente, puoi acquistare del traffico aggiuntivo, oppure puoi chiedere una offerta con del traffico maggiore.

Tenendo presente quanto suddetto, vediamo come fare per creare e configurare un hotspot personale su un iPhone e come collegarsi ad esso con un Pc con Windows 10.

Attenzione: anche se la procedura viene spiegata per un iPhone, vale anche per i dispositivi Android, tenendo presente che l’hotspot personale si trova in posizione diversa nelle impostazioni.

Su iPhone, apri l’app Impostazioni di iOS e fai doppio tocco su Hotspot personale .

Nella schermata Hotspot personale , fliccando a destra trova ed attiva con doppio tocco il controllo Consenti agli altri di accedere .

Fliccando con un dito verso destra, trovi il campo password che contiene già una password. La puoi memorizzare per usarla successivamente, oppure fai un doppio Tocco sul campo editazione della Password Wi-Fi e inserisci una nuova password. Per chiarezza, questa password verrà chiesta agli altri dispositivi per connettersi all’iPhone.

Per informazione, sappi che puoi connettere il tuo Pc all’hotspot personale di iPhone anche tramite Bluetooth o cavo USB, ma via Wi-Fi è sicuramente l’opzione più comoda e più performante in termini di velocità.

Vediamo di seguito come usare questa connessione che ora è disponibile per chiunque abbia la password vista sopra.

Su un notebook o su un computer fisso dotati di connessione WiFi, portarsi nel system trai, cercare l’icona dell’accesso a Internet e premere invio.

Premere freccia giù, sei su Apri impostazioni rete ed internet e premi invio.

Si apre la sezione del pannello di controllo per la connessione ad Internet. Con tab, cercare mostra reti disponibili e premere invio.

Viene mostrata la lista delle reti Wi-Fi disponibili, tra cui troveremo sicuramente anche quella con il nome del nostro iPhone.

Seleziona l’hotspot personale del tuo iPhone nella lista delle connessioni WiFi disponibili e premi il tasto applicazioni.

Si apre il menu di contesto, sei su Connetti e premi invio. Inserisci la password prima prelevata o impostata per l’hotspot personale dell’iPhone e premi invio.

Se è stato tutto eseguito in modo corretto come spiegato, il computer si connetterà ad Internet tramite la connettività dati cellulare dello smartphone.

Il nome dell’hotspot personale è quello dello smartphone, quindi del tipo “iPhone di … nome del proprietario”.

Se non sai quale nome è impostato, puoi andare a leggerlo o cambiarlo andando a Impostazioni, Generali, Info, Nome e fai un doppio tocco per poterlo leggere o cambiare.

In qualsiasi momento, puoi disattivare l’hotspot personale e, di conseguenza, disconnetti il dispositivo ad esso connesso. Per farlo, vai di nuovo in Impostazioni, Hotspot personale, entri con doppio tocco e disattivi l’Hotspot personale di iPhone.

La prossima volta che desideri connettere ad Internet il computer tramite Hotspot personale di iPhone, basta andare nelle impostazioni ed attivare l’Hotspot personale.

Software per installare o ripristinare da zero il sistema operativo.

Di seguito vedremo come scaricare il software dal sito della Microsoft per installare Windows 10 in formato ISO, con il Media Creation Tool.

I tecnici di Microsoft hanno provveduto a rilasciare il software aggiornato della versione di Windows 10. In pratica si tratta delle immagini ISO necessarie per creare il supporto DVD per installare le varie versioni del sistema operativo.

Assieme alle nuove versioni di Windows 10, hanno rilasciato anche il Media Creation Tool, software gratuito che consente di scaricare i file ISO. In pratica, si ha la possibilità di preparare un DVD apposito per installare il sistema operativo da zero, oppure aggiornare direttamente a Windows 10 un computer dove è installato un sistema operativo Windows precedente.

Per scaricare questo software dal sito della Microsoft, con un motore di ricerca basta cercare “Media Creation Tool” senza le virgolette. Viene proposto un link che porta alla pagina dalla quale si scarica il file dell’ultima versione disponibile che consente di scaricare il file ISO di Windows 10 della versione che interessa a 32 o a 64 bit.

Attenzione: se non si hanno le competenze giuste per questo tipo di operazioni si consiglia di affidarsi a qualche persona esperta, per evitare inconvenienti in fase di avvio di questo software. Non accade nulla di strano o problemi al computer che si utilizza, ma si potrebbe avviare l’aggiornamento a Windows 10 per il computer in uso, oppure, si potrebbe scaricare inutilmente software non adatto, con sicura perdita di tempo per scaricare il file ISO, ma anche quando si va ad installare il sistema operativo non adatto. Comunque di seguito è indicato come fare per poter scaricare i file ISO di Windows 10 a 32 e a 64 bit.

Lanciando il file MediaCreationTool.exe, si avvia questa utility ed avviene quanto segue:

1. si accetta la licenza, premendo invio sul pulsante accetto che si raggiunge con il tasto tab.

2. Si apre una nuova finestra e si può scegliere di installare Windows 10 sul computer in uso, oppure, si può scegliere di scaricare il software da installare su un altro computer. Le opzioni sono: “Aggiorna il PC ora” e “Crea un supporto di installazione per un altro PC”.

3. Scegliamo la seconda opzione.

4. Premiamo tab fino al pulsante avanti e premiamo invio.

5. dalla finestra che si apre, disattivare la casella di controllo “Usa le opzioni consigliate per questo PC”, per poter fare le scelte che vorremo.

6. si presentano i campi per fare le scelte, campi che possiamo scorrere con il tasto tab.

7. Premendo tab, dopo i pulsanti indietro e avanti, troviamo la scelta della lingua che dovrebbe essere già su Italiano, altrimenti la scegliamo con le frecce.

8. Premendo tab, possiamo scegliere l’edizione: Windows 10, Windows 10 home single language e Windows 10 n.

9. Scegliamo Windows 10. Questa è l’edizione completa e in tutte le lingue.

10. Premiamo tab e scegliamo la versione a 32 o a 64 bit, o entrambe. Se si sceglie entrambe, il file ISO è troppo grande per masterizzare un DVD, quindi, consiglio di scegliere una sola versione, 32 o 64 bit, e magari scaricare due file ISO per le due versioni.

11. Scegliamo 32 bit, premiamo tab fino al pulsante avanti e premiamo invio.

12. Se non stiamo usando un computer con il sistema operativo a 32 bit, quando chiediamo di scaricare la versione a 32 bit, avremo un messaggio di avviso che ci invita a controllare se la versione che stiamo scaricando è quella che ci serve. Si presenta un pulsante OK, con la sola possibilità di premere invio per proseguire. Premiamo invio.

13. Scegliamo File ISO, premiamo tab fino al pulsante avanti e premiamo invio.

14. Si apre la procedura per salvare il file, quindi, scegliamo il nome del file che di default è windows.iso. Come nome consiglio di scegliere windows10x86.iso per la versione a 32 bit, e windows10a64bit.iso per la versione a 64 bit. Scegliamo in quale disco e in quale cartella salvare e premiamo invio sul pulsante salva che raggiungiamo con il tasto tab.

15. Siccome si tratta di un file molto grande, la procedura scarica il file in background e ci avvisa che possiamo continuare a lavorare con il computer.

Nota bene:

– Quando è terminato il download del file ISO, si apre una finestra che consente di poter masterizzare il file ISO su un supporto DVD. Se non si deve creare subito il disco, premiamo tab fino al pulsante fine e premiamo invio. Premendo alt più F4 facciamo prima.
– Alla chiusura della finestra, siamo avvisati che il software sta facendo una operazione di pulizia. In pratica sta cancellando dalla cache i file usati per la procedura di download del file ISO.
– Quando è terminato il download del file ISO per l’installazione di Windows 10 a 32 bit, se ci occorre anche il software a 64 bit, si ripete tutta la procedura sin qui vista, ma al punto 11, si sceglie di scaricare il file ISO per la versione di Windows 10 a 64 bit.

Una volta ottenuti i due file ISO, abbiamo a disposizione in ogni momento il software per installare il sistema operativo Windows 10. Infatti, con i due file ISO si può creare il supporto DVD che ci serve ed installare da zero Windows 10. Questa operazione deve essere eseguita qualora si dovesse formattare la macchina, oppure, se, passati a Windows 10 da Windows 7 o Windows 8.1, si dovesse notare un rallentamento eccessivo del sistema operativo e si avesse bisogno di installare Windows 10 da zero.

Assistente vocale e display braille.

Per utilizzare una riga braille, senza installare uno screen-reader nel sistema operativo, non è possibile e non si può leggere in braille il testo a schermo. La ragione è molto semplice: il display braille senza il software apposito non può comunicare con il computer.

Con l’ultima versione del sistema operativo, avendo disponibile uno screen-reader che consente ad un disabile visivo di usare il computer senza dover installare necessariamente lettori di schermo realizzati da terze parti come Jaws o NVDA, si rende possibile anche usare un display braille.

Microsoft ha da tempo comunicato che è ora possibile interfacciarsi con lo screen reader in italiano chiamato assistente vocale anche con un display braille. In sostanza, la Microsoft ha deciso di implementare direttamente nell’installazione di sistema la possibilità di scaricare il software brltty, con il quale l’assistente vocale si interfaccerà per gestire anche i display braille.

Per poter abilitare il supporto al braille, occorre avviare l’assistente vocale premendo control più Windows più invio. Se tale combinazione non funzionasse, provare con Windows più Invio. Se l’assistente vocale non fosse abilitato all’avvio con la combinazione di tasti, occorre aprire le impostazioni con la combinazione di tasti Windows più i. Si apre il pannello di controllo, quindi, premere tab e siamo sull’elenco delle impostazioni. Premere freccia destra per scorrere le impostazioni. Selezionare accessibilità e premere invio.

A questo punto, nella finestra che compare a schermo, siamo sul campo editazione. Premiamo tab e siamo sulla voce Visione.

Con freccia giù, selezionare assistente vocale e premere barra spazio o invio.

Spostarsi con il tasto tab fino a trovare il pulsante scarica ed installa braille (download and install braille, o dicitura simile).

Premuto invio su questo pulsante, viene installato il software brltty, il noto screen reader per display braille multipiattaforma.

Ad installazione conclusa, al posto del pulsante scarica ed installa braille comparirà il pulsante abilita braille (enable braille), e va attivato.

Successivamente, sempre muovendosi con il tasto tab in questa finestra, si deve selezionare il display braille che si utilizza, dopo aver premuto sul pulsante aggiungi display braille, (add braille display).

Nella finestra di dialogo che appare a schermo, selezionare prima il costruttore e poi il tipo di porta di comunicazione usata dal display braille. Infine, va selezionata la lingua e la tabella braille preferita.

Se è stato fatto tutto come descritto, e non ci sono altri intoppi, l’assistente vocale a questo punto mostrerà le informazioni anche sulla riga braille.

Se non si è pratici di queste installazioni, si consiglia di andarci con calma o di farsi aiutare da qualche persona pratica o che lo ha già fatto, per non perdere tempo inutilmente.

Vi rimando alla prossima per svelarvi altre funzionalità nascoste di questo nuovo sistema operativo che ormai nuovo non è più.

Nunziante Esposito, nunziante.esposito@uici.it

Categorie
win

Windows 10, parte 09.

Windows 10: spiegazioni pratiche.

Nona parte: dalle Impostazioni, gli attrezzi per riparare, formattare o ripristinare.

Dopo i problemi creati dagli ultimi aggiornamenti di Windows 10 di inizio anno, ho cercato su internet qualche software di terze parti o della stessa Microsoft per riparare il sistema operativo.

Con mia grande sorpresa ho appreso che la Microsoft ha cambiato sistema e non produce più quei software chiamati FIX, per riparare le funzionalità del sistema operativo.

Da quando è uscito Windows 10, pur se presto molta attenzione alle innovazioni, molte cose sono cambiate e non ne hanno dato notizia in modo ufficiale. Per esempio, non mi ero accorto che era stato abolito questo tipo di software che Microsoft produce già dall’apparizione delle prime versioni di Windows XP.

Da quello che ho letto sul sito italiano, però, sono venuto a conoscenza che ne ha aggiunto uno molto più importante ed è contenuto direttamente nel sistema operativo. Ecco cosa ho trovato sul sito italiano della Microsoft:

Usare uno strumento FIX-IT con Windows 10?

Gli strumenti FIX-IT non sono più disponibili in Windows 10. Usa invece uno strumento di risoluzione dei problemi per provare a risolvere i problemi con il tuo PC. Per trovare tutti gli strumenti di risoluzione dei problemi, seleziona Start -> Impostazioni -> Aggiornamento e sicurezza -> Risoluzione dei problemi.

Come abbiamo visto in precedenza, le impostazioni si aprono anche con il comando Windows più I. Avere entro-contenuto un sistema che ti fa riparare qualsiasi cosa è molto importante e dobbiamo essere a conoscenza di cosa fare.

Nota bene: nonostante molte cose sono state già rese accessibili nelle impostazioni del sistema operativo, abbiamo ancora delle schede di impostazioni che sono accessibili solo in parte, quindi, se non si riesce a raggiungere da soli certe opzioni e non si riescono a ripristinare opzioni come descritto, la cosa migliore è affidarsi per il momento ad un occhio in prestito, ovviamente, dopo aver provato con Jaws, con NVDA che ha raggiunto ormai una prestazione eccellente e, soprattutto, con l’assistente vocale che, all’interno del pannello di controllo e in queste impostazioni è il più adatto.

Ecco di seguito come si utilizza questa sezione Impostazioni del sistema operativo, utilizzando la tastiera e Jaws.

Acceso il computer, fare come segue:

1. Aprire il menu avvio premendo il tasto Windows.
2. Con freccia giù, scegliere Impostazioni e premere invio. Se si preme la lettera I, si fa prima. In alternativa, premere direttamente Windows più I.
3. Si apre la finestra delle impostazioni e siamo su un campo editazione di ricerca. Con tab, ci spostiamo su una lista di impostazioni.
4. Premendo freccia destra è possibile scorrere tutte le opzioni. Scegliere Aggiornamento e sicurezza e premere invio.
5. Siamo nella nuova finestra e siamo su un campo editazione di ricerca. Premiamo tab per spostarci sulla lista delle impostazioni di aggiornamento e sicurezza.
6. Con freccia giù, scegliere Risoluzione dei problemi e premere invio.
7. Premendo tab, troviamo una lista di voci simile a quella dei FIX precedenti.
8. Basta selezionare con le frecce la voce che interessa. Premere spazio per selezionare tale voce.
9. Premere tab e ci si trova sul pulsante per avviare il ripristino della funzionalità scelta.

10. Terminati i ripristini che servono, premere alt più F4 e chiudere tutte le finestre.

Visto come fare il ripristino delle funzionalità più importanti del sistema, torniamo un passo indietro: siamo sulla lista delle cose che si possono fare oltre alla risoluzione dei problemi.

Infatti, nella lista troviamo: Windows Update, Windows Defender, Backup, Risoluzione problemi (già vista sopra), Ripristino, Attivazione, Trova il mio dispositivo, Per sviluppatori, Programma Windows Insider.

Escludendo le due voci: Per sviluppatori e Programma Windows Insider che servono per gli addetti ai lavori o per chi vuole sperimentare, e l’opzione trova il mio dispositivo che può andar bene per un dispositivo portatile, vediamo di seguito qualcuna delle altre voci che ci mettono in condizioni di ripristinare addirittura il computer come all’origine.

Nota bene: se si entra in una delle impostazioni di seguito indicate, per tornare indietro, basta premere alt più freccia sinistra.

Windows Update.

Premendo spazio su questa voce, la si attiva e, se si preme tab ripetutamente, si trovano uno dopo l’altro una serie di comandi che ci servono per impostare tutta una serie di opzioni per gli aggiornamenti, come era possibile fare con le versioni precedenti da pannello di controllo.

Windows Defender.

Se si sceglie questa voce e si preme spazio, premendo tab ripetutamente, si può attivare questa sicurezza, leggere tutte le spiegazioni su questo software antivirus e leggere commenti e suggerimenti.

Backup.

Scegliendo questa voce e premendo la barra spazio, premendo tab ripetutamente, si possono usare dei comandi per creare un backup del computer, ripristinare un backup precedente, eccetera.

Risoluzione problemi.

Già vista sopra ad inizio articolo.

Ripristino.

Questa è la sezione più importante di tutte le altre, in quanto consente di ripristinare il computer come se venisse formattato, anche se viene ripristinato come se lo avessimo appena acquistato. Insomma, avviene come quando, con i computer con sistemi operativi precedenti, si ripristinava ai dati di fabbrica.

Se si sceglie questa voce e si preme spazio, premendo tab ripetutamente, si possono usare alcuni comandi per il ripristino della macchina. Vediamoli:

Introduzione al Ripristino del PC, pulsante.

Premendo invio su questo comando, si apre una finestra e dobbiamo scegliere se mantenere i file dell’utente o se rimuovere tutto. In pratica, mantenendo i file dell’utente, si mantiene tutto il contenuto della cartella Documenti. Vengono rimossi tutti i programmi installati ed il computer si riavvia tre volte. Avendo il solo screen-reader di Windows 10, possiamo usufruire della sua sintesi e non abbiamo problemi, l’assistente vocale è immediatamente attivo e non occorre un occhio in prestito. Microsoft avvisa che già dal primo riavvio si può attivare l’assistente vocale premendo Windows più control più invio. Siccome è stato provato, è una gioia poter essere indipendenti. Provare non è un problema: dopo il primo riavvio si può premere Windows più invio, oppure, control più Windows più invio. Ricordo a chi legge che occorre un minimo di esperienza per poter formattare un computer in questo modo.

Alla fine del terzo riavvio, Windows si avvia e con l’assistente vocale attivo, consente di impostare alcune opzioni per l’avvio, opzioni che possono essere anche saltate e impostate successivamente. Se è stata scelta la formattazione con l’eliminazione di tutto, programmi e dati personali, il computer si presenta come all’origine, praticamente con un sistema operativo vergine.

Inoltre, la procedura presenta sul desktop un file di testo che contiene tutti i nomi dei programmi disinstallati.

Se è stato deciso di mantenere i file dell’utente, si troverà la cartella documenti intatta.

Esegui ora il riavvio per visualizzare le opzioni di avvio avanzato, pulsante.

Dando invio su questo pulsante, il computer si riavvia e presenta tutte le opzioni di avvio da poter scegliere e ci vuole un occhio in prestito, perché se si tenta di avviare l’assistente vocale, dando il comando apposito, si avvia il computer con il primo comando impostato: avvio normale.

In pratica, si presenta un menu con tutte le possibilità avanzate di avvio. Con le frecce si sceglie quella che si desidera e, premendo invio, si avvia quella scelta.

Scopri come eseguire una installazione pulita di Windows, link.

Attivando questo link ci viene chiesto se vogliamo passare alle App. Se si risponde di no, si chiude la finestra e siamo di nuovo sul link. Se si risponde di si, si apre una finestra con la quale si possono usare delle App ma non si capisce quello che si può fare. Per chiudere, premere alt più F4 e siamo di nuovo sul link. Qui c’è da smanettare un poco e sicuramente avremo modo di trovare qualche procedura che si può usare per il ripristino delle app o di altre impostazioni. Personalmente non ho ancora sperimentato, quindi, se qualcuno vuole cimentarsi, lo farà a suo rischio e pericolo.

Di seguito troviamo i soliti due comandi: informazioni e commenti e suggerimenti.

Attivazione.

Questa opzione serve non solo a chi deve attivare la sua copia di Windows. Infatti, se scegliamo questa opzione e premiamo la barra spazio, premendo tab ripetutamente troviamo due link per collegarsi al sito Microsoft e allo Store di Windows, ed i comandi per cambiare il product Key e quello per creare un nuovo account. Sono tutti comandi molto intuitivi e che difficilmente si usano se si è in possesso di un computer con regolare licenza di utilizzo. Seguono i soliti due comandi: informazioni e commenti e suggerimenti.

Aver scoperto questa possibilità disponibile all’interno del sistema operativo Windows 10 creator, ho già avuto la possibilità di ripristinare un computer come all’origine e di ripristinare le impostazioni di gestione risorse del computer.

Anche se Microsoft ci sta facendo tribolare non poco con tutti gli aggiornamenti che ci sta propinando e che non è possibile bloccare, avere questa opportunità ci consente di stare un tantino più tranquilli, perché ci ha dato uno strumento che ci evita sicuramente di dover chiamare un tecnico anche per ripristinare cose serie come quelle di un ripristino totale del computer a seguito di malfunzionamenti generali.

Vi rimando alla prossima per svelarvi altre funzionalità nascoste di questo nuovo sistema operativo che ormai nuovo non è più.

Nunziante Esposito
nunziante.esposito@uici.it

Categorie
win

Windows 10, parte 08.

Windows 10: spiegazioni pratiche.

Ottava parte: personalizzazione dei programmi all’avvio e dati del sistema.

In questa parte vediamo come impostare al meglio l’avvio del sistema operativo, per limitare l’avvio delle applicazioni che si caricano all’accensione della macchina, per impegnare il meno possibile la memoria RAM, evitando ritardi del sistema operativo, talvolta anche enormi quando non si ha una macchina con componenti e prestazioni recenti.

Per decidere quali software non far partire all’avvio di Windows, fare come segue:

1. Premere la combinazione di tasti control più shift più ESKAPE, si aprirà la funzione gestione attività che si dovrebbe aprire in una multischeda.

2. Se non si aprisse direttamente la multischeda, molto probabile, con tab, raggiungere il pulsante Ulteriori informazioni e premere invio.

3. Con la combinazione Control più Tab passare alla scheda Avvio, oppure, con tab, raggiungere il campo delle etichette, saremo su processi tab e con freccia destra raggiungiamo la scheda avvio tab. Con tab passare alla lista dei programmi che possono essere caricati all’avvio del sistema operativo. La lista si scorre con le frecce verticali.

4. Posizionarsi sul programma che non si vuole far avviare all’avvio della macchina e, premendo il tasto applicazioni, si apre il menu di contesto.

5. Nel menu che si apre, se l’elemento sotto al cursore è chiuso,la prima voce è apri, altrimenti sarà proprio disabilita, quindi, premere invio per confermare la scelta.

6. ci troveremo nuovamente sull’elenco dei programmi e precisamente sul programma appena modificato. Se quel programma è già disabilitato, nel menu al posto di disabilita troveremo la voce abilita.

7. Nel menu di contesto, assieme alle voci suddette, troveremo anche altre voci che sono:

a. Apri percorso file, che serve qualora non si comprendesse a cosa serve il programma selezionato. Infatti, aprendo la cartella del programma, possiamo verificare a cosa serve, magari leggendo il file leggimi o i nomi degli altri file che troviamo nella cartella.

b. Cerca On Line, che apre il browser per la navigazione e si apre una pagina che spiega il programma a cosa serve, ove ce ne fosse bisogno.

c. Proprietà che apre le proprietà del file. Dando invio su questo comando, girando Jaws a PC, comunque, esplorando la schermata, possiamo leggere le proprietà del programma.

8. Per un funzionamento ottimale del computer è consigliabile lasciare attive solo le applicazioni strettamente necessarie, come l’antivirus, l’antispyware, Jaws e tutti i programmi come OneDrive, Dropbox e Google Drive che conviene tenere avviati per la sincronizzazione. I software conosciuti che non si usano continuamente, come per esempio, Abby Fine Reader, Acrobat DC, Driver Stampante, eccetera, che si usano quando servono, meglio lasciarli disabilitati, tanto quando servono, al massimo perderemo qualche manciata di secondi per attendere che si avviano. Per i PC portatili, sconsiglio di disabilitare le utility che le case costruttrici implementano nel sistema operativo per evitare malfunzionamenti.

9. Se troviamo dei programmi sconosciuti, prima di disabilitarne l’avvio, bisogna informarsi a cosa servono e poi decidere. Basta prendere nota del nome del software e fare una ricerca su internet per conoscerne il funzionamento. Con una ricerca accurata fatta per esempio con Google, è abbastanza facile trovare indicazioni precise sulla utilità di lasciare attivo o meno il programma. Tuttavia è sempre possibile fare delle prove disattivando i software che non si ritengono necessari e verificare il comportamento del computer. Se non si notano malfunzionamenti si può tranquillamente lasciare il programma disabilitato o, viceversa, riabilitarne l’avvio.

10. Una volta fatte tutte le scelte in base alle considerazioni suddette, premere alt più F4 e chiudiamo la finestra della Gestione Attività da cui siamo partiti per decidere quali programmi tenere avviati quando si avvia la macchina.

Dopo aver visto come limitare i software che vengono caricati in automatico all’avvio di Windows 10, vediamo un’altra modalità per sapere come ricavare i dati tecnici del proprio computer, quali: sistema operativo a 32 o a 64 bit, processore utilizzato e frequenza di utilizzo, memoria RAM installata, eccetera.

Per avere queste informazioni, fare come segue:

1. Aprire il pannello di controllo con la sua icona dal desktop.

2. Premere ripetutamente la lettera S fino al link Sistema e premere invio.

3. Nella schermata che si apre girare Jaws a PC, premendo insert più tasto meno del tastierino numerico disattivato. Per chi usa una tastiera con layout laptop usare la combinazione CapsLock più la e accentata.

4. Premere pagina su e poi il tasto home per posizionarci nell’angolo superiore sinistro della schermata.

5. Premere freccia giù per leggere riga per riga tutte le informazioni della macchina che stiamo controllando.

6. Una volta acquisite le informazioni necessarie è sufficiente riattivare il cursore PC con il tasto più del tastierino numerico disattivato e chiudere tutte le schermate con alt più F4.

Nunziante Esposito
nunziante.esposito@uici.it

Categorie
win

Windows 10, parte 07.

Windows 10: spiegazioni pratiche.

Settima parte: Le altre impostazioni e quelle del risparmio energia.

Un’altra parte importante delle impostazioni da curare in modo particolare per la personalizzazione del proprio computer sono le impostazioni relative al risparmio energetico, soprattutto per un computer portatile, Ovviamente quando viene usato in mobilità e non lo si destina a farlo funzionare come computer fisso, sempre collegato alla rete elettrica.

A differenza dei sistemi precedenti, anche se queste impostazioni si trovano e si possono raggiungere sempre nel pannello di controllo, abbiamo la possibilità di raggiungerle anche con comandi nuovi che ci consentono di raggiungerle in modo più rapido, come abbiamo anche già visto nelle parti precedenti.

Infatti, Windows 10 ha introdotto la nuova applicazione impostazioni che si apre con una combinazione di tasti che sono semplicemente Windows più lettera I. Premendo questa combinazione di tasti, si consente all’utente di raggiungere direttamente la finestra delle impostazioni generali, di cui ne abbiamo visto una, la personalizzazione, raggiunta e usata, come abbiamo visto nella parte precedente.

Quando si apre la finestra delle impostazioni con la combinazione Windows più I, si presenta come al solito un campo editazione per la ricerca, ma premendo il tasto tab, siamo sulla lista delle impostazioni. Per poter scorrere la lista di tutte queste impostazioni, personalizzazione compresa, basta premere il tasto freccia destra ripetutamente, in modo da scorrere tutta la lista. Volendo scegliere una delle impostazioni per regolare i parametri del sistema operativo, una volta selezionata, basta premere invio.

Dopo aver premuto invio, premendo tab si passa all’elenco di quello che si può modificare, come se quella precedente fosse una maxi-area che, una volta scelta, fornisce le sotto-aree, che, una volta scelte, forniscono i comandi per fare le scelte delle opzioni.

Questo è un concetto nuovo, ma è semplice, quindi, ripeto per semplificare il tutto:
Si preme Windows più I, e siamo su un campo editazione.
Si preme tab, si passa alla prima lista, si sceglie con freccia destra quello che interessa e si preme invio.
Si preme tab e si passa alla seconda lista.
Questa volta si sceglie con le frecce verticali l’opzione che interessa e si preme invio per conferma.
Si preme poi continuamente il tasto tab per spostarsi sui vari campi di quella opzione per scegliere le impostazioni da modificare.

Più semplice sicuramente da eseguire che da spiegare.

Siccome molte persone si trovano in difficoltà perché questo nuovo sistema operativo gli è stato impostato in modo che chiede la password ogni volta che va in stand-by, tante volte può risultare solo un fastidio, iniziamo proprio da questa impostazione. Cominciamo ad eliminare la fastidiosa password, impostazione che si attiva ogni volta che ci allontaniamo dal computer o quando rispondiamo a qualche telefonata ed il pc va in stand-by. Ovviamente, Per qualcuno l’esigenza potrebbe essere opposta, quindi, in tal caso, useremo le spiegazioni per inserire questa protezione.

Se ogni volta che il tuo portatile, ma anche il computer fisso va in stand-by e ti chiede ogni volta la password, per evitare questo fastidio non di poco conto se non è necessario, fare come segue:

1. Premere la combinazione Windows più la lettera I e si apre l’applicazione impostazioni.

2. Siamo sul campo editazione per la ricerca, premere Tab e siamo sulla lista delle impostazioni. Premere freccia destra fino alla voce account e premere Invio per entrare nelle impostazioni dell’account utente.

3. Premere Tab. Poi, premendo freccia giù, scorrere la lista delle impostazioni fino alla voce opzioni di accesso e premere Invio per selezionarla.

4. Premere il tasto Tab e siamo su una lista di opzioni tra le quali possiamo scegliere la modalità di accesso al dispositivo. Consiglio di scegliere di accedere con il pin che è la stessa modalità di accesso che si può scegliere con uno smartphone, compreso l’iPhone.

5. Premere il tasto Tab e si sentirà il seguente messaggio: “Dopo un periodo di assenza quando vuoi che Windows ti richieda di eseguire nuovamente l’accesso?”.

6. Aprire la casella combinata con i tasti Alt più freccia giù e con le frecce selezionare la voce mai.

7. Premere Alt più F4 per chiudere la finestra.

8. Se è stato fatto tutto come descritto, ogni volta che il computer va in stand-by, lo si può riattivare e rendere operativo semplicemente muovendo le frecce e non dobbiamo più inserire il PIN o La Password, come scelto nel campo precedente.

Un’altra impostazione da vedere subito, è quella che ci consente di raggiungere la finestra per verificare ed effettuare gli aggiornamenti del sistema operativo.

Sappiamo tutti che Windows 10 ha un sistema di aggiornamento diverso dai sistemi precedenti e, a causa della corposità degli stessi, hanno implementato un sistema che, se non si ha spesso il computer acceso, difficilmente il computer si aggiorna automaticamente, soprattutto se lo si accende poco e negli orari di ufficio.

Il sistema è impostato di default che non si deve aggiornare mentre si sta lavorando, quindi se lo si tiene acceso poco e lo si tiene acceso in orario di ufficio, dalle 8 alle 17, si possono avere problemi e non fare gli aggiornamenti.

Ciò premesso, vediamo come possiamo aggirare l’ostacolo e verificare se si hanno aggiornamenti da fare.

Per prima cosa vediamo la versione del sistema operativo che abbiamo in uso, verificando la versione. Premiamo il tasto Windows e, nel campo editazione per la ricerca, scrivere WinVer e premere invio.
Si apre una finestra che vi viene letta in automatico da Jaws e anche dagli altri due screen-reader, e si presenta alla fine della lettura un pulsante OK, sul quale si preme invio per chiudere. Se non venisse letta in automatico, basta premere alt più tab due volte.

In questo momento che sto scrivendo, la versione è: , 20H2 e dovrebbe essere l’ultima disponibile. Tutte quelle che hanno un numero inferiore a 2004, sono delle versioni non aggiornate e si devono aggiornare.

Vediamo ora come raggiungere la scheda di impostazioni per l’Update del sistema operativo. Facciamo come segue:

1. Premiamo Windows più I, per entrare nelle impostazioni.

2. Siamo su un campo editazione e premiamo tab.

3. Con freccia destra, raggiungiamo la voce aggiornamenti e Sicurezza e premiamo invio.

4. Premiamo tab e siamo su un campo editazione. Premendo tab, siamo già su Update.

5. premendo tab, troviamo il pulsante verifica disponibilità aggiornamenti e premendo tab ancora, altri pulsanti.

6. Premendo invio sul primo pulsante, si avvia la ricerca di aggiornamenti e con Jaws e con NVDA, abbiamo pochi riscontri di quello che sta accadendo, mentre con l’Assistente vocale di Windows 10 abbiamo il riscontro di quello che sta avvenendo. Con Jaws e con NVDA si deve esplorare la finestra per avere qualche riscontro.

In ogni caso, il sistema, se sono disponibili aggiornamenti, li scarica e li installa, oppure, se si è in orario di lavoro, vi chiede di installarli fuori orario.

Se quando si accende il computer si fa questo controllo, è molto più facile avere il sistema aggiornato e non correre il rischio di lavorare con un sistema operativo non aggiornato.

Una volta che è stato avviato un aggiornamento, si può anche ridurre ad icona la finestra e si può continuare a lavorare come si è sempre fatto.

Per chiudere dopo gli aggiornamenti o dopo non averne trovati, basta premere alt più F4.

Si consiglia, anche quando non si trovano aggiornamenti, di tenere il computer acceso e collegato alla rete, per favorire la prenotazione degli aggiornamenti ed avere più possibilità di usufruirne, visto che il sistema che usa Windows 10 per aggiornare i computer, favorisce più i computer che sono accesi anche dopo l’orario di lavoro impostato. A proposito, per aumentare la possibilità di avere gli aggiornamenti, conviene regolare proprio in quella finestra appena vista l’orario di lavoro, impostandolo a quello effettivo di utilizzo del computer e lasciando il computer acceso anche prima e dopo tale orario.

Le altre impostazioni del risparmio energia, anche se le possiamo raggiungere con questo sistema, essendo raggiungibili in modo molto più semplice ed immediato con un link apposito dal pannello di controllo, per non complicarvi la vita, le raggiungeremo aprendo appunto il Pannello di controllo con l’icona che abbiamo posizionato sul desktop.

Una volta entrati nel pannello di controllo, premiamo ripetutamente la lettera O, fino a raggiungere il link Opzioni risparmio energia e premiamo Invio per entrare nella finestra apposita.

Muovendosi con il tasto Tab si troverà il comando specifica comportamento pulsanti di alimentazione che apre la finestra dove è possibile scegliere l’operazione da associare alla pressione di alcuni pulsanti del PC. Per muoversi tra i campi della finestra si usa sempre il tasto Tab. Le impostazioni che si incontrano risultano abbastanza intuitive, inoltre alcuni comandi potrebbero variare a seconda che si sta usando un computer fisso o un portatile. Per salvare le modifiche si preme Tab fino al pulsante salva che si attiva con la barra spaziatrice.

Il comando “Specificare cosa avviene quando viene chiuso il coperchio” apre la stessa finestra vista con il comando precedente.

Il comando “Crea combinazione per il risparmio di energia” non è particolarmente importante e, a meno che non si hanno esigenze particolari, non è necessario modificare tali impostazioni.

Proseguendo con le opzioni del risparmio energia, si trova il comando “Specifica impostazioni di disattivazione dello schermo” che apre una finestra con la quale è possibile regolare le impostazioni del monitor come l’attenuazione o lo spegnimento, ciò consente di salvaguardare il consumo della batteria nei computer portatili. Sempre in questa finestra è presente un comando per accedere ad una serie di impostazioni avanzate che consentono di rendere ancora più precisi i parametri di attenuazione e spegnimento del monitor. Questa finestra l’abbiamo già vista quando abbiamo usato il time Out dello schermo.

Il comando “Modifica impostazioni di sospensione del computer” apre una finestra simile alla precedente, anche qui si possono regolare alcune impostazioni che riguardano la disattivazione del computer.

Una volta fatte le scelte per tutte le impostazioni di cui si necessita, premere ripetutamente la combinazione Alt più F4, per chiudere tutte le finestre, compreso il pannello di controllo.

Anche se non ci vuole una grossa esperienza per modificare queste impostazioni, si consiglia proprio per non trovarsi in difficoltà, soprattutto gli utenti con residuo visivo, anche se si possono regolare i parametri del sistema operativo in una sola volta, è preferibile modificare un’opzione per volta, in modo da verificare cosa si modifica, ma soprattutto per poter poi ripristinare se quello che è stato modificato non è di gradimento.

Se non si è convinti delle modifiche apportate, oppure abbiamo aperto queste impostazioni solo per curiosare, è consigliabile uscire con il pulsante Annulla. Tuttavia nei campi dove si modificano dati numerici tramite le frecce, le cosiddette caselle spin, o selettori a slitta con percentuali, può capitare che, anche usando il pulsante annulla per uscire, vengano salvate le modifiche. Per non trovarsi in difficoltà, si consiglia di prendere appunti per quello che si modifica, in modo da poterlo riportare al valore di default.

Per chiudere la finestra delle personalizzazioni e per chiudere anche il pannello di controllo, premere ripetutamente alt più F4.

Nella prossima parte saranno spiegate le personalizzazioni relative all’utilizzo di alcuni software, come browser di posta e Microsoft Edge per la navigazione. Saranno anche accennate delle procedure di semplificazione da tastiera per usare meglio Microsoft Word e Microsoft Outlook.

Nunziante Esposito
nunziante.esposito@uici.it

Categorie
win

Windows 10, parte 06.

Windows 10: spiegazioni pratiche.

Sesta parte: impostazioni degli altri elementi della personalizzazione.

Oltre alla personalizzazione dello schermo e delle cartelle, esistono una serie di altre funzionalità che consentono di rendere il sistema il più confacente possibile alle proprie esigenze, quindi, dobbiamo ritornare nella finestra delle personalizzazioni dalla quale è possibile effettuare altre impostazioni. Ne vedremo alcune di quelle che sono più utili e faremo come segue:

1. Portiamoci nel desktop con il comando Windows più la lettera M e assicuriamoci che nessuna icona sia selezionata. Se abbiamo una delle icone selezionata, per deselezionarla, premere control più alt più spazio e lo screen reader dirà non selezionato, leggendo il nome dell’icona.

2. Premere il tasto applicazioni, con freccia su, portiamoci fino alla voce personalizza e premiamo Invio.

3. Premere il tasto Tab, ci troviamo sull’elenco delle personalizzazioni, con freccia giù, selezionare temi e premere il tasto Invio.

4. Una volta aperta la personalizzazione dei temi, con il tasto Tab, raggiungere la voce cursore del mouse predefinito di Windows e premere invio. Si apre una finestra multi scheda con la quale è possibile fare alcune scelte relative all’utilizzo del mouse, operazione utile soprattutto per chi possiede un residuo visivo ed usa questa periferica.

5. In una di queste multi schede, quando apriamo questa impostazione in un computer portatile, troviamo una casella di controllo che se attivata, ci consente di disabilitare il mouse a tocco, periferica molto comoda per chi vede, ma che nei computer portatili può risultare fastidioso per un cieco assoluto, soprattutto quando scrive in un programma di scrittura o in un programma di posta elettronica.

6. Fatte le necessarie impostazioni per l’utilizzo del mouse o per disabilitarlo, ci portiamo sul pulsante applica e premiamo invio. Poi, ancora con tab, ci portiamo sul pulsante OK e premiamo invio per chiudere questa finestra e ritornare sul pannello della personalizzazione. Siamo precisamente sul pulsante Mouse predefinito da dove eravamo partiti.

Vediamo ora altre personalizzazioni e come raggiungerle:

Per accedere alle altre impostazioni, sempre dalla finestra di personalizzazione dove siamo, con il tasto Tab, ci spostiamo fino all’elenco delle impostazioni, dove avevamo scelto ed è ancora selezionata la voce temi, se la finestra non l’abbiamo chiusa del tutto.

Con freccia su, si seleziona la voce schermata di blocco e si preme Invio.

Premendo il tasto tab, le prime cose che troviamo e che possiamo modificare sono le schermate di avvio macchina, schermate che si possono impostare a proprio piacimento, decidendo lo sfondo e le altre cose da visualizzare quando si inserisce la password o il pin di ingresso iniziale, schermate che vengono mostrate quando il computer è in stato di blocco o di attesa password.

Se non abbiamo bisogno di avere queste visualizzazioni nei riquadri di blocco, decisione che dipende dal visus che si possiede e, da non trascurare, anche dalla potenza del computer, si può disabilitare per ogni campo, premendo su ognuno il tasto home. Questa soluzione è consigliata soprattutto se si ha un computer poco potente o datato.

Nota bene: se su questi primi campi ci spostiamo con le frecce per selezionare un elemento diverso da quello selezionato, se usiamo Jaws, non ci viene letto nulla e siamo costretti a spostarci con tab e con shift tab per leggere cosa abbiamo scelto. Se invece si usa NVDA o l’Assistente vocale di Windows 10, con le frecce verticali, ci vengono letti tutti gli elementi che contiene la lista, di cui il primo elemento è nessuno, e possiamo scegliere consapevolmente l’elemento da visualizzare.

Indipendentemente se abbiamo deciso o meno di avere una password o il PIN all’avvio del computer e di aver disabilitato o meno queste visualizzazioni nei blocchi di avvio, a prescindere, consiglio di disabilitare la visualizzazione di una immagine di sfondo, perché assorbe risorse al processore e alla memoria. Premendo tab ripetutamente, portarsi sulla casella di controllo Mostra immagine di sfondo nella schermata di blocco e la disattiviamo con barra spazio.

Per le altre personalizzazioni che possiamo fare in questa finestra del pannello di controllo, abbiamo anche da qui la possibilità di impostare il time out dello schermo, lo screen-saver e, nel caso servisse, anche la possibilità di inviare a Microsoft eventuali malfunzionamenti, qualora li riscontrassimo.

Per il time out dello schermo, ovviamente molto importante per la durata della batteria dei computer portatili, viene impostato molto semplicemente dando invio sul link Time Out.

Si apre una finestra molto accessibile, ci spostiamo con il tasto tab e scegliamo le opzioni da impostare con le frecce direzionali. Qualora si usasse un computer portatile come computer fisso, magari sempre collegato alla rete elettrica, consiglio di impostare la disattivazione dello schermo e la sospensione su mai, o comunque su un tempo non esiguo, per evitare fastidi dovuti alla disattivazione dello schermo e alla sospensione del computer, visto che non si hanno esigenza di durata della batteria.

Terminata la scelta delle impostazioni di Time Out, se si vuole chiudere, si preme alt più F4, mentre si torna alla schermata precedente con alt più freccia sinistra.

Premiamo alt più Freccia sinistra e, tornati alla schermata precedente, premendo tab cerchiamo il link screensaver e premiamo invio per impostare anche lo screensaver. Si preme tab fino a raggiungere questa voce e si preme Invio per entrare nella relativa finestra.

Il primo elemento che si trova è una casella combinata dalla quale è possibile scegliere lo screensaver che si preferisce, compresa la voce nessuno. Per scorrere le voci della casella combinata si usano le frecce verticali, per scegliere l’ultima voce dell’elenco basta premere il tasto fine e per tornare in cima, premiamo home.

Una volta fatta la scelta si preme il tasto Tab e ci si trova sul pulsante impostazioni. Per aprire questa ulteriore finestra si preme sempre il tasto Invio. Se per lo screensaver scelto non ci sono impostazioni da fare, il sistema avviserà l’utente, a questo punto si chiude la finestra di avviso premendo Invio sul pulsante OK.

Se invece è stato selezionato uno screensaver che ha bisogno di impostazioni, premendo Invio su questo pulsante si apre una finestra dalla quale è possibile fare alcune scelte. Si può inserire ad esempio un testo che si desidera visualizzare sullo schermo mentre lo screensaver è in esecuzione. Inoltre è possibile modificare il tipo di carattere con cui tale testo verrà visualizzato. Tuttavia non si tratta di funzionalità particolarmente importanti, ma può essere ugualmente utile conoscerle. Per chiudere la finestra di impostazioni si preme Tab. fino al pulsante OK che si attiva sempre con Invio.

A questo punto ci si ritrova nella finestra precedente dove è possibile provare lo screensaver e regolare altre impostazioni come ad esempio il tempo di esecuzione. Una volta effettuate tutte le scelte del caso si chiude la finestra attivando il pulsante OK, raggiungibile sempre muovendosi con il tasto Tab.

Per chiudere la finestra delle personalizzazioni si preme Alt più F4.

Nella prossima parte saranno spiegate le personalizzazioni relative al risparmio energia e a tutte le altre impostazioni per il monitor e per le altre funzioni necessarie soprattutto per un portatile, compreso i pulsanti per l’accensione e per gli altri comandi che vengono usati per far durare di più la batteria quando lo si usa in mobilità.

Nunziante Esposito
nunziante.esposito@uici.it

Categorie
win

Windows 10, parte 05.

Windows 10: spiegazioni pratiche.

Quinta parte: comandi rapidi da esegui e Cerca di Windows. Continuazione del menu avvio.

In questa parte cominciamo a prendere confidenza con gli strumenti messi a disposizione dal nuovo sistema operativo di casa Microsoft. Non appena è stato avviato il computer, siamo sul desktop e vedremo due opportunità che sono presenti nel sistema operativo in maniera diversa fin da Windows Seven.

Nelle parti precedenti, più che altro, ci siamo dedicati a personalizzare il sistema operativo per le nostre esigenze e quelle dello screen-reader. Invece, Di seguito cominciamo a vedere quelle peculiarità che questo sistema operativo mette a disposizione per imparare a velocizzare l’utilizzo del sistema operativo, ma anche per velocizzare l’avvio dei programmi installati nella macchina.

Come già accennato velocemente nelle parti precedenti, il menù avvio di Windows 10 che apriamo con il tasto Windows, presenta un campo editazione tramite il quale è possibile impartire molti comandi al sistema. In pratica, una volta premuto il tasto Windows, tramite il campo editazione che si presenta al cursore è possibile accedere a molte funzionalità, senza doverle cercare nelle varie finestre delle impostazioni, del registro di sistema, nel pannello di controllo e in tutti i meandri che Windows ha sempre avuto e che continuerà ad avere.

Sicuramente gli utenti con una certa esperienza, anche se stiamo usando un sistema operativo nuovo, non hanno difficoltà a raggiungere le impostazioni nascoste, ma una persona meno esperta potrebbe riscontrare qualche difficoltà, quindi, può essere una agevolazione da non sottovalutare.

Infatti, ogni volta che si apre il menu avvio premendo il tasto Windows o cliccando sul pulsante start, è sufficiente scrivere nel campo editazione che si presenta al cursore il nome di un programma, un comando da impartire al sistema, il nome di qualche cosa da cercare sul computer o su Internet, e premendo invio viene eseguito il comando o la ricerca.

Per esempio, scrivendo blocco note e premendo invio si apre il Blocco note di Windows, se scriviamo Skype e premiamo invio, si avvia il programma di messaggistica. Lo stesso dicasi se si scrive un termine di ricerca, premendo invio, il sistema cerca prima sul computer e, se non trova nulla nella macchina, qualora fossimo collegati ad Internet, tale ricerca viene eseguita sul Web.

Per impartire comandi al sistema operativo da linea di comando, è possibile anche usare il campo editazione della finestra Esegui.
Per aprire questa finestra, è necessario premere la combinazione di tasti Windows più la lettera R.

In questa finestra, scrivendo nel campo editazione che si presenta al cursore quando viene aperta, si possono impartire una serie di comandi che consentono di accedere a molte funzioni di Windows 10. Certamente non è una modalità utilizzata da un utente poco smaliziato, ma nessuno di noi è nato già esperto, quindi, essendo una modalità che si impara facilmente, basta capire e imparare.

Inoltre, poiché gli stessi comandi si possono impartire anche nel campo editazione di ricerca del menu avvio, questa finestra è usata poco anche da persone esperte e si preferisce utilizzare quella del menu avvio.

Di seguito riporto un elenco dei principali comandi che si possono impartire con questo sistema, con una breve spiegazione della loro utilità:

1. control admintools – Apre la finestra “Strumenti di amministrazione”.

2. fsquirt – Per trasferire file mediante modulo bluetooth.

3. winver – Visualizza la versione di Windows installata.

4. dcomcnfg – Apre la finestra “Servizi componenti”.

5. devmgmt.msc – Apre la finestra di gestione hardware.

6. cleanmgr – Apre lo strumento “Pulizia disco”.

7. dxdiag – Apre lo strumento di diagnostica di Direct X.

8. diskpart – Apre la finestra.

9. diskmgmt.msc – Apre la finestra “Gestione disco”.

10. verifier – Apre l’utility di verifica dei driver installati.

11. eventvwr.msc – Apre lo strumento di visualizzazione eventi del sistema.

12. gpedit.msc – Apre la finestra “Editor Criteri di gruppo locali”.

13. ipconfig /all – Mostra le configurazioni delle eventuali schede di rete presenti all’interno del computer.

14. control keyboard – Visualizza le proprietà della tastiera.

15. control mouse – Visualizza le proprietà del mouse.

16. control color – Visualizza le proprietà dello schermo.

17. perfmon.msc – Apre l’utility di monitoraggio delle prestazioni del pc.

18. powercfg.cpl – Mostra le opzioni di risparmio energia.

19. regedit – Apre l’editor del registro di sistema (da utilizzare con cautela).

20. wscui.cpl – Apre il centro sicurezza.

21. msconfig – Apre la funzione di configurazione del sistema.

22. sfc /scannow – Esegue la scansione dell’hard disk alla ricerca di errori.

23. sysdm.cpl – Apre le proprietà del sistema.

Tornando al menù avvio, si sottolinea ancora una volta che in Windows 10 sono state apportate modifiche alla sua interfaccia e il funzionamento non è sempre intuitivo. Questo non preclude assolutamente l’utilizzo del pc in quanto tutte le funzioni sono ugualmente presenti nel menu, ma possono essere raggiunte anche in altre modalità. Come dicevo già in precedenza, è solo questione di imparare quelle poche differenze presenti.

I comandi di spegnimento non sono facilmente raggiungibili dal menù avvio come nei vecchi sistemi operativi. La soluzione più semplice per spegnere il pc è premere la combinazione alt più f4 quando siamo sul desktop, a questo punto con le frecce verticali è possibile scegliere tra una serie di comandi che sono: arresta il sistema, riavviare il sistema o sospendi.

Una volta effettuata la scelta si preme invio e il comando viene eseguito. Se si è aperta per errore questa finestra, con il tasto tab si raggiunge il pulsante annulla e premendo spazio si ritorna nel desktop. Premendo il tasto escape, si fa prima.

Comunque, tanto per capire dove sono i comandi di spegnimento, fare come segue:

1. Stando sul desktop, premendo il tasto tab, siamo sul pulsante Start.

2. Premendo il tasto applicazioni, si apre il menu di contesto e al suo interno, scorrendo con freccia giù, troveremo:

App e Funzionalità.
Opzioni spegnimento.
Visualizzatore eventi.
Sistema.
Gestione Dispositivi.
Connessione di Rete.
Gestione Disco.
Gestione Computer.
Prompt dei Comandi.
Prompt dei Comandi Amministratore.
Gestione Attività.
Impostazioni.
Esplora file.
Cerca.
Esegui.
Chiudi o Disconnetti, sottomenu.
Desktop.

3. Come si comprende dai nomi dei comandi presenti in questo menu, premendo invio su uno di essi, possiamo utilizzare anche qui la porta di accesso alle impostazioni di Windows 10 e per aprire altre sezioni delle opzioni che vedremo in seguito, per utilizzare quello che questo sistema operativo mette a disposizione.

4. Tra le voci presenti in questo menu, al penultimo posto, troviamo Chiudi o Disconnetti, sottomenu. Premendo freccia destra per entrare nel sottomenu, troviamo i comandi di spegnimento e quelli per cambiare utente, quindi, anche da qui, è possibile spegnere la macchina, riavviarla o metterla in sospensione, oltre a poter disconnettere l’utente che stiamo usando. La disconnessione dell’utente viene usata quando il computer viene utilizzato da più utenti, per esempio, quando su un posto di lavoro si fanno i turni e gli utilizzatori sono diversi e con diverse esigenze. Per fare un esempio pratico, sul posto centralino di un ospedale, si alternano su tre turni, un Vedente, un Cieco assoluto ed un Ipovedente. Si capisce benissimo che per lo stesso computer si hanno tre esigenze diverse, quindi il tecnico di rete imposterà tre utenti e per ognuno installerà i software che gli occorrono, ed imposterà il sistema operativo al meglio per le sue esigenze.

Qualcuno degli altri comandi li vedremo in seguito e molto probabilmente li useremo entrando dal pannello di controllo.

Vi rimando alla prossima parte per continuare a fornirvi le indicazioni pratiche per usare al meglio questo sistema operativo.

Nunziante Esposito
nunziante.esposito@uici.it

Categorie
win

Windows 10, parte 04

Windows 10: spiegazioni pratiche.

Quarta parte: personalizzazione dello schermo e personalizzazione visualizzazione file e cartelle.

In questa parte vedremo come impostare al meglio l’ordinamento delle icone del desktop e l’ordinamento di cartelle e file nella gestione risorse, in modo da rendere il tutto più confacente con le proprie esigenze.

Inoltre, è opportuno ribadire che, per avere una lettura corretta in tutte le finestre del sistema operativo e dei programmi più utilizzati in esso installati, è necessario usare la versione più aggiornata dello screen reader utilizzato abitualmente.

Per quanto riguarda invece il sistema operativo, è meglio aggiornarlo ogni qualvolta se ne presenta l’avviso. Questa raccomandazione da qui in avanti non sarà più evidenziata, in quanto è una necessità che ci preserva da cattivi funzionamenti e problemi di sicurezza.

Per avere la certezza che periodicamente vengono proposti gli aggiornamenti predisposti da Microsoft, soprattutto se il computer lo usiamo per poco tempo ogni volta che lo accendiamo, dobbiamo tenerlo acceso ogni tanto e per lo meno un paio di ore, per favorire la sincronizzazione e consentire lo scaricamento degli aggiornamenti.

In seguito, sarà spiegato come andare a cercare gli aggiornamenti quando ci si rende conto che non ne vengono proposti da troppo tempo.

Per lo screen-reader, soprattutto per chi decide di usare NVDA o l’assistente vocale di Windows 10 che problemi ad aggiornarli non ne creano all’utente in quanto sono gratuiti, bisogna considerare che se si sta usando l’ultima versione, si presume che sia quella migliore, anche se non sempre è scontato che sia così.

Comunque, l’assistente vocale di Windows 10 viene aggiornato automaticamente con l’aggiornamento del sistema operativo, mentre gli aggiornamenti per NVDA sono molto frequenti e ci vengono proposti ogni volta che sono disponibili all’avvio dello screen-reader. Con una modalità molto semplice, anche se si usa la versione portatile, seguendo la procedura guidata, li possiamo fare ogni volta che vengono proposti.

Per accedere invece alle impostazioni di sistema, qualche cosa è cambiata. Infatti, mentre nelle versioni precedenti di Windows si raggiungevano solo attraverso il pannello di controllo, in Windows 10 è possibile raggiungerle anche attraverso l’applicazione impostazioni. Questa applicazione può essere avviata con la combinazione di tasti Windows più la lettera I, o dal comando apposito presente nel menu avvio.

Tramite l’applicazione impostazioni, anche se l’approccio è diverso dal solito accesso al pannello di controllo, diventa tutto a portata di mano e, in un certo qual senso, anche più semplice, se ne comprendiamo la filosofia di utilizzo. Infatti, una volta aperta Impostazioni, è possibile accedere a tutte le impostazioni da una sola schermata e si accede alle varie configurazioni del sistema operativo allo stesso modo di prima.

Nota bene: il pannello di controllo continua ad esistere e conserva ancora moltissime delle voci dei sistemi operativi precedenti, ovviamente con l’aggiunta di opzioni nuove.

Per accedere alle impostazioni dello schermo, si apre Impostazioni premendo la combinazione Windows più la lettera I.

Una volta dentro alla finestra delle impostazioni, siamo su un campo editazione e con tab, ci spostiamo su un elenco di elementi che si scorre con le frecce orizzontali.

Al momento, da questo elenco sceglieremo e vedremo solo l’impostazione dello schermo. In seguito, ne vedremo qualcun’altra di quelle che ci interessano più da vicino. Poi, chi desidera curiosare, con queste informazioni che sto dando, lo può fare in piena autonomia. Però, si raccomanda sempre di farlo con la massima attenzione. Generalmente non è conveniente e nemmeno necessario essere troppo curiosi, soprattutto se non si è pratici.

La prima voce è sistema, premendo invio, si accede ad una finestra nella quale con tab, scorriamo altre impostazioni.

La prima voce è schermo, premendo invio si apre una finestra da cui è possibile regolare alcuni settaggi del monitor come la dimensione dei caratteri, l’orientamento e la risoluzione. Alcune impostazioni, come la dimensione dei caratteri, possono risultare utili per gli ipovedenti. Per passare da una voce all’altra si utilizza il tasto Tab, per regolare i valori nelle caselle combinate si usano le frecce verticali, i pulsanti si attivano con la barra spaziatrice. Sempre in questa finestra è possibile modificare i parametri della scheda video
Comunque, non è necessario modificare le impostazioni di default, a meno che non si abbiano problemi di visualizzazione della grafica. Inoltre, è necessario tener presente che, se si vuole “curiosare” in queste impostazioni, è bene procedere con cautela in quanto si potrebbero modificare opzioni di grafica che possono causare mal funzionamenti allo screen-reader.

All’interno di queste opzioni e quasi ovunque nelle impostazioni, non sempre si ha un riscontro preciso di tutte le opzioni presenti da parte degli Screen Reader Jaws ed NVDA, mentre con l’assistente vocale di Windows 10, si riesce a leggere quasi tutto.

Per chiudere questa finestra, si preme la combinazione Alt più F4.

Dopo aver visto in modo sommario le impostazioni dello schermo che generalmente non è necessario nemmeno andare a guardare, si può passare ad analizzare le impostazioni di sospensione del computer.

Queste, come nelle versioni di Windows precedenti, si vanno a modificare nel pannello di controllo. Se è stata inserita la relativa icona sul desktop, si va sul desktop, si seleziona pannello di controllo e si preme invio per aprirlo. Per muoversi tra le varie voci si usa il tasto Tab, in alternativa è possibile digitare la lettera iniziale della sezione delle impostazioni desiderata.

In questo caso, per selezionare la voce opzioni risparmio energia, si preme ripetutamente la lettera O fino a raggiungerla e si preme invio.

Si apre una finestra che contiene altri comandi sui quali ci spostiamo con il tasto tab. La prima voce che si trova nella finestra opzioni risparmio energia è Specifica comportamento pulsanti di alimentazione.

Premendo invio si apre una finestra in cui è possibile impostare gli eventi da eseguire quando si premono i pulsanti di accensione, di sospensione e quando si chiude il coperchio, nel caso di un portatile. Inoltre, è consentito scegliere se dopo uno degli eventi si deve accedere tramite password, qualora sia stata precedentemente impostata.

Muovendosi con il Tab, è possibile modificare le voci da mostrare nel menù di spegnimento. Proseguendo nella navigazione di questa finestra, si trova un link chiamato modifica le impostazioni attualmente non disponibili.

Premendo invio ci si ritrova in una finestra simile alla precedente, ma con altri comandi da attivare/disattivare.

Qui si può scegliere se attivare l’avvio rapido, una funzione introdotta a partire da Windows 8 che consente di ridurre i tempi di avvio del sistema all’accensione del computer; se tale funzione è attiva, in fase di arresto, non viene eseguito uno spegnimento della macchina, ma una sospensione.

Per passare da una voce all’altra si usa sempre il tasto Tab, mentre per attivare o disattivare una singola voce, si usa il tasto spazio quando si è sulla relativa casella di controllo. Una volta effettuate tutte le impostazioni desiderate si preme Il tasto Tab fino al pulsante salva cambiamenti che si attiva con spazio.

Tornando nella finestra precedente, sempre premendo Tab, si trovano altri comandi che sono: specifica impostazioni di disattivazione dello schermo e modifica impostazioni di sospensione del computer. Questi ultimi due usati singolarmente premendo invio aprono entrambi la finestra con tutti i comandi che consentono di regolare i tempi per la disattivazione dello schermo, per la luminosità e la sospensione del computer.

Da tener presente che alcune di queste opzioni potrebbero essere presenti solo nei pc portatili. Inoltre, in questa finestra è presente anche il link per riportare tutte le impostazioni ai valori predefiniti, comando da usare quando abbiamo modificato, rileviamo qualche anomalia e non ricordiamo cosa abbiamo modificato.

Una volta eseguite le modifiche opportune, con Tab si raggiunge il pulsante salva cambiamenti che si attiva con spazio e con Alt più F4 si chiude la finestra.

Un’altra funzione importante presente nel pannello di controllo riguarda le opzioni cartella, che in Windows 10 si chiama opzioni esplora file. Questa sezione delle opzioni può essere raggiunta ugualmente con la pressione della lettera O.

Come per le versioni precedenti di Windows, anche in Windows 10 Si tratta di una finestra multi scheda con la quale è possibile modificare le opzioni di visualizzazione dei file e delle cartelle. Questa sezione è molto importante soprattutto per visualizzare e nascondere gli elementi a secondo della necessità di utilizzo del computer.

Le schede sono tre, ma ci serve modificare solo le prime due: Generale e Visualizzazione.

Le impostazioni presenti nella scheda generale riguardano la visualizzazione dei contenuti delle cartelle.
Sul primo campo dobbiamo posizionare apri esplora file sulla posizione per questo PC.
La visualizzazione delle cartelle la impostiamo in una unica finestra o in finestre separate. L’impostazione predefinita è in finestra unica, la migliore per chi usa uno screen-reader. Muovendosi con il Tab si può scegliere se mostrare o meno i file e le cartelle aperte di recente in esplora risorse.

Con la combinazione control più Tab, ci spostiamo alla scheda visualizzazione.
La prima voce che si trova è il pulsante reimposta cartelle che consente di reimpostare tutte le cartelle con le impostazioni scelte in questa finestra, sulla lista delle opzioni che raggiungiamo con il tasto tab.

Premendo Tab si passa alla lista di tutte le impostazioni di visualizzazione di file e cartelle.

Di seguito è presente l’elenco con le impostazioni che sono ottimali per me, ma ognuno può scegliere le impostazioni che gli fanno più comodo. Ogni voce di questo elenco si attiva/disattiva con la barra spazio.

All’immissione di testo in visualizzazione elenco Immetti testo automaticamente nella casella Cerca-OF
Seleziona elemento immesso nella visualizzazione-ON
Cartelle e file nascosti
Non visualizzare cartelle, file e unità nascosti-OFF
Visualizza cartelle, file e unità nascosti-ON
Esegui le finestre delle cartelle in un processo separato-OFF
Mostra barra di stato-ON
Mostra descrizione rapida della cartella e degli oggetti del Desktop-ON
Mostra gestori delle anteprime nel riquadro di anteprima-ON
Mostra le notifiche del provider di sincronizzazione-ON
Mostra lettere di unità-ON
Mostra sempre i menu-ON
Mostra sempre le icone, mai le anteprime-OFF
Nascondi conflitti unione cartelle-OFF
Nascondi i file protetti di sistema (consigliato)-ON
Nascondi le estensioni per i tipi di file conosciuti-OFF
Nascondi unità vuote-OFF
Ripristina cartelle aperte all’accesso-OFF
Utilizza caselle di controllo per selezionare gli elementi-OF
Utilizza Configurazione guidata (scelta consigliata)-ON
Visualizza i file NTFS compressi o crittografati con un colore diverso – ON
Visualizza icona file nelle anteprime-ON
Visualizza il percorso completo sulla barra del titolo- OFF
Visualizza informazioni sulle dimensioni dei file nei suggerimenti della cartella – ON.
Riquadro di spostamento, aperto.
Espandi fino a cartella aperta-OFF
Mostra raccolte-OFF
Mostra sempre lo stato di disponibilità-OFF
Mostra tutte le cartelle-ON

Alcuni di questi comandi, soprattutto per la visualizzazione dei file e le cartelle di sistema, si consiglia di abilitarli solo se si è esperti del sistema operativo, mentre è sconsigliato per chi si trova alle prime armi e non ha cognizione di quello che sta facendo.

In ogni caso e anche per chi è esperto, è necessario prestare molta attenzione se si abilita la visualizzazione dei file e delle cartelle di sistema. Infatti, se si cancella qualche elemento involontariamente, si rischia di creare problemi anche non gravi e di difficile soluzione, fino a rischiare di creare anche problemi gravi e fino a non avviare più il computer.

Muovendosi con il Tab, dopo l’elenco ad albero delle diverse opzioni di visualizzazione, si trovano i pulsanti Ripristina, OK, Annulla e, qualora sono state apportate modifiche, anche applica.

Il pulsante ripristina non serve a ripristinare le impostazioni iniziali, ma serve a ripristinare la versione inglese, pertanto si sconsiglia di usarlo, anche perché ritornare alle impostazioni italiane non è un’operazione agevole da fare e si è quasi sempre costretti a installare il sistema operativo da zero.

Se sono state effettuate delle modifiche alle impostazioni di visualizzazione, bisogna dare prima invio sul pulsante applica e poi ancora invio sul pulsante OK, pulsanti che raggiungeremo sempre con il tasto tab.

A questo punto si chiude la finestra delle opzioni cartella e si ritorna nuovamente nel pannello di controllo, che si può chiudere con alt più F4.

Un’altra operazione importante da compiere per chi usa uno screen-reader è impostare la visualizzazione a dettagli dei file e delle cartelle, impostando anche la finestra ingrandita per tutte le cartelle.

Per eseguire questa operazione, partendo dal desktop, fare come segue:

1. si seleziona l’icona questo pc e si preme invio per aprirla.

2. Si sceglie disco C, o comunque quello che contiene il sistema operativo.

3. Aperta la cartella del disco C, è necessario ingrandirla, quindi, premiamo Alt più spazio, premiamo freccia giù fino ad ingrandisci e premiamo invio.

4. aprire il menu di contesto con il tasto applicazioni ed impostare la visualizzazione a dettagli. Però, per aprire il menu adatto , è necessario che nessun elemento sia selezionato. Per deselezionare l’elemento sotto al cursore, qualora fosse selezionato, premere control più alt più barra spazio. Lo screen-reader dirà non selezionato, aggiungendo il nome del file o della cartella.

5. Se invece l’elemento sotto al cursore era già non selezionato, basta premere solo il tasto applicazioni.

6. nel menù contestuale che si apre e che può essere aperto anche con la combinazione shift più F10, siamo posizionati sulla voce visualizza, sottomenu.

7. Con freccia destra si apre il sottomenu, con le frecce verticali si seleziona la voce Dettagli e si preme invio. A questo punto tutti i file e le cartelle saranno visualizzati a dettagli. Significa che sono in ordine alfabetico in verticale, prima le cartelle e poi i file, inoltre, premendo freccia destra, vengono letti per ogni elemento tutti i dettagli.

8. Se si preferisce avere tutto in elenco, al punto 7, invece di scegliere dettagli, sceglieremo Elenco.

9. Il menu viene chiuso e l’elemento rimane non selezionato. Sempre premendo tasto applicazioni, dal menù di contesto che si apre di nuovo, con freccia giù, ci spostiamo su disponi per, sottomenu. Con freccia destra apriamo il sottomenu e la prima voce Nome, deve essere attivata. Se non fosse attivata, premiamo invio per attivarla. Se è attivata, non premere il tasto invio, altrimenti si inverte l’ordine alfabetico e vengono visualizzati prima i file e poi le cartelle, oltre ad avere un ordine alfabetico inverso.

10. Si chiude il menu e torniamo alla cartella del disco C, dove le icone sono visualizzate in ordine alfabetico, prima cartelle e poi i file. Inoltre, l’elemento sotto al cursore è selezionato.

Eseguite queste predisposizioni per la cartella del disco C, non ci resta che predisporre questa visualizzazione per tutte le cartelle. Questa operazione la faremo dalla scheda delle opzioni di visualizzazione che si trova nella sezione Opzioni modifica file del Pannello di controllo e che abbiamo già visualizzato precedentemente. Questa volta, però, la raggiungeremo dal menu di contesto. Per farlo, facciamo come segue:

1. Con l’elemento sotto al cursore non selezionato, apriamo il menu con il tasto alt. Siamo su Scheda File griglia. Premendo freccia destra, ci spostiamo su Visualizza, con freccia giù, ci posizioniamo su modifica opzioni cartelle e ricerca e premiamo invio.

2. Siamo nella finestra Opzioni cartella e precisamente sul primo campo della scheda Generale, dove la sintesi ci legge Apri opzioni file per Questo PC.

3. Premiamo control più tab e ci spostiamo sulla scheda Visualizzazione.

4. Siamo sul primo campo della scheda e precisamente, siamo su un pulsante e la sintesi legge:

Visualizzazione cartelle
È possibile applicare questa visualizzazione (ad esempio Dettagli o Icone) a tutte le cartelle di questo
tipo.
Applica alle cartelle, pulsante.

5. Premendo invio su questo pulsante, applichiamo tutti i cambiamenti e le impostazioni eseguite per la cartella del disco C a tutte le cartelle.

6. Ci viene detto che stiamo per applicare le impostazioni a tutte le cartelle e ci viene chiesto conferma. Con il tasto tab, ci portiamo sul pulsante Si, e premiamo invio.

7. dopo pochi secondi, si ricarica la scheda. Premendo alt più F4 ripetutamente, chiudiamo tutte le finestre e ritorniamo al Desktop.

Stando sul desktop, completiamo le impostazioni grafiche e di visualizzazione, mettendo in ordine anche le icone, quindi, faremo come segue:

1. Accertarsi che sul desktop l’icona sotto al cursore non sia selezionata. Nel caso fosse selezionata, dobbiamo premere alt più control più bara spazio per deselezionarla.

2. Premere il tasto applicazioni, si apre il menu di contesto e siamo su Visualizza, sottomenu. Nel sottomenu troviamo delle voci che si possono attivare o disattivare con invio.

3. Quando premiamo invio per attivare o disattivare una delle voci che ci interessa, si chiude il menu di contesto, quindi, si deve premere di nuovo il tasto applicazioni per riaprirlo.

4. ripetiamo per ogni voce di quelle presenti fino ad impostarle come indicato di seguito o come desideriamo.

Nota bene: per un utilizzo ottimale per chi usa uno screen-reader, le icone vanno impostate come segue:

Icone grandi, non attivato.
Icone medie, attivato.
Icone piccole, non attivato.

Per queste prime tre voci, attivandone una, si disattivano automaticamente le altre due.

Disponi icone automaticamente, attivato.
Allinea icone alla griglia, attivato.
Mostra icone del desktop, attivato.

5. Terminato di impostare le opzioni come consigliato oppure come desiderato, ci ritroviamo sul desktop con una icona selezionata. Premiamo di nuovo alt più control più barra spazio per deselezionare e premiamo di nuovo il tasto applicazioni.

6. Si apre il menu di contesto e siamo su Visualizza, sottomenu.

7. Con treccia giù, ci portiamo su Ordina per, sottomenu. Premiamo freccia destra e dovremmo trovare attivato Nome. Se non fosse attivato, premiamo invio. Se non fosse attivata, premiamo invio per attivarla. Se è attivata, non premere il tasto invio, altrimenti si inverte l’ordine alfabetico e vengono visualizzati prima i file e poi le cartelle, oltre ad avere un ordine alfabetico inverso.
8. Per aggiornare la visualizzazione delle icone sul desktop, premiamo F5.

Se tutto è stato fatto come spiegato, troveremo ad inizio le icone di sistema partendo dall’icona dell’utente e, di seguito ad esse, tutte le altre icone che abbiamo deciso di impostare sul desktop per avviare i programmi.

A questo punto, la predisposizione grafica e le impostazioni iniziali le abbiamo eseguite, quindi, vi rimando alla prossima parte per trattare altri argomenti che ci servono ad usare il sistema operativo in modo ottimale.

Per chiudere il computer, premere la solita combinazione Alt più F4. Siamo su spegni il computer, premiamo invio e spegniamo la macchina.

Nunziante Esposito
nunziante.esposito@uiciechi.it

Categorie
win

Windows 10, parte 03.

Windows 10: spiegazioni pratiche.

Terza parte: Account Utente, Auto play e suoni.

Una volta eseguite le impostazioni relative al system tray e alla barra delle applicazioni, si può passare a modificare le impostazioni relative all’account Utente.

Per raggiungere queste impostazioni, da qualunque posizione del pannello di controllo, premere ripetutamente la lettera A, fino alla voce account utente. Per aprire la finestra dell’account utente, premere invio. Si apre la finestra che, premendo tab, ci si sposta su molti comandi che consentono di fare varie operazioni per l’account in uso e di creare altri utenti.

Attenzione: si fa presente che questa parte del pannello di controllo non serve utilizzarla spesso, anzi, quasi sempre la si utilizza solo quando si inizia ad utilizzare Windows 10 e, quasi sempre, solo per disabilitare il controllo account utente. Si disabilita questa funzionalità perché, per chi utilizza uno screen-reader, è una funzionalità che molto spesso crea solo problemi e, ogni volta che si eseguono delle operazioni di modifica o di configurazione, costringono l’utente a fornire sempre e in ogni caso la conferma delle operazioni.

Vediamo alcune delle operazioni che si possono fare in questa finestra.

Aggiunta o cambio password:

1. Per modificare la password o aggiungerne una, premere ripetutamente Tab fino alla voce gestisci un altro account e premere invio per entrare.

2. Siamo sull’elenco degli account configurati nel computer, ammesso che ce ne sono più di uno, altrimenti troviamo il nostro account. In ogni caso, anche se ci fossero più account, selezionare con le frecce verticali quello per il quale si intende effettuare delle modifiche e premere invio.

3. Si apre una finestra con alcuni comandi per effettuare modifiche per l’account scelto. Possiamo apportare modifiche a: Nome Account, Password e Tipo di Account. Ultimo comando, gestisci un altro account, nel caso si debba gestire le stesse cose per un altro account.

Nota bene: fare attenzione. Inutile dire che se non si hanno le cognizioni per modificare queste impostazioni del nostro computer, conviene non avventurarsi in operazioni che possono pregiudicare il corretto funzionamento del sistema operativo. Però, potrebbe essere necessario cambiare la password, quindi, di seguito è spiegato come fare.

4. Premendo ripetutamente il tasto tab, ci posizioniamo sul comando Modifica la password e premiamo invio. Si apre una finestra che mostra dei campi editazione e precisamente: un campo per inserire la password corrente e due campi per inserire la nuova password. La password nuova va inserita due volte per sicurezza. Inoltre, nel form troviamo un ulteriore campo per un promemoria ed i soliti pulsanti per confermare la modifica e per annullare, nel caso fossimo entrati solo per curiosare.

5. una volta inserite le password ed il promemoria nei campi appositi, per apportare la modifica, si raggiunge con il tasto tab il pulsante Modifica password e si preme invio.

Torniamo alla finestra delle impostazioni dell’account e si trovano altri comandi che sono: cambia nome account e modifica tipo account. Questi comandi sono molto intuitivi, quindi, è chiaro che la modifica del tipo di account consente di impostare un account come amministratore o come account standard, mentre la modifica del nome non credo vi debba spiegare anche questo.

In ogni caso, essendo delle cose che generalmente non si vanno mai a modificare, se ci mettete le mani, fate attenzione.

Modifica Controllo account utente.

Il comando per la modifica del controllo account utente, invece, consente di aprire una finestra con un link per la guida in linea, un campo con un comando Slide a scorrimento da 0 a 100 e i pulsanti per confermare ed annullare.

Se si volesse disattivare il controllo account utente, cosa fortemente consigliata, data l’invadenza di questa funzionalità del sistema operativo, soprattutto per i problemi che crea allo screen-reader, una volta aperta questa finestra, basta spostarsi con il tab sulla slide e, se non è già a zero, portare il valore a zero, premendo il tasto pagina giù.

Con il tasto Tab ci portiamo poi sul pulsante OK e confermiamo con invio. Ci viene data informazione che per applicare le modifiche si deve riavviare, quindi, fino a quando non si riavvia, avremo sempre il controllo account utente che interviene ogni volta che facciamo modifiche alle impostazioni. Se non vogliamo questo fastidio, chiudiamo tutte le finestre aperte con alt più F4 e riavviamo il computer.

Non è raro che si verifichi che con Jaws non si riesca ad intercettare il pulsante di conferma o addirittura che si blocchi il focus e non si riesca a confermare. In tal caso, abbiamo due alternative: premere la combinazione di tasti Alt più S e se proprio non si riesce a confermare, vi consiglio d attivare l’assistente vocale di Windows 10, premendo control più Windows più invio, e, premendo blocca maiuscole più frecce orizzontali, cercare il comando di conferma e premere invio. Se non si riesce nemmeno con l’assistente vocale questa operazione, fatevi aiutare da un vedente con il mouse.

Vi ricordo che se si volesse uscire in qualsiasi momento dal pannello di controllo e quindi da tutte le finestre di impostazioni, si può premere la combinazione Alt più F4 ripetutamente fino ad arrivare al desktop.

Un’altra voce presente nel pannello di controllo e di cui ci occuperemo subito, per evitare problemi di utilizzo pratico delle periferiche Lettore cd/dvd e USB, riguarda le impostazioni della visualizzazione dei contenuti di tali periferiche. Comunemente si chiama Auto-play la funzione che ci mostra una finestra con la quale possiamo decidere cosa fare quando inseriamo un disco nel lettore o quando inseriamo una periferica USB in una presa del computer.

Questa funzione si chiama auto-play. Con Windows 10 tale finestra stranamente è gestita male da Jaws. Per ovviare a questa anomalia che io imputo più allo screen-reader che al sistema, dobbiamo impostare l’operazione predefinita per ogni periferica che colleghiamo al computer.

Per raggiungere queste impostazioni, dalla pagina iniziale del pannello di controllo premere ripetutamente la lettera A, fino a trovare Auto Play.

Premendo invio si apre la finestra con le relative impostazioni. L’impostazione predefinita è quella per cui il sistema chiede quale operazione eseguire ogni volta che si collega un supporto USB o si inserisce un disco nel lettore. Tramite delle caselle combinate è possibile scegliere quale operazione eseguire in base al tipo di file contenuto nel supporto rimovibile.

Per muoversi tra i vari campi si usa il tasto Tab, mentre per selezionare le voci nelle caselle combinate si usano le frecce verticali. Una volta fatte tutte le scelte del caso si può confermare attivando il pulsante salva. Per chiudere la finestra premere la solita combinazione Alt più F4.

Nota bene: si consiglia di attivare per ogni tipo di contenuto di ogni periferica una operazione predefinita più conveniente per noi, in modo che quando si inserisce un disco nel lettore o si inserisce una periferica USB nel computer, il sistema operativo esegue l’operazione che abbiamo scelto. In questo modo, si evita di farsi leggere la notifica e non poter interloquire con la finestra dell’auto-play. Per esempio, far avviare la riproduzione se si inserisce un cd o un dvd con contenuto multimediale, tipo film o file MP3. Aprire la periferica in esplora risorse se si tratta di contenuti tipo file e cartelle o misti con file multimediali.

Nel mio computer ho impostato come mi serve per tutti i contenuti. Ecco le indicazioni come segue, fermo restante che ognuno sceglie come meglio crede.
Specificare quale azione deve essere eseguita quando viene inserito ciascun tipo di supporto o dispositivo.

Utilizza AutoPlay per tutti i supporti e tutti i dispositivi. Attivato.

Unità rimovibili
Per le Unità rimovibile, Scegliere un’impostazione predefinita.

Selezionare l’operazione da eseguire con ogni tipo di supporto:

immagini. Apri cartella per visualizzare i file. (Esplora file).

Video. Riproduci file video. (VideoLAN VLC media player).

Musica. Apri cartella per visualizzare i file. (Esplora file).

Contenuto Misto. Apri cartella per visualizzare i file. (Esplora file).

Scheda di memoria. Apri cartella per visualizzare i file. (Esplora file).

DVD. Filmato DVD. Riproduci DVD video. (VideoLAN VLC media player).

Filmato DVD Avanzato. Riproduci DVD video. (VideoLAN VLC media player).

DVD vuoto. Nessuna operazione.

DVD-Audio. Apri cartella per visualizzare i file. (Esplora file).

Blu-ray Disc.

Filmato Blu-ray Disc. Riproduci DVD video. (VideoLAN VLC media player).

Blu-ray Disc vuoto. Nessuna operazione.

CD audio. Apri cartella per visualizzare i file. (Esplora file).

CD audio avanzato. Apri cartella per visualizzare i file. (Esplora file).

CD vuoto. Nessuna operazione.

CD video. Riproduci Video CD. (VideoLAN VLC media player).

Super Video CD. Riproduci SVCD video. (VideoLAN VLC media player).

Software e giochi. Apri cartella per visualizzare i file. (Esplora file).

ONEPLUS A5000. Apri dispositivo per visualizzare i file. (Esplora file).

Ripristina valori predefiniti
Salva Annulla

Come avete potuto constatare, in fondo alla lista troviamo anche i comandi a pulsante per ripristinare ai valori predefiniti, per salvare le modifiche e per annullare, nel caso fossimo approdati qui per curiosità e senza avere nessuna intenzione di modificare.

Personalizzazione dell’audio.

Molti disabili della vista sono abituati a farsi aiutare dai suoni per avere delle segnalazioni che ci aiutano a discriminare quello che sta avvenendo, facendoci aiutare a capire quando un programma sta elaborando dei dati e la sintesi non ci dice nulla, piuttosto quando si sta caricando un software ed impiega del tempo per caricarsi completamente e dare la parola allo screen-reader che ci legge lo schermo.

La gestione di tutto l’audio, compresi tali suoni, come per tutte le altre versioni di Windows, la troviamo in Audio, quindi, aperto il pannello di controllo, premiamo la lettera A, ripetutamente fino a trovare Audio e premiamo invio.

Si apre una multischeda di impostazioni. Premiamo shift più tab e siamo su Riproduzione scheda. Con freccia destra, ci spostiamo su audio Scheda.
Nota bene, quello che Jaws chiama Scheda, non è altri che la stessa cosa di quando recitava Tab. Infatti, ad esempio, qui avrebbe letto riproduzione tab, Audio Tab, eccetera. Come vi rendete conto da soli, è più appropriato che la sintesi dica scheda, visto che di scheda di impostazioni si tratta e non di tabelle.

Con il tasto tab, scorriamo tutti i campi della scheda che è uguale a tutte le altre versioni di Windows, quindi, abbiamo le combinazioni di suoni, la lista di tutte le funzionalità cui poter abbinare o cambiare i suoni, eccetera. La prima cosa da fare, bisogna attivare la casella di controllo riproduci suoni di Windows, in modo che ci assicuriamo che funzionino i suoni.

Con tab, ci spostiamo sul campo dove c’è la casella di controllo attiva suoni di Windows non attivata e l’attiviamo con la barra spazio.

Con shift più tab, ci spostiamo sulla lista di tutte le funzionalità per le quali possiamo attivare un suono se non previsto, selezioniamo la funzionalità che ci interessa monitorare, con tab ci spostiamo sugli altri campi e verifichiamo se è predisposto già un suono.

Quando ci spostiamo sui campi successivi, andiamo a leggere e troviamo il nome del suono previsto, oppure, la dicitura nessun suono. Se troviamo nessun suono e abbiamo bisogno di aggiungerlo, premendo tab e shift più tab, ci possiamo spostare sui vari campi per andare sul pulsante sfoglia per cercare un suono nei media di Windows, ed ascoltare il suono scelto, dopo averlo scelto. Quando abbiamo scelto un suono e non ci piace, possiamo cambiare quello scelto con un altro, sempre usando il pulsante sfoglia.

Una volta scelto il suono per quella funzionalità, con shift più tab, ci spostiamo di nuovo sulla lista delle funzionalità e ripetiamo la procedura dopo aver scelto un’altra funzionalità.

Insomma, Muovendoci con tab e con shift più tab, ed agendo con invio e con gli altri comandi di movimento per le scelte, possiamo stabilire per tutte le funzionalità che ci interessano, i suoni che più ci piacciono per poterle monitorare durante il funzionamento del computer, quando la sintesi non ci fornisce informazioni.

Terminata la scelta dei suoni, con tab ci spostiamo sul pulsante Applica e premiamo invio per confermare le modifiche eseguite. Premiamo ancora tab, ci spostiamo sul pulsante OK e premiamo invio per chiudere questa sezione del pannello di controllo.

Vi ricordo che se si volesse uscire in qualsiasi momento dal pannello di controllo e quindi da tutte le finestre di impostazioni, si può premere la combinazione Alt più F4 ripetutamente fino ad arrivare al desktop.

In ogni caso e soprattutto all’inizio che si utilizza Windows 10, prestare sempre molta attenzione a quello che viene letto dalla sintesi ed ascoltare fino in fondo i messaggi, prima di spostarsi con i comandi di movimento.

Vi rimando alla prossima parte per continuare questo discorso che, come state vedendo, ci chiarisce sempre di più cosa modificare per usare al meglio Windows 10.

Nunziante Esposito
nunziante.esposito@uici.it

Categorie
win

Windows 10, parte 02.

Windows 10: spiegazioni pratiche.

Seconda parte: Menu di avvio, barra delle applicazioni e system tray.

Una volta installato lo screen reader preferito ma anche se avessimo deciso di usare il solo assistente vocale di Windows 10 come ho deciso di fare io con il mio computer portatile, è possibile entrare nel vivo di questo sistema operativo.

La prima cosa strana che si nota sono le poche icone presenti nel desktop. A meno che non siano state inserite da chi ha eseguito la prima installazione, nel momento in cui è stato creato il primo account, si trova soltanto l’icona del cestino e dei programmi già installati, ovviamente, solo per quelli che prevedono l’icona sul desktop, altrimenti il desktop è quasi vuoto.

Per la totale gestione del computer, come d’altronde è sempre avvenuto per Windows, troviamo il menu avvio che è alquanto diverso per forma e filosofia di utilizzo da tutti i menu di avvio precedenti, ma è sempre possibile gestire tutto ed inserire anche le icone sul desktop come sempre.

‘Esistono tuttavia software free di terze parti per predisporre il menu di avvio con la modalità classica, simile a Windows XP o a Windows Seven. Questa possibilità è però fortemente sconsigliata per diversi motivi, tra cui il fatto che con questo adattamento non è detto che tutti i comandi siano disponibili. Inoltre è sempre meglio imparare ad utilizzare tutti i nuovi comandi che con i menu classici non troveremmo al loro posto, soprattutto quando cerchiamo spiegazioni su Internet o nell’aiuto in linea che si apre con F1.

Chi ha usato Windows 8 e Windows 7, evitando di usare i menu classici con software di terze parti, è sicuramente facilitato, perché Windows 10 riprende alcune caratteristiche di questi sistemi precedenti che hanno portato la grafica piano piano da Windows XP a Windows 10. Chi viene invece direttamente da Windows XP, troverà sicuramente delle differenze sostanziali. Invito a non aver timore di perdere la propria autonomia faticosamente acquisita nel tempo, perché si tratta solo di comprendere la filosofia di utilizzo con le differenze apportate.

Tanto per fare chiarezza fin dal principio e non incutere solo paura in chi ha meno esperienza e meno dimestichezza nell’affrontare le cose nuove, siamo solo al cospetto di un sistema operativo molto efficiente e molto veloce. Anche se è un tantino diverso dai precedenti, è possibile usarlo come gli altri senza eccessivi sforzi. Basta avere un po’ di pazienza e non rifiutarsi di usarlo solo perché è nuovo.

In molti casi subentra poi la paura di incappare in problemi che ci mettono fuori gioco, ma si tratta senza dubbio di un sistema operativo che, per le operazioni più comuni che si svolgono quotidianamente, non presenta grossi problemi. In particolare l’utilizzo dei software per la video scrittura, per la navigazione internet, per la posta elettronica, per la gestione file e cartelle, con qualche piccola modifica è sostanzialmente uguale ai sistemi operativi precedenti.

Nel menu di avvio si trovano delle differenze sostanziali rispetto a quello di Windows 7, ma non è difficile capirne il funzionamento.

Quando si preme il tasto Windows si apre il menù di avvio e ci si trova in un campo di editazione che generalmente viene riconosciuto come casella di ricerca dal lettore di schermo. Tramite questo campo di ricerca è possibile compiere una grande quantità di operazioni. Si può impartire un comando rapido, avviare un programma installato, cercare un file presente nel computer e perfino cercare informazioni in internet. Se si prova a digitare il nome del browser per la navigazione sul web, Internet Explorer, ci si rende conto che dopo aver digitato qualche lettera del nome, si completa automaticamente il comando Internet Explorer e, premendo invio, si avvia il browser per la navigazione. Vi consiglio di fare delle prove giusto per prendere confidenza con questa nuova ed utilissima opportunità funzionale e semplificativa per molte cose.
Infatti, digitando nomi come Word, Skype, Blocco Note, eccetera, possiamo avviare direttamente le applicazioni che usiamo abitualmente. Il vantaggio di digitare qualche lettera iniziale e trovarsi subito il nome dell’applicazione che ci serve e che avviamo con invio, è una semplificazione che apprezzerete subito, ma alla quale non rinuncerete più nel tempo.

Se dopo aver premuto il tasto Windows, quando siamo nella casella editazione di cui sopra, premiamo le frecce verticali, possiamo scorrere gli elementi del menu avvio. Subito dopo la casella di ricerca troviamo prima alcuni collegamenti per avviare le applicazioni che sono state usate per ultime e poi l’elenco completo delle cartelle e dei comandi diretti contenuti al suo interno.

Le cartelle risultano compresse, cioè chiuse, e al loro interno ci sono tutti i comandi dei programmi installati cui si riferiscono. Tra queste cartelle ci sono anche alcune riferite ad applicazioni di sistema, anche se tra i programmi di sistema ce ne sono alcuni che, al momento, non risultano completamente accessibili.

Queste cartelle del menu avvio, presentano una struttura diversa dal solito. Mentre prima erano ad albero e per aprirle si usava la freccia destra e per chiuderle si usava la freccia sinistra, al momento, essendo compresse, le si aprono con la pressione di invio. Una volta aperte, la cartella diventa espansa, quindi, con freccia giù, scorriamo i comandi dell’applicazione che attiviamo con invio.

Per spostarci all’interno del menu avvio utilizzando le lettere iniziali dei nomi delle cartelle, si fa in questo modo:

1. Si apre il menu avvio con il tasto Windows.

2. si preme una sola volta freccia giù per uscire dal campo editazione ricerca.

3. si preme la lettera iniziale del gruppo di cartelle e comandi che iniziano con quella lettera e che si intende raggiungere.

4. Con le frecce verticali ci si sposta su quella di nostro interesse e si preme invio per espanderla per utilizzare i comandi al suo interno.

5. Premendo invio su uno dei comandi si chiude il menu avvio e si avvia l’applicazione sulla quale abbiamo premuto invio.

Se ci riflettete, fate le stesse cose di prima, ma in modo leggermente diverso. Infatti, vi sarete subito resi conto che le differenze sono minime, e possiamo fare ugualmente tutto quello che facevamo prima.

Le icone di sistema, mediante le quali è possibile accedere ai file dell’utente o alle risorse del computer, anche se mancano dal desktop come impostazione predefinita, perché, possiamo anche farne a meno usando il campo editazione per la ricerca e digitando Questo PC, piuttosto che Pannello di controllo, piuttosto che documenti, eccetera, possono essere attivate ed averle sulla scrivania come erano nei sistemi operativi precedenti. Per attivare la visualizzazione di queste icone, fare la procedura che segue:

Premessa: per selezionare e deselezionare una icona dal desktop, così come per fare la stessa operazione su un file o una cartella, non funziona più Control più Barra Spazio, ma bisogna usare Alt più Control più Barra Spazio.

1. Portiamoci al desktop con la combinazione di tasti Windows più M, oppure Windows più D.

2. Siamo su una delle icone presenti e può essere selezionata o non selezionata. Se è selezionata, premere Alt più Control più Barra Spazio per deselezionarla.

3. Premiamo il tasto Applicazioni, con freccia su, portiamoci su personalizza e premiamo invio.

4. Si apre il pannello di controllo e siamo su un campo editazione. Premiamo tab e siamo su una casella ad elenco.

5. In questa casella con le frecce scegliamo temi e premiamo barra spazio per confermare la scelta.

6. Con il tasto tab, premuto ripetutamente, raggiungiamo Impostazioni Correlate. Impostazioni delle Icone del Desktop, link, e premiamo invio.

7. Si apre una finestra di opzioni e siamo su un campo dove sono presenti dei pulsanti che si attivano e disattivano con la barra spazio e che hanno i nomi delle icone di sistema, quali, Computer, File dell’Utente, Rete, Cestino e Pannello di Controllo. Questi pulsanti Jaws li chiama Pulsanti a tre stati, anche se poi hanno la possibilità di essere attivati o disattivati. Non mi chiedete il perché, visto che sono delle stranezze dovute secondo me solo alla traduzione.

8. Ci spostiamo su questi pulsanti con le frecce ed usiamo la barra spazio per attivare o disattivare. Attiveremo quelle che non sono attivate, anche se, per chi non usa la Rete, questo pulsante lo può lasciare anche disattivato.

9. Attivati i pulsanti che ci interessano, con tab ci spostiamo sul pulsante applica e premiamo invio.

10. Ancora tab fino al pulsante OK e premiamo invio per chiudere questa finestra. Siamo di nuovo nel pannello di controllo, quindi, premiamo alt più F4 e chiudiamo anche quello.

Verificando sul desktop, troveremo le seguenti icone:

– Utente, che avrà il nome che gli è stato dato. Per esempio, l’icona del mio utente ah come etichetta Nunziante.

– Questo PC. Questa è la stessa icona che in Windows XP era Risorse del Computer e in Windows Seven era Computer. A questa icona gli potete dare il nome che volete, ammesso che vi disturbi poi il suo nome originale che gli ha dato Windows 10. Anche qui, essendo solo una questione di abitudine, vi consiglio di lasciare il nome originale, per non trovarvi in difficoltà quando usate un computer sul quale non è stato modificato il nome di questa icona.

– Pannello di Controllo. Ci servirà in seguito per modificare le impostazioni più adatte per il nostro screen-reader e per le nostre preferenze.

– Cestino. Era già presente ed è l’unica ad essere presente per impostazione predefinita.

– Rete. Serve ad aprire la finestra per accedere alla rete, ammesso che ne abbiamo una con gli eventuali dispositivi in essa collegati.

Difficile? Ma no, come avete visto, non si tratta di operazioni difficili e bisogna soltanto, con un po’ di pazienza, prendere confidenza con il nuovo sistema operativo.

Per quanto riguarda l’accesso al system Tray, è sempre possibile per chi usa Jaws ed NVDA, premere la combinazione di tasti Insert più F11. Per chi usa NVDA e tale combinazione non funzionasse, esiste un componente aggiuntivo da installare che ripristina questa combinazione di tasti. Per chi non sa come fare questa installazione, basta chiedere a qualcuno più bravo che sa usare NVDA e si risolve in cinque minuti.

Al system tray ci si può arrivare anche dal desktop premendo ripetutamente il tasto tab fino al pulsante che la sintesi vocale legge come Virgolette acute Notifiche, mostra icone nascoste, Pulsante. Partendo da questo pulsante, premendo freccia destra possiamo scorrere tutte le icone del system tray e le possiamo attivare premendo invio.

Questa modalità attualmente è l’unica per raggiungere il system tray per l’assistente vocale di Windows 10. Ovviamente, se con Jaws e con NVDA si preme a partire dal desktop shift più tab, arriviamo subito al pulsante.

Dal pannello di controllo che vedremo di seguito, si può decidere quali icone far visualizzare dal sistema nel system tray, decidendo se visualizzarle solo quando devono fornire i messaggi di avviso, avere le icone sempre presenti o nascondere tutto, messaggi compresi. Come predefinite sono visualizzate l’icona dell’orologio, l’icona della rete internet, l’icona del volume e l’icona della batteria se presente. A queste icone visualizzate del sistema, si possono far visualizzare poi le icone di alcuni programmi installati, come, ad esempio, quella di Jaws o NVDA, quella dell’antivirus, se installato, o quelle degli altri programmi installati che ci interessano monitorare.

Portiamoci nel Pannello di controllo e cominciamo dal suo inizio. Prima di modificare le opzioni al suo interno, necessarie per un utilizzo più adatto allo screen-reader e più simile al pannello di controllo dei sistemi precedenti, modifichiamo il suo layout per poter usare il pannello di controllo allo stesso modo di quello di Windows Seven, anche se alcune funzionalità sono diverse e le vedremo in seguito.

Portiamoci sul desktop, con la lettera P, cerchiamo Pannello di controllo e premiamo invio.

Non appena abbiamo questa importante finestra aperta a schermo, ci troviamo su un campo editazione con il quale si può cercare le opzioni al suo interno. Con tab, ci portiamo sul campo successivo, troviamo Categoria, Pulsante e premiamo invio.

Con freccia giù, cerchiamo il pulsante icone piccole e premiamo invio.

Si aggiorna la finestra e ci ritroviamo in una finestra visualizzata ad icone piccole e sono visualizzati quasi tutti i comandi non raggruppati. Ci troviamo precisamente sull’icona Account Utente e cominciamo a trovare come porte di ingresso delle opzioni del pannello di controllo, non pulsanti o cartelle, ma dei link.

Nonostante questa differenza, Quando si trova un link, basta premere invio per entrare in un’altra finestra e così via a continuare per ogni finestra che si presenta ogni volta.

Da questo momento, ogni volta che si apre il pannello di controllo, sarà sempre visualizzato in questo modo, ad Icone Piccole.

Nota bene: fino a quando non avremo bisogno di cambiare visualizzazione, il layout sarà sempre quello scelto ad icone piccole. Se si ha bisogno di cambiare perché si leggono le informazioni di aiuto in linea che si aprono con F1, infatti tali indicazioni sono riferite al pannello di controllo predefinito, quello per categorie, quindi, è necessario modificare la visualizzazione del layout.

Per cambiare la visualizzazione, una volta aperto il pannello di controllo, basta premere shift più tab, siamo su Icone Piccole, pulsante, si preme invio e si cambia con le frecce su categorie, confermando con invio.

Dopo aver impostato il pannello di controllo per icone Piccole, cominciamo a vedere e modificare le opzioni da cambiare, per impostarle al meglio per un disabile visivo cieco assoluto ed utilizzatore di uno screen-reader. Ovviamente, cominceremo dalle icone del system tray per dare una continuità al discorso.

Per decidere quali icone visualizzare nel system tray seguire la seguente procedura:

1. dal desktop, selezionare l’icona pannello di controllo e premere invio. Se avessimo deciso di non avere l’icona presente sul desktop, per aprirlo, basta aprire il menù avvio con il tasto Windows, scrivere pannello di controllo e premere invio.

2. premere Tab ripetutamente fino alla voce barra delle applicazioni e esplorazione link. Se si preme la lettera B, si fa prima. Premere invio e si aprirà la gestione della barra delle applicazioni e del menu avvio. Qui si trova una interfaccia diversa rispetto ai sistemi precedenti.

3. premendo Tab, si trovano alcune impostazioni relative alla barra delle applicazioni. Non è necessario modificare queste impostazioni, ma se si vogliono vedere le modifiche che vengono apportate è sempre possibile fare delle prove, facendole una per volta e ricordando sempre quello che si modifica, al fine di ripristinare agevolmente le impostazioni precedenti.

Nota bene: ecco di seguito come sono state da me impostate queste opzioni, usando un computer Due in Uno, tablet Acer con tastiera con schermo da 10,1 pollici:

blocca barra delle applicazioni, attivato.
Nascondi la barra delle applicazioni in modalità desktop e tablet, entrambi disattivati.
Usa pulsanti piccoli, attivato.
Usa aereo … , disattivato.
Sostituisci il Prompt dei comandi, Disattivato.
Posizione barra applicazioni, in basso.
Combina i pulsanti della barra, mai.

Sul link personalizzazione delle barre delle applicazioni, premere invio se ci si vuole collegare al sito Microsoft e leggere la guida.

Sul link seleziona le icone da mostrare sulla barra delle applicazioni, premere invio per poter accedere alla finestra e poter scegliere, con l’attivazione dei pulsanti, quali far visualizzare nel system tray.

Quando si apre la pagina, siamo su Home, comando per tornare all’origine, quindi, ritornare alla pagina precedente.

Con tab ci spostiamo sui vari pulsanti da attivare o disattivare.

Il primo campo è un pulsante che, se attivato, imposta la visualizzazione delle icone per tutti i software installati e che si installeranno in seguito. Quindi, Con tab, ci spostiamo sul pulsante mostra sempre tutte le icone, disattivato. Se si attiva con barra spazio, saranno mostrate tutte le icone nel system tray e per noi termina qui il lavoro. Se non attiviamo questo pulsante, con tab ci spostiamo e con barra spazio attiviamo tutti i pulsanti di tutti i software per i quali vogliamo visualizzare l’icona nel system tray.

Terminato il giro su questa pagina, siamo di nuovo sul comando home, dove si preme invio Per tornare alla pagina iniziale. Premendo alt più F4 chiudiamo questa finestra e siamo sulla pagina principale del pannello di controllo da cui eravamo partiti.

Tuttavia le impostazioni di default per il system tray e per la barra delle applicazioni possono anche andare bene, quindi, soprattutto se si è al primo impatto con Windows 10, non è indispensabile addentrarsi subito in queste operazioni di configurazione. Inoltre, è opportuno e doveroso sottolineare che queste finestre di impostazioni presentano delle criticità se non si usa una versione di Jaws, o di NVDA, recente. Però, se ciò fosse, sappiate che con l’assistente vocale di Windows 10, viene letto tutto senza problemi, anche se si fa presente che è necessario imparare ad usare l’assistente vocale con il corso preparato ed annesso a questo manuale pratico di utilizzo di Windows 10.

In ogni caso e soprattutto all’inizio che si utilizza Windows 10, prestare sempre molta attenzione a quello che viene letto dalla sintesi ed ascoltare fino in fondo i messaggi, prima di spostarsi con i comandi di movimento.

Vi rimando alla prossima parte per continuare questo discorso che, come state vedendo, ci chiarisce sempre di più cosa modificare per usare al meglio Windows 10.

Nunziante Esposito
nunziante.esposito@uiciechi.it

Categorie
win

Windows 10, parte 01.

Windows 10: spiegazioni pratiche.

Prima parte.

Sono trascorsi ormai alcuni anni dall’uscita di Windows 10 e sempre più utenti stanno facendo il passaggio a questo nuovo sistema operativo.

La Microsoft ci ha abituati negli anni ad un rinnovo dei suoi prodotti con cadenza periodica, quindi, non ci dobbiamo meravigliare di questo comportamento.

In alcuni casi queste innovazioni si sono rivelate dei totali fallimenti dal punto di vista tecnologico e commercial, vedi Windows ME, Windows vista e Windows 8, tuttavia a partire da Windows Vista, abbiamo avuto due ottimi prodotti come Windows XP e Windows 7.

Anche quest’ultimo prodotto, Windows 10, anche se con incertezze iniziali che ci ha fatto dubitare, ci ha già fornito le premesse per essere un ottimo sistema operativo.

Ogni volta che Microsoft ci ha proposto il suo nuovo sistema operativo, quasi sempre si è trattato di modifiche sostanziali dal punto di vista della funzionalità del sistema, ma quasi sempre anche di modifiche della posizione e forma di menu e finestre. Tutto questo ogni volta ha generato negli utenti disabili visivi, vuoi per non aver sempre la possibilità di acquistare o aggiornare il nuovo screen-reader adatto, vuoi perché questi problemi di adattamento al layout sembrano insormontabili, un vero e proprio rigetto.

La maggior parte degli utenti, quindi, anche per una questione di abitudine e per la paura di perdere l’autonomia acquisita, tenta a non aggiornare al nuovo sistema operativo e cambia solo quando poi è costretta a farlo per forza, con tutto quello che ne consegue in termini di cambiamenti radicali di layout e di funzionalità nuove.

Quando si tenta a continuare ad usare il vecchio sistema operativo per la paura del nuovo, non solo si perde tempo ad imparare troppe cose tutte assieme, ma nel tempo, si perde anche l’opportunità di usare funzionalità che il vecchio sistema operativo non ha, o, anche se le possiede, funzionano molto peggio.

Se ci riflettiamo bene, poi alla fine si tratta solo di imparare il nuovo layout.

Fatta questa doverosa premessa, cominciamo ad analizzare questo nuovo sistema operativo che nel frattempo ha già 5 anni.

Inutile dire che avviare un computer con qualunque sistema operativo Windows è uguale e cominciamo a vedere le differenze rispetto a Windows 7.

Cominciamo dal Layout. Il nuovo layout proposto ha prodotto delle modifiche di un certo impatto, a partire dalle finestre che risultano diverse dal sistema precedente, andando alle modifiche apportate al pannello di controllo e verificando altre modifiche che comportano passaggi diversi per raggiungere le cartelle alle quali si era abituati ad accedere, facendo procedure diverse da quelle ormai collaudate.

L’apprendimento delle novità dipende soprattutto dall’esperienza personale, ma anche dall’attitudine ad accettare e affrontare i cambiamenti, che in questo campo, sono piuttosto frequenti.

Per chi usa una tecnologia assistiva, affrontare questi cambiamenti può risultare un po’ più difficile rispetto agli altri utenti, ma si riesce tranquillamente senza troppi sforzi. Inoltre, con le innovazioni e le semplificazioni apportate al sistema, considerando anche la presenza di un vero screen-reader già disponibile nel sistema operativo a partire fin dalla sua installazione, possiamo dire senza ombra di dubbio che dobbiamo avere solo la pazienza di imparare le differenze rispetto ad un sistema come Windows Seven, e che non sono poi nemmeno troppe.

Come già detto sopra, in alcuni casi il passaggio al nuovo avviene soltanto quando si è costretti, come è avvenuto per Windows XP e per Windows Seven che non sono più supportati dalla Microsoft. In previsione che anche per Windows 8.1 si verificherà lo stesso e si deve aggiornare per forza, è opportuno cominciare a pensare di aggiornare anche questo sistema operativo.

Windows 10, nonostante tutte le tormentate vicissitudini vissute con le fasi di nascita e di aggiornamento, eseguiti dalla Microsoft ogni sei mesi nei primi due anni, risulta attualmente completamente gestibile, sia con le ultime versioni di Jaws a partire dalla 18, ma ancora di più con le successive, sia con le ultime versioni di NVDA.

Windows 10, quindi, può essere utilizzato e senza troppi problemi. Innanzitutto è necessario sottolineare che Windows 10 non è ne Windows 8 e nemmeno Windows 7, anche se si avvicina molto a Windows 8, quindi chi ha già avuto un approccio con quest’ultimo sarà sicuramente più avvantaggiato. Però, le differenze sono talmente poche a livello di Layout che una volta capito le differenze, averne la piena padronanza non è difficile per nessuno ed è solo questione di metterci le mani.

Da qui in avanti faremo un percorso per verificare le differenze con Windows Seven e impareremo ad apprezzare sicuramente Windows 10 come nemmeno immaginate.

Cominciamo a dire che come i sistemi precedenti anche per Windows 10 esiste la versione a 32 bit e quella a 64 bit, tuttavia non ci sono moltissime particolari differenze rispetto all’interfaccia.

Il primo passo che si deve compiere consiste nell’installazione di uno screen reader e la conseguente modifica delle impostazioni per migliorare la gestione e l’utilizzo del sistema operativo con le tecnologie assistive.

In queste pagine si farà riferimento prevalentemente a Jaws, sviluppato dalla Freedom Scientific, http://www.freedomscientific.com/ e distribuito in Italia dalla Vision Dept di Milano, http://www.visiondept.it/.

Negli ultimi anni anche NVDA è cresciuto notevolmente ed oggi costituisce una valida alternativa a Jaws. Talvolta alcune finestre che con Jaws non risultano gestibili si possono gestire con NVDA.

Inoltre, Windows 10 ha introdotto uno strumento che ci può essere molto utile nella fase iniziale. Si tratta dell’assistente vocale, quello che fino a qualche anno fa era chiamato narrator. Questo strumento, con le ultime versioni del sistema operativo, può essere ritenuto un vero e proprio screen reader, al punto di avere addirittura gli stessi comandi degli altri due che siamo abituati ad usare da molti anni. A tale riguardo, vi rimando al corso che trovate assieme a questo scritto e che ho adattato dai riferimenti che la Microsoft ha pubblicato sul suo sito. In pratica ho solo reso più chiara la trattazione con l’aggiunta di chiarimenti pratici per poterne imparare l’utilizzo e soprattutto per poterlo impostare al meglio per le proprie esigenze.

Comunque, fin dal primo momento e fin da Windows 8.1, costituisce un valido supporto per installare Jaws o NVDA. Infatti, per poter installare lo screen-reader preferito, è possibile procedere nel seguente modo:

1. Copiare il file di installazione di Jaws su una penna USB ed inserirla nel computer.

2. Attivare l’assistente vocale con la combinazione di tasti Control più Windows più invio.

3. Premere il tasto Windows e nella casella di editazione che appare, scrivere questo pc, voce che corrisponde alle risorse del computer dei sistemi precedenti, e premere invio.

4. Con le frecce, cercare la penna USB nell’elenco delle periferiche e premere invio per entrarci.

5. Cercare il file di setup di Jaws precedentemente copiato e premere invio per attivare la procedura di installazione.

6. Con la combinazione Control più Windows più invio è possibile disattivare l’assistente vocale e procedere con le varie fasi di installazione che sono completamente vocalizzate.

Nota bene: l’assistente vocale si attiva con control più Windows più invio Solo dopo gli aggiornamenti. Se non funzionasse la combinazione suddetta, provare ad usare solo Windows più Invio.

La stessa procedura può essere utilizzata per installare NVDA, è sufficiente copiare il relativo file di installazione su una penna USB e seguire i passaggi sopra descritti.

Avviata l’installazione e seguita la procedura guidata del software di screen-reader scelta, alla fine si riavvia il computer e tutto risulta gestibile con lo screen-reader installato.

Nota bene: anche avendo lo screen-reader attivo e in qualsiasi altro caso servisse attivare e disattivare l’assistente vocale di Windows 10, usare la combinazione di tasti da qualsiasi posizione.

Nel prossimo articolo si inizierà a vedere più da vicino il nuovo sistema operativo, cercando di indicare tutto quello che serve impostare per renderlo più aderente ai nostri bisogni con l’utilizzo di uno screen-reader.

Nunziante Esposito
nunziante.esposito@uiciechi.it

Sito Costruito da Nunziante Esposito, Copyright 2020, usando WordPress.
Scrivi a Nunziante Esposito.
Per la costruzione dei siti, per tutto l'aiuto che mi ha fornito negli anni, ho l'obbligo morale ed il piacere di ringraziare il dott. Franco Carinato, una persona molto importante nella mia vita, un vero amico che devo ringraziare per tutto quello che mi ha insegnato in tanti anni di collaborazione.
Castellammare di Stabia, provincia di Napoli, Dicembre 2020.
Skype: nunziante
Twitter: NunzianteE